Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi ha intervistato il filosofo Costa che spiega la sua strada – in diagonale sulle montagne – per trovare uno stile di vita alternativo. Natale Ciappina ci parla dell’attività di lobby che mettono in atto i bid del fossile per condizionare la ricerca universitaria in materia di clima.
Nello spazio dedicato alle associazioni, Mountain Wilderness Italia si occupa di un fenomeno che peggiora con il cambiamento climatico e l’arrivo della primavera: le valanghe in montagna e come affrontare il problema. Cittadini per l’Aria hanno redatto un documento destinato agli amministratori locali, con l’aiuto di medici e pediatri, per attutire l’impatto dell’inquinamento sui bambini.
Nella rubrica Verdi si diventa, parliamo dell’economia circolare, come risparmiare contribuendo a salvaguardare la terra.
Buona lettura
Exxon&C., così la lobby pro fossile dei big dell’energia condiziona le università
di Natale Ciappina
Exxonmobil è al centro di così tante controversie da avere tre pagine di Wikipedia dedicate all’argomento: una che raccoglie tutte le accuse mosse alla compagnia petrolifera, in generale, e poi altre due più specifiche, riguardo le responsabilità sul cambiamento climatico e sulla violazione dei diritti umani in Indonesia. È per riparare a questi danni di immagine che la multinazionale statunitense si spende parecchio in una serie di operazioni di influenza, usando a seconda dei casi il bastone o la carota, proprio come da proverbio.
La carota, nella fattispecie, sono i centinaia di milioni di dollari che Exxon dona alle più prestigiose università americane, quelle dove si formerà la futura classe dirigente e che dunque va influenzata per tempo, convincendola che il sistema dei combustibili fossili “è troppo grande per essere ribaltato”. L’uso bastone, invece, è rappresentato dagli attivisti climatici che hanno subìto attacchi hacker che sembrerebbero avere lo stesso mandante, ExxonMobil. A dare conto di queste vicende sono due lunghe inchieste, pubblicate dal Guardian e dal Wall Street Journal.
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Il libro
La vita segreta delle api
Longanesi, pagine 144, euro 15
di Marco Valsesia
Le api sono l’unico essere vivente del pianeta che è stato in grado di lasciarsi “addomesticare” dall’uomo, continuando a mantenere praticamente intatto il proprio istinto selvatico. Non è un primato eccezionale?. Marco Valsesia oggi gestisce una sessantina di arnie, alleva api regine e usa i social per raccontare a quante più persone possibili come funziona un alveare, straordinario “superorganismo” vivente. Nel suo primo libro, sorprendente taccuino di un giovane naturalista, ricco di notizie e poesia, traccia un ritratto di prima mano della “vita segreta” delle api ma anche della loro vita “sociale”, che potremmo definire di relazione con l’essere umano. Da queste pagine emerge una intensa e commovente riflessione filosofica ed ecologista sulle api, la natura e il ruolo che l’uomo dovrebbe – e potrebbe – svolgere nel salvaguardare un mondo che sta lentamente scomparendo.
Marco Valsesia (Borgomanero, 1992) da qualche anno affianca al proprio impiego l’antico mestiere di apicoltore e a Santa Cristina, il piccolo paese del Piemonte orientale dove abita, cura oltre 60 operosissime arnie. Sul suo profilo Twitter (@marco_valsesia) migliaia di follower seguono le imprese dei suoi alveari, che durante la stagione vengono spostati in diversi luoghi per seguire il flusso delle fioriture.
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