Questa settimana nella newsletter Fatto For Future, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, ci occupiamo dei pesticidi: Luana De Micco ci racconta la situazione in Francia, Paese all’avanguardia visto che ha varato la prima legge che li mette al bando, ma continua a esportarli all’estero. Elisabetta Ambrosi scrive sulla Cop di Montreal che parte fra poco, l’ultima chance per invertire la rotta sulla perdita della biodiversità.
Nello spazio delle associazioni, Isde Italia fa un bilancio della Cop27 appena conclusa in Egitto. Mentre Legambiente pone l’accento sui dannosi sussidi alle fonti fossili. Nella rubrica “Verdi si diventa” ci occupiamo della carne a tavola: come continuare a essere onnivori limitando l’impatto su ambiente e animali.
Buona lettura
Macron vieta i pesticidi (e l’export) in casa, ma li manda all’estero
di Luana De Micco
Tra gennaio e settembre 2022 la Francia ha autorizzato l’esportazione di più di 7.400 tonnellate di pesticidi vietati nell’Unione Europa. Eppure Parigi dovrebbe dare il buon esempio: è infatti il primo e solo Paese Ue che, dal primo gennaio 2022, vieta di fatto l’esportazione di queste sostanze ultra tossiche, dannose alla salute e all’ambiente, come previsto dalla Legge sull’alimentazione, detta Loi Egalim, promulgata nel 2018 (che aveva lasciato un po’ più di tre anni ai produttori e esportatori per adeguarsi al nuovo regolamento).
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Il libro
Una Terra per tutti. Il più autorevole progetto internazionale per il nostro futuro
Edizioni Ambiente, pagine 276, 25 euro
a cura di Jørgen Randers, Johan Rockström, Sandrine Dixson-Declève, Owen Gaffney, Jayati Ghosh, Per Espen Stoknes
Una Terra per tutti è un antidoto alla perdita di speranza. Un insieme di indicazioni chiare verso un futuro migliore di quello prospettato oggi. Utilizzando i più avanzati software di simulazione e modellizzazione, imparagonabili per potenza di calcolo a quelli disponibili nei primi anni Settanta, gli autori esplorano le politiche in grado di portare il massimo beneficio al maggior numero di persone. La proposta che ne risulta prevede cinque grandi, possibili svolte: cambiamenti di sistema che consentono di raggiungere, nel tempo di una sola generazione, prosperità per tutti entro i limiti planetari.
AUTORI: Johan Rockström è il direttore dello Stockholm Resilience Centre e professore di Sistemi idrici e sostenibilità globale all’Università di Stoccolma; Sandrine Dixson-Declève è Consulente politica, facilitatrice, speaker e autrice, Co-presidente del Club di Roma; Owen Gaffney è scrittore, giornalista scientifico, filmmaker e analista per lo Stockholm Resilience Centre e il Potsdam Institute for Climate Impact Research; Jayati Ghosh è Economista e docente presso l’Università del Massachusetts; Per Espen Stoknes è Psicologo e politico ambientalista.
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