Ben tornati alla newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi ha intervistato l’economista Stefano Zamagni a proposito dell’ultimo rapporto globale sulla felicità. Il documento racconta la crisi dell’Occidente: insoddisfazione e frustrazione crescono infatti nei Paesi ricchi. L’economista smonta l’equazione tra progresso e crescita del Pil, esortando i politici ad ascoltare i problemi dei loro elettori per porli in cima all’agenda.
Del resto, nel mondo sviluppato i poteri economici hanno soffocato la politica e perfino la transizione energetica diventa opportunità di profitto: lo storico Alessandro Volpi racconta in un saggio l’ascesa della finanza a scapito dell’economia reale, con le fabbriche che chiudono mentre banche e fondi d’investimento ingrassano i bilanci.
Nello spazio riservato alle associazioni, il Wwf lancia un duro attacco al governo Meloni e al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Con una lettera pubblica, il presidente Luciano Di Tizio accusa il centrodestra di voler escludere le associazioni dal confronto in vista degli Stati generali delle aree protette. La cooperativa ScuolAttiva onlus invece presenta i risultati della prima indagine sull’ecoansia nei bambini tra i 5 e gli 11 anni: i più piccoli hanno paura, ma hanno fiducia nel cambiamento.
Vi raccontiamo, poi, cosa sono i “festival diffusi”, in voga nei Paesi nordici ma anche una specialità italiana: eventi inclusivi, partecipati e sostenibili, fondati sulla partecipazione delle comunità locali.
Buona lettura.
Stefano Zamagni: “Felicità non fa rima con crescita. Per salvare la politica, il popolo deve dettare l’agenda ai partiti”
di Elisabetta Ambrosi
“Nell’ultimo Rapporto Mondiale sulla Felicità, tutti gli indicatori mostrano come i paesi in cui la felicità è più in diminuzione sono soprattutto i paesi più ricchi, come gli Stati Uniti. La ‘follia’ della cultura dominante ci fa credere che aumentando la produzione e il consumo di beni privati e pubblici si possa rimediare all’aumento del tasso di suicidi, dell’utilizzo di psicofarmaci, della depressione giovanile, del degrado dell’ambiente: non è così”. Non ha dubbi sul fatto che più crescita non significhi più felicità l’economista Stefano Zamagni, che di recente ha preso parte – all’interno del panel su “Economia e felicità, pratica e politica” – alla XV convention del Consorzio Nazionale Cgm, dal titolo “Direzioni. Intelligenze collettive per una nuova economica sociale”, dal 20 al 22 giugno scorso a Bologna.
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Il Libro
Ultima Generazione. Disobbedienza civile e resistenza climatica
di Ultima generazione
Tlon editore, 144 pagine, 15 euro
Un viaggio all’interno di Ultima Generazione. Attraverso le loro voci, scopriamo le motivazioni che spingono persone comuni a riflettere sul proprio ruolo nell’ecosistema globale e a decidere di compiere azioni di protesta nonviolente, a rischiare denunce e ritorsioni al solo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una reazione politica efficace da parte dei governi mondiali. Le esperienze raccontate ci restituiscono la necessità di un impegno collettivo e costituiscono un manifesto che ci interpella e ci spinge a partecipare attivamente alla difesa del nostro pianeta. Postfazione di Ginevra Bompiani.
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