Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi si occupa della tragedia della Marmolada: vedremo cosa pensano esperti di alpinismo e clima del fenomeno dei ghiacciai che rischiano di scomparire in vent’anni. Mentre il governo promette ma fa assai poco.
Petro Mecarozzi ci porta sulle coste delle Canarie, dove gli scienziati hanno scoperto un nuovo terribile inquinante: il Plastitar che nasce dalla combinazione delle microplastiche e del catrame di scarto delle navi che trasportano petrolio.
Nella rubrica “Verdi si diventa” parliamo della guerra alle zanzare e agli insetti. I rischi per salute e ambiente dei prodotti che si usano e quali sono i rimedi alternativi, antichi ed efficaci.
Nello spazio dedicato alle associazioni ambientaliste Mountain Wilderness Italia, sempre restando sulle Alpi, denuncia l’invasione dei parassiti sugli alberi, fenomeno provocato dalla siccità ma anche dal taglio selvaggio delle piante. Friend of the Earth ci parla dei Lemuri cantanti del Madagascar, una razza che sta rischiando l’estinzione. Ora è partita una missione per cercare di arginare il fenomeno.
Buona lettura
Marmolada, gli esperti: “Il governo promette, ma fa poco per il clima”
di Elisabetta Ambrosi
Si dividono sul fatto che la tragedia si potesse prevedere e che quegli alpinisti non avrebbero dovuto essere lì a quell’ora, sul ghiacciaio. Ma sono tutti concordi, invece, sul dire che la montagna vive una crisi irreversibile e l’unica soluzione è la mitigazione, proprio quella che il governo non sta mettendo in atto. Esperti, associazioni ambientaliste, scrittori – che la montagna la vivono e la raccontano – analizzano lucidamente la strage della Marmolada di domenica.
Riduzione dell’estensione, assottigliamento e rischio scomparsa
Anzitutto, alcuni numeri. Da 519 km2 del 1962 agli attuali 368, meno 40% in sessant’anni: sono dati dell’ultimo “Catasto dei ghiacciai”, rilanciati ieri dal Wwf. Il numero dei ghiacciai è poi cresciuto rispetto sempre al 1962, ma non si tratta di un buon segnale, perché racconta dell’ “intensa frammentazione che ha ridotto sistemi glaciali complessi a singoli ghiacciai più piccoli”. Per quanto riguarda il ghiacciaio della Marmolada, secondo i dati della Carovana dei ghiacciai, campagna di Legambiente condotta insieme al Comitato Glaciologico italiano, il ghiacciaio ha perso tra il 1905 e il 2010 l’80% del suo volume. I ghiacciai dell’Adamello hanno perso oltre il 50% della superficie totale, quelli del Gran Paradiso il 65%.
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Il libro
Ecologia del diritto. Scienza, politica, beni comuni
Aboca edizioni, euro 18, pagine 256
Secondo Fritjof Capra e Ugo Mattei, le crisi ambientali, economiche e sociali del nostro tempo sono imputabili a un sistema giuridico basato su una concezione del mondo obsoleta. Negli ultimi decenni, la scienza ha cambiato prospettiva e non considera più il mondo come una sorta di macchina cosmica, comprensibile in ogni suo dettaglio, bensì come un sistema, una vasta rete di comunità fluide, di cui studia le interazioni dinamiche. Il concetto di ecologia esemplifica questa impostazione. Il diritto, invece, è intrappolato nel vecchio paradigma meccanicistico: il mondo è semplicemente un insieme di parti separate, la proprietà delle quali è un diritto individuale, tutelato dallo Stato. Gli autori delineano i concetti e le strutture di base di un ordinamento giuridico coerente con i principi ecologici che sostengono la vita sul pianeta. È una revisione profonda dei fondamenti stessi del sistema giuridico occidentale, una sorta di rivoluzione copernicana del diritto, con forti implicazioni per il futuro del nostro pianeta.
Autori
Fritjof Capra, noto fisico e studioso della teoria dei sistemi, è co-fondatore e direttore del “Center for Ecoliteracy” a Berkeley, California. Il testo che è alla base della sua produzione è il Tao della Fisica (Adelphi, 1982).
Ugo Mattei insegna Diritto internazionale e comparato all’Università della California, Hastings College of the Law, San Francisco e Diritto civile all’Università di Torino. È attivo nel movimento per i beni comuni ed è autore di pubblicazioni accademiche tradotte in molte lingue. Per Aboca Edizioni ha pubblicato Ecologia del diritto (2017) e Punto di svolta. Ecologia, tecnologia e diritto privato. Dal capitale ai beni comuni (2018).
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