Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Luana De Micco ci parla del caso Total: il colosso francese dell’energia è sotto attacco perché continua a fare affari in Russia. Vedremo i motivi e le conseguenze. Elisabetta Ambrosi ha intervistato il filosofo Giacomo Marramao che parla delle cause della guerra, ma anche della pandemia e del cambiamento climatico, tre problemi che si intrecciano tra loro.
Nello spazio dedicato alle associazioni ambientaliste, la Lav ci racconta la missione in Ucraina per salvare decine di cani. Mentre il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua denuncia le storture del decreto Concorrenza, una privatizzazione alla faccia del referendum sul bene pubblico.
Infine, nella rubrica “Verdi si diventa” parliamo della casa e di tutti i pericoli per noi e per l’ambiente nascosti dentro le mura domestiche.
Buona lettura
Total nel mirino per gli affari con Mosca: “Finanzia la guerra”
di Luana De Micco
TotalEnergies “deve cessare al più presto tutte le sue attività di produzione di petrolio e di gas che rischiano di finanziare la guerra della Russia in Ucraina e di alimentare le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Si legge così in un comunicato del 15 marzo pubblicato da Greenpeace France e Les Amis de la Terre France. In una lettera indirizzata al petroliere, che si può consultare online, le due Ong minacciano la compagnia francese, una delle maggiori aziende mondiali che operano nel settore del petrolio e del gas naturale (insieme a Shell, ExxonMobil e BT), di attaccarla in giustizia se non si ritira in tempi brevi dalla Russia. Si appoggiano sulla legge francese n. 2017-399 del 27 marzo 2017 sulla responsabilità dei grandi gruppi internazionali di fronte alla violazioni gravi dei diritti umani, della salute delle persone e dell’ambiente.
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Il libro
Il mondo dove è bianco. Viaggio nelle terre dei ghiacciai tra allarme e stupore
Aboca editore, Pagine 288, euro 24
di Jemma Wadham
Le calotte polari e i ghiacciai che coprono circa un decimo della superficie terrestre sono fortemente a rischio. Sulle Alpi, sulle Ande, sull’Himalaya, ghiacciai un tempo indomabili oggi si stanno ritirando, addirittura morendo. In Antartide, il loro assottigliamento potrebbe sbloccare grandi quantità di metano immagazzinate per milioni di anni in profondità con conseguenze pesantissime per l’umanità intera. Partendo da questo scenario allarmante, la glaciologa di fama mondiale Jemma Wadham ci racconta in prima persona la crisi che sta coinvolgendo il mondo dei ghiacci, una situazione con cui tutti saremo chiamati a fare i conti a breve. Conducendoci attraverso un viaggio inedito e indimenticabile tra l’Europa e l’Asia, passando per l’Antartide e il Sud America, Wadham ci farà conoscere i ghiacciai più maestosi di tutto il mondo presentandoceli come fossero individui, veri e propri amici, ognuno con il proprio carattere. Un saggio accuratissimo frutto di venticinque anni di ricerca sul campo che è anche un memoir intimo e toccante. Un’avventura estrema, sempre all’insegna dell’avanguardia scientifica, che ha portato Wadham, unica donna in un territorio di uomini, a essere testimone diretta delle conseguenze del cambiamento climatico. Tra camosci e orsi polari, calandosi con le corde tra i crepacci, affrontando ogni condizione meteorologica, riuscendo, in definitiva, ogni volta a sopravvivere, Jemma Wadham ha scritto un’appassionata lettera d’amore alle terre selvagge e ai ghiacciai di tutto il mondo che purtroppo – e ormai lo sappiamo – stanno scomparendo.
Jemma Wadham insegna Glaciologia all’Arctic University of Norway/Norwegian Polar Institute e all’Università di Bristol. Ha condotto più di venticinque spedizioni tra i ghiacciai di tutto il mondo (in Groenlandia, in Antartide, alle Svalbard, in Patagonia, nelle Ande, in Himalaya) e ha vinto numerosi premi, tra cui i prestigiosi Philip Leverhulme Prize e il Royal Society Wolfson Award. Ha scritto numerosissimi articoli scientifici, apparsi su “Nature” e “Science”. Il mondo dove è bianco è il suo primo libro divulgativo, selezionato tra i finalisti del Wainwright Prize del 2021.
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