Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Pietro Mecarozzi ci racconta la drammatica situazione della costa di Agrigento, dove in molte zone c’è il divieto di balneazione a causa dell’inquinamento. Mentre Elisabetta Ambrosi discute con l’esperto Jacopo Bencini la svolta in Australia, dove dopo 10 anni di politiche vicine alla lobby del fossile, si apre la strada del cambiamento.
Nello spazio dedicato alle associazioni ambientaliste, la Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale ci parla della risorsa boschi. Legambiente ci racconta come la transizione ecologica passa anche dai piccoli Comuni.
Infine, nella rubrica “Verdi si diventa” parliamo dell’inquinamento provocato da internet e come realizzare un sito sostenibile.
Buona lettura
Agrigento tra discariche e militari: come rovinare il mare
di Pietro Mecarozzi
Il sindaco di Agrigento Franco Miccichè ha firmato un’ordinanza di divieto di balneazione per la stagione 2022 in diversi tratti di mare e di costa, ricadenti proprio nel territorio della città dei Templi. Lingue di sabbia interdette e molte zone balneari off limits a causa di un allarme inquinamento che va avanti ormai da molti anni. Nello specifico non si potrà fare il bagno nei tratti di mare della foce del fiume Naro, 200 metri a destra e 200 metri a sinistra; foce del fiume Akragas, 200 metri a destra e 300 metri a sinistra. Poi ci sono i tratti di mare e di costa non adibiti alla balneazione per altri motivi e per sicurezza: costone località Caos; località Drasi; spiaggia ex “Oceano Mare” a San Leone per una lunghezza di 70 metri.
Proprio San Leone era stata segnalata dall’associazione ambientalista Mareamico, che ha documentato, attraverso un video, la presenza di uno scarico fognario sul lato sinistro del fiume Akragas, a pochi metri dal mare. “Le cause di questo inquinamento per noi erano imputabili al cattivo funzionamento del depuratore di Sant’anna e anche di qualche scarico fognario isolato lungo il corso del fiume, occultato tra le sterpaglie. Invece ora abbiamo trovato tre grossi scarichi fognari sul lato sinistro del fiume Akragas, a pochi metri dal mare di San Leone. Uno di questi, posizionato proprio alle spalle dell’edificio della soprintendenza, drena un grosso quantitativo di liquami provenienti dalla zona del Villaggio Peruzzo – Parco Oliva” spiega il presidente di Mareamico Claudio Lombardo.
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Il libro
Infiammazione. Medicina, conflitto e disuguaglianza
Feltrinelli, euro 25, pagine 416
Di Rupa Marya e Raj Patel
Il nostro corpo, la società e il pianeta sono colpiti da una devastante infiammazione. Lo vediamo attorno a noi: nelle scioccanti disparità economiche e sociali sulle quali la pandemia ha gettato luce; nell’aumento delle malattie infiammatorie come i disturbi gastrointestinali e l’asma; nelle rivolte di massa in tutto il mondo in risposta al razzismo e alla violenza; nella crescita del numero di rifugiati climatici. Questo saggio coraggioso e originalissimo è un viaggio nel corpo umano, nel nostro sistema immunitario, circolatorio, digestivo, respiratorio, riproduttivo, connettivo, endocrino e nervoso. Ma, a differenza di un tradizionale libro di anatomia, questo itinerario illumina le relazioni nascoste fra i nostri sistemi biologici e le profonde ingiustizie dei nostri sistemi politici ed economici. E offre una cura radicale: la deep medicine, la medicina profonda della decolonizzazione, che può risanare ciò che è stato diviso, ristabilendo le nostre relazioni con la Terra e gli altri esseri umani.
Raj Patel è honorary research fellow alla University of KwaZulu-Natal, in Sudafrica, e visiting scholar presso la University of California a Berkeley. È consulente del relatore speciale all’Onu per il diritto all’alimentazione. Tra i suoi libri: I padroni del cibo (2008), Il valore delle cose e le illusioni del capitalismo (2012) e Storia del mondo a buon mercato. Guida al capitalismo, alla natura e al futuro del pianeta (2018).
Rupa Marya è medico, attivista, artista e scrittrice, e professoressa associata di medicina presso l’Università della California, San Francisco, oltre che fondatrice e direttrice esecutiva del “Deep Medicine Circle”.
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