Nella newsletter Fatto for Future di questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Michela Iaccarino ci parla del risultato ottenuto dalle Anziane per il clima alla Corte europea diritti dell’uomo che ha accolto il ricorso contro la Svizzera, colpevole di non rispettare gli accordi sul clima. Elisabetta Ambrosi affronta il tema delle località naturali che ottengono lo status di Patrimonio dell’umanità. Non è sempre un bene: alcune comunità indigene che, secondo la Ong Survival, rischiano danni irreparabili.
Nello spazio dedicato alle associazioni il Wwf Italia ci parla dell’allarme lanciato da un’agenzia Usa sul riscaldamento globale che distrugge le barriere coralline, mentre le Associazioni per il Pratomagno raccontano dell’appello al governatore toscano Giani contro la colata di cemento su uno dei paesaggi più belli d’Italia.
Nella rubrica Verdi si diventa, infine, troverete qualche consiglio utile su come recuperare e utilizzare l’acqua piovana per la casa o per il giardino.
Anziane per il clima, Norma Bargetzi: “Vittoria alla Cedu, ma non ci fermiamo: pure in Svizzera reprimono il dissenso”
di Michela A.G. Iaccarino
Storica, epocale, senza precedenti. È stata giudicata da un coro unanime così, l’ultima sentenza della Cedu (Corte europea diritti dell’uomo), che ha riconosciuto che il rispetto ambientale rientra tra i diritti umani e ha condannato un Paese perché non ha agito adeguatamente per mitigare gli effetti del cambiamento climatico (come previsto dall’accordo sul clima del 2015 dalla Cop21). Quel Pase è la Svizzera, che ha perso contro agguerrite ricorrenti dai capelli color latte: le Anziane per il clima.
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Il libro
SOS Terra. Emergenze planetarie e negazionismo ambientale
di Manuela Monti e Carlo Alberto Redi
Pag. 132, euro 14
La Terra è soffocata dalla plastica, gli allevamenti intensivi inquinano, le foreste scompaiono, i ghiacciai si sciolgono, gli oceani muoiono. L’attuale situazione ambientale minaccia la sopravvivenza della nostra specie causando allarmi sanitari, pandemie, in sicurezza alimentare, disuguaglianze sociali e crisi energetiche di dimensioni globali. Ma per molti tutto ciò non è vero. Il volume documenta le emergenze del pianeta sulla base dei dati forniti dalle più autorevoli agenzie e istituti internazionali e fornisce gli strumenti per comprendere i meccanismi sottesi alla creazione e alla circolazione della disinformazione ambientale. Solo smascherando il negazionismo e adottando comportamenti virtuosi, infatti, potremo garantire il benessere delle generazioni future e non rimproverarci di non essere stati buoni antenati.
Manuela Monti, biologa, insegna Istologia ed Embriologia all’Università di Pavia.
Carlo Alberto Redi, accademico dei Lincei e presidente del Comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi.
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