Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, cominciamo con il piano per cementificare uno dei fiumi più belli, il Tagliamento. Ong e scienziati si sono schierati contro il progetto. Elisabetta Ambrosi ci parla della tecnica dei teli per salvare i ghiacciai, una società di quattro ragazzi sta lavorando per realizzare nuove coperture in Trentino, ma gli esperti sono critici sulla validità ecologica di questa soluzione.
Nello spazio dedicato alle associazioni ambientaliste, Mountain Wilderness critica aspramente la pratica di andare a sciare in elicottero: l’Italia attende da anni un divieto che non arriva. Mentre A Sud ci racconta cosa sta avvenendo in tribunale nella causa contro lo Stato per “inazione climatica”: i legali dell’Italia hanno presentato una memoria che sa tanto di negazionismo.
Infine, nella rubrica “Verdi si diventa” ci occupiamo delle scarpe da ginnastica, nemiche dell’ambiente. Ma ci sono app e consigli da seguire per una scelta sostenibile.
Buona lettura
Tagliamento, colata di cemento con la scusa delle alluvioni
di Marco Ranocchiari
“Stupore e incredulità”, con queste parole i movimenti schierati in difesa del Tagliamento, – uno degli ultimi fiumi d’Europa a scorrere ancora a uno stato seminaturale – commentano le misure previste nell’aggiornamento del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni delle Alpi Orientali.
Il nuovo piano, approvato lo scorso dicembre dall’Autorità di Bacino che comprende le regioni del Nordest, prevede una traversa di cemento per laminare le piene e un sistema di argini lungo due chilometri alla stretta di Pinzano, uno dei tratti più spettacolari e integri del fiume che attraversa il Friuli. Per difendere gli abitati più a valle dalle piene, quindi, le autorità scelgono di modificare irreversibilmente uno dei suoi tratti più iconici, fatto di innumerevoli canali intrecciati in un immenso letto di ghiaia, circondato da alte montagne.
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Il libro
Più idioti dei dinosauri
e/o editore, pagine 240, euro 17
di Daniele Scaglione
L’autore s’interroga su come l’emergenza climatica stia impattando e sempre più impatterà sulla vita di suo figlio: che vacanze potrà fare, il modo con cui si sposterà, cosa mangerà, che lavoro avrà l’opportunità di scegliere, dove potrà abitare. Ancora, l’autore si chiede se suo figlio, una volta diventato adulto, potrà scegliere serenamente se avere o meno dei figli o sarà caldamente sconsigliato dal farlo, per via del degrado del pianeta. A partire da domande strettamente legate al futuro del figlio, l’autore riflette su temi generali, ad esempio su come potrebbero venire riprogettate le città e su come cambierà il mondo del lavoro. Il tentativo è quello di evidenziare anche opportunità di miglioramento che possano rendere la vita, agli occhi del figlio, appassionante e ricca di stimoli. Lo stile adottato è per quanto possibile leggero. In più si fa molta attenzione a evitare toni allarmistici – “moriremo tutti” – o colpevolizzanti: un approccio che rende il libro originale nel panorama delle pubblicazioni sul tema del cambiamento climatico.
Daniele Scaglione, fisico, lavora come formatore e consulente nel mondo aziendale e collabora con Radio 3, nel programma Wikiradio. È stato presidente della sezione italiana di Amnesty International dal 1997 al 2001. Tra i suoi libri, Rwanda. Istruzioni per un genocidio, cronache di un massacro evitabile e Le storie che costellano il cielo. Miti e magie guardando in su, entrambi pubblicati per le edizioni Infinito. Per le Edizioni E/O ha pubblicato Centro permanenza temporanea vista stadio.
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