Ben tornati alla newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, con Elisabetta Ambrosi ci occupiamo di clima e salute. Alcune ricerche scientifiche e ora anche un saggio mettono in relazione l’aumento delle patologie cardiache con il cambiamento climatico: ictus, infarti, aritmie possono dipendere molto dalla temperatura eccessiva o dai suoi sbalzi, per esempio.
Vi raccontiamo, poi, come l’arte contemporanea sia da qualche anno particolarmente attenta ai temi ecologici: le docenti Cordioli e Novaga, che abbiamo intervistato, ci illustrano il lavoro di artisti e artiste che portano il disastro ambientale nelle loro opere. Per esempio, realizzando statuette di ghiaccio destinate a sciogliersi in poco tempo.
Nello spazio dedicato alle associazioni, ospitiamo il contributo della Lav, che porta in Italia la mostra “For the animals” sulle torture negli allevamenti intensivi di carne, e quello del Coordinamento Free, che smantella la propaganda sul nucleare pulito e, soprattutto, economico.
Nella rubrica Verdi si diventa, infine, troverete molte informazioni utili su cosa fare in caso di allerta alluvioni. Un tema, purtroppo, sempre più attuale.
Buona lettura.
Ictus, aritmie, arresto cardiaco: così la crisi climatica manda in tilt anche il cuore
di Elisabetta Ambrosi
Non solo caldo: l’esposizione al fumo degli incendi boschivi è stata associata, sempre secondo lo studio, a un aumento della mortalità per arresti cardiaci extraospedalieri e ospedalizzazione per cardiopatia ischemica; eventi meteorologici estremi come uragani, siccità e tempeste di polvere sono stati associati a un aumento del rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare che, nel caso degli uragani, persisteva mesi dopo l’evento; l’esposizione all’ozono è stata associata a esiti peggiori dopo l’infarto del miocardio, incluso un aumento del rischio di eventi ischemici ricorrenti.
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Il libro
Ha sempre fatto caldo! E altre comode bugie sul cambiamento climatico
di Giulio Betti
pp. 176, euro 19.50, Aboca edizioni
Ha sempre fatto caldo! mette ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice (e molto spesso divertente), al caos e alle banalizzazioni che hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico. Una guida che aiuterà i non esperti a orientarsi e difendersi smontando le leggende più diffuse – Annibale che valica le Alpi con gli elefanti, Erik il Rosso che approda in Groenlandia, il ruolo dell’attività solare e della CO2 nell’aumento delle temperature, il ritiro dei ghiacciai, l’innalzamento dei mari – veri e propri “classici” della disinformazione, ma saprà anche fornirci le chiavi della speranza attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tangibili a livello sociale ed economico.
Giulio Betti (Fiesole, 1980) è meteorologo e climatologo presso l’Istituto di Biometeorologia del CNR e il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale).
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