Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Iniziamo con l’inchiesta di Luana De Micco: in Francia c’è stato il via libera di una commissione indipendente al progetto Cigéo, che permetterà di sotterrare 85.000 metri cubi di rifiuti nucleari. Elisabetta Ambrosi ha intervistato l’alpinista di fama internazionale Alessandro Gogna, che ha toccato con mano gli effetti del cambiamento climatico sulle montagne e ha una visione molto critica del mercato del turismo d’alta quota. La Lega anti-vivisezione propone una lista di buone pratiche per un cenone di Natale sostenibile e cruelty free, mentre il Movimento per la decrescita felice illustra i punti salienti del suo ultimo report sulla riduzione dei flussi di scarto e di consumo. Poi la consueta rubrica di Luca Mercalli. Infine, in “Verdi si diventa” ci occupiamo dell’olio di palma: siamo sicuri di averlo eliminato davvero?
Buona lettura
Scorie radioattive, via libera in Francia per lo stoccaggio nel sottosuolo
di Luana De Micco
Il (controverso) progetto Cigéo è stato dichiarato di utilità pubblica. Il via libera della Commissione d’inchiesta costituita ad hoc, composta da esperti indipendenti, che ha portato avanti la sua indagine tra settembre e ottobre scorsi, è arrivato ieri, 20 dicembre. Cigéo è l’acronimo di Centro industriale di stoccaggio geofisico. Il progetto prevede di sotterrare 85.000 metri cubi di scorie radioattive a medio-alta attività, in 200 mila contenitori, a 500 metri di profondità nei pressi di Bure, un comune del dipartimento della Meuse, regione Grand Est. La Commissione, è scritto nel rapporto finale, “ritiene che questo progetto: tiene conto di un costo accettabile, propone una soluzione affidabile più degli attuali depositi non più conformi alla legge, contribuirà alla messa in sicurezza su lungo termine dei rifiuti radioattivi già stoccati e avrà un impatto accettabile sulla salute”.
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Il libro
Capitalismo. Il futuro di un’illusione
Euro 15, pagine 128
di Fred L. Block
“Fino a quando avremo classi dirigenti ed élite economiche convinte di essere prive di margini d’azione e di riforma, perché certe che il capitalismo sia un sistema immutabile e dunque non riformabile, ci troveremo di fronte al rischio di una riedizione delle tragedie degli anni Trenta, con un panorama popolato da pericolose figure autoritarie in grado di prendere il potere e di paventare la minaccia di un’altra guerra mondiale”.
Il capitalismo è di sinistra e non è un sistema immutabile ma una creazione umana. Sono queste le tesi a tratti provocatorie del libro di Block che, rimettendo in gioco sia la versione di sinistra sia quella di destra del determinismo economico, ci mostra che le possibilità di costruire un’economia che risponda meglio ai bisogni umani sono in realtà molto meno limitate di quanto normalmente immaginiamo. Con un intervento lucido e vivace, da sinistra, Block risponde a coloro che si limitano a preconizzare l’imminente fine del capitalismo, inteso come proprietà privata, libertà d’impresa e lavoro salariato, e cerca soluzioni che salvino gli aspetti positivi di questo modo di produzione e tuttavia tengano sotto controllo i molti aspetti negativi degli accordi economici che governano il mondo.
Fred L. Block è un intellettuale americano che ha scritto ampiamente su questioni di politica ed economia politica. È professore di Sociologia alla University of California, Davis. È anche presidente del Center for Engaged Scholarship. È coautore, con Margaret Somers, di «The Power of Market Fundamentalism» (Harvard University Press, 2014).
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