Nella newsletter Fatto for Future di questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi ha intervistato Livio De Santoli, professore ordinario di Energetica alla Sapienza di Roma, per parlare di come dovrebbe essere transizione ecologica “giusta”: la sua risposta è che “non può che essere anche sociale”.
Nello spazio dedicato alle associazioni, ospitiamo la campagna di Ultima generazione che raccoglie le testimonianze di persone che hanno subito danni dagli eventi ambientali estremi, e attraverso il gruppo ambientalista chiedoon al governo di istituire un fondo di riparazione da 20 miliardi. L’associazione Interlife propone un modello di sviluppo concreto per le comunità povere del Pianeta.
Nella rubrica Verdi si diventa, infine, troverete una guida per difendersi dalle onde elettromagnetiche generate da pc, smartphone e dispositivi vari.
Livio De Santoli: “La transizione ecologica giusta non può che essere anche sociale”
di Elisabetta Ambrosi
“Affrontare la crisi climatica richiede un rinnovato ambientalismo progressista in grado di contrastare sia il negazionismo delle destre, che la religione del capitalismo: e occorre oggi scegliere con decisione da che parte stare”. Non ci sono dubbi secondo il prof. Livio De Santoli, professore ordinario di Energetica alla Sapienza Università di Roma – dove è prorettore per la Sostenibilità – e autore del libro Rigenerazione. Giustizia ambientale ed Energia nell’Europa del Futuro (in uscita il prossimo 3 maggio per Castelvecchi).
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Il libro
L’Ecovandalo. Perché è ora di agire anche a costo di essere odiato
Piemme, pagine 224, euro 18
di Simone Ficicchia
La storia di Simone Ficicchia è quella dell’Ultima Generazione che può fare qualcosa per uscire dal terrore della catastrofe ambientale e dall’illusione della crescita infinita. E allora la vernice sulle opere d’arte, i blocchi stradali, ogni azione volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi acquista un senso. Vedendo in tv Ficicchia uscire da un’aula di tribunale, in molti si saranno chiesti cosa porti un ragazzo «perbene» a rischiare di rovinarsi la vita per lottare per il clima. La risposta è in queste pagine, che affrontano il suo percorso di scelta dall’attivismo classico alla disobbedienza civile e scuotono la nostra coscienza.
Simone Ficicchia, classe 2022, è attivista ambientalista di Ultima Generazione.
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