Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, questa settimana con Luana De Micco andiamo in Francia, dopo che Macron ha presentato il suo (timido) programma ambientale che – come vedremo – ha ricevuto critiche da tutte le parti. Elisabetta Ambrosi ha intervistato Laura Reali, pediatra e presidente dei Medici per l’Ambiente, che ci spiega perché il riscaldamento ambientale colpisce in maniera seria i bambini. Maria Cristina Fraddosio fa il conto degli eco-attivisti uccisi nel 2022, una vera e propria strage.
Nello spazio dedicato alle associazioni, Marevivo e Zero Waste Italy criticano il governo per le mosse relative al Regolamento europeo sugli imballaggi: in sostanza la maggioranza contesta l’impostazione che sta dando la Ue. Mentre l’associazione Vivinstrada si scaglia contro il nuovo Codice della strada di Salvini, norma totalmente inutile.
Nella rubrica Verdi si diventa, parliamo di qual è la strategia migliore per comunicare i cambiamenti climatici: porre l’accento sui rischi per la salute.
Buona lettura
La “pianificazione ecologica” di Macron riceve fischi da tutte le parti
di Luana De Micco
Investimenti iniziali di 700 milioni di euro per costruire 13 treni express, come le RER parigine, nelle grandi città, da Tolosa e Lione. Produzione di un milione di pompe di calore made in France entro il 2027. Introduzione di un leasing a 100 euro al mese per l’acquisto di auto elettriche per i redditi modesti. Ieri Emmanuel Macron ha illustrato gli orientamenti della sua “pianificazione ecologica”, una serie di misure per tenere l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030. Durante la sua ultima campagna elettorale, Macron aveva detto che il suo secondo mandato sarebbe stato “ecologico o non sarà”. Ha quindi ripreso il concetto di “pianificazione ecologica”, apertamente scippato alla gauche e, nel maggio 2022, aveva affidato alla premier Elisabeth Borne la missione di riunire una “task force” di esperti per elaborare delle linee guida a medio e lungo termine, un documento che tra l’altro la premier ha offerto a papa Francesco durante la recente visita del pontefice a Marsiglia.
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Il libro
Prime. Dieci scienziate per l’ambiente
Editore codice pagine 220, euro 16
di Mirella Orsi e Sergio Ferraris
Parlando di ambiente, la prima donna che viene in mente è Greta Thunberg. Ma se qualcuno vi chiedesse il nome di una scienziata ambientale, quale sarebbe la vostra risposta? Dalle invenzioni “solari” di Mária Telkes alla primavera silenziosa di Rachel Carson, dalle esplorazioni sottomarine di Sylvia Earle all’effetto serra teorizzato da Eunice Newton Foote, innumerevoli studi, scoperte e ricerche rivoluzionarie condotte da donne di scienza hanno segnato un punto di svolta nella comprensione della natura. In questo libro, si ripercorrono dieci di questi momenti cruciali attraverso le vite e le esperienze delle scienziate che ne sono state protagoniste.
Sergio Ferraris è un giornalista scientifico ed è direttore della rivista Quale Energia.
Mirella Orsi è Science Writer, divulgatrice scientifica e vicepresidente dell’Associazione Donne e Scienza.
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