Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Oggi dedichiamo uno spazio particolare alla cronaca. In contemporanea con altre città del Pianeta, si è aperto stamattina a Milano l’appuntamento italiano della conferenza internazionale dei giovani sulla crisi climatica, in vista della Cop26 di Glasgow. La città ospita fino a giovedì 400 ragazzi e ragazze da 200 Paesi del mondo. Tra loro anche Greta Thunberg, che ha avuto uno scontro a distanza con il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Inaugurando la manifestazione, con una buona dose di paternalismo Cingolani è salito sul palco consigliando alla platea di giovani di accompagnare le “utili proteste” allo spirito di “trovare nuove soluzioni”. La risposta dell’attivista è stata netta: “Fanno finta di avere ambizioni contro i cambiamenti climatici, ma continuano ad aprire miniere e sfruttare giacimenti. Non ci hanno mai ascoltati”. E quando le hanno chiesto cosa si aspettava dal vertice ha risposto: “solo tante chiacchiere”.
Nella newsletter di questa settimana, oltre alla rubrica di Luca Mercalli, ci occupiamo di ecologia in famiglia con l’intervista di Elisabetta Ambrosi ad Alessandra Guatteri: manager che, da madre, ha scritto un manuale di sopravvivenza per ecologisti alle prese con figli nell’età della ribellione. Vi diamo poi conto di un importante documento di Greenpeace che rivela come le multinazionali delle bevande, da Pepsi a Coca Cola, si sono attrezzate per continuare a inondare il mondo di plastica a dispetto del green washing di facciata. La rubrica Verdi si diventa ci insegna a scegliere le uova da usare in cucina. Perché no, la dicitura “allevato a terra” non basta. Infine, Extinction rebellion presenta le sue iniziative per la contro-Cop26.
Buona lettura.
La serie
Climate Change – Emergenza globale. Un viaggio sconvolgente nei luoghi più colpiti dalla crisi climatica
(Sky Nature, dal 19 settembre anche on demand)
L’atleta paralimpico e presentatore televisivo Ade Adepitan intraprende un emozionante quanto sconvolgente viaggio intorno al mondo per vedere con i propri occhi gli effetti del riscaldamento globale. Osservando i luoghi che fanno fronte alla grande emergenza globale, riesce a toccare con mano il problema principale: chi subisce le conseguenze di questa situazione attuale non è chi l’ha causata, affrontandola inerme senza i mezzi economici e tecnologici per fronte a questo tipo di emergenza. Di fronte alla disperazione di queste popolazioni, Ade ascolta, segue e intervista scienziati, studiosi, ma anche volontari pronti a suggerire soluzioni pratiche per dare uno stop al pericoloso progredire dell’emergenza climatica. Nel primo episodio, tappa di Ade sono le splendide Isole Salomone, dove oltre a conoscere i locali, con uno studioso navigherà tra le isole sparite, che a causa dell’innalzamento del livello del mare sono totalmente sommerse, un futuro tetro che spetta a tutte le terre di quella zona e non solo. Nel secondo episodio, Ade visita il Bangladesh, un paese enorme i cui tre quarti sono in pericolo costante a causa dell’innalzamento del mare. Tantissime specie di mangrovie, alberi che velocemente creano foreste alte e resistenti, vengono piantate dal governo per far fronte all’emergenza, un esempio di come superare il pericolo adattandosi. Il viaggio trova il suo epilogo nel terzo episodio, in cui l’atleta si dirige verso le Svalbard, a metà strada tra l’Europa continentale e il Polo Nord, luogo più facilmente soggetto al riscaldamento del pianeta e le cui temperature continuano pericolosamente ad aumentare anche nelle stagioni invernali. E suo percorso si conclude a Copenaghen.
Climate change – Emergenza globale è una docuserie in tre episodi prodotta da BBC su Sky Nature (canali 124 e 404) e in streaming su NOW in prima visione dal 19 settembre alle 21.15, dove l’atleta incontrerà e ascolterà le testimonianze delle popolazioni più colpite dalle recenti emergenze e gli scienziati e i volontari che provano, in ogni angolo del nostro pianeta, a trovare le soluzioni ai disastri ambientali causati dai cambiamenti climatici.
Il festival
Dopo le oltre 3 mila presenze del 2020, il Festival delle idee riprende dal 30 settembre al 23 ottobre 2021 con un accento sul concetto di sostenibilità in linea con gli indirizzi strategici della Regione del Veneto. Per questo assume a insegna una citazione di Victor Hugo – “Il domani compie irresistibilmente l’opera sua, e la comincia oggi, arrivando sempre al suo scopo, nei modi più strani”, e si dà come tema “Chi siamo, chi saremo”. Tanti ospiti, scrittori e filosofi, psicoanalisti, astronauti, artisti e scienziati, divulgatori, ognuno a portare il suo punto di vista e a metterlo in discussione. Oltre a Mario Tozzi, Igor Sibaldi e Umberto Galimberti, i nuovi ospiti annunciati sono l’attore Alessandro Haber; il musicista Giovanni Caccamo, l’action painter ed ex boxeur Omar Hassan e la scrittrice Costanza DiQuattro, il poeta Andrew Faber al Teatro Toniolo. Il calendario della manifestazione si distende su tutto il mese di ottobre, in varie location. Oltre alla sede tradizionale dell’M9 di Mestre, ci saranno il Teatro Toniolo (messo a disposizione dal Comune di Venezia), le Sale Apollinee del Teatro La Fenice e il Teatro Malibran di Venezia, il Padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo di Mestre.
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