Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi ha intervistato Lorenzo Masini, l’attivista di Scientist Rebellion che racconta la sua esperienza in Germania, dove è stato arrestato a seguito di una protesta al Museo della Bmw. Mentre Federica Crovella ha intervistato un ingegnere ambientale esperto in edilizia: ci racconta il progetto inglese Energy House 2.0, per realizzare abitazioni ecologiche capaci di adattarsi anche agli eventi climatici estremi.
Nello spazio dedicato alle associazioni ospitiamo l’intervento di Livio De Santoli del Coordinamento Free che ci spiega perché il no dell’Italia allo stop della produzione delle auto inquinanti è un’occasione persa. Sul tema interviene anche Italian Climate Network, secondo cui è “una vera follia”.
Nella rubrica Verdi si diventa, i consigli di Legambiente per fruire di montagna e mare senza “torturare” gli animali selvatici.
Buona lettura
L’attivista: “Io, incarcerato in Germania per una protesta pacifica”
di Elisabetta Ambrosi
“Quando mi hanno fermato e incarcerato una settimana in Germania per un’azione al museo della BMW a Monaco è stata dura, soprattutto i primi due giorni, perché eravamo isolati in celle singole senza finestre né orologio, dopo ci hanno trasferiti in un carcere vero, perché in alcuni stati tedeschi usano la detenzione preventiva come metodo per impedirti di manifestare ulteriormente. Ora siamo in attesa di processo”. Lorenzo Masini è un laureato magistrale in Biotecnologie Vegetali, ha svolto studi e tirocini in vari paesi europei. Ma è anche un attivista di Scientist Rebellion, un movimento di scienziati di varie discipline che, stanchi solo di teoria, hanno deciso di unirsi per mobilitare e sensibilizzare l’accademia sui temi della crisi climatica. Anche con azioni di disobbedienza civile nonviolente, ma plateali.
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Il libro
La distruzione della natura in Italia
Castelvecchi editore, euro 25, pagine 392
di Antonio Cederna
Prefazione di Tomaso Montanari. Introduzione di Maria Pia Guermandi
Pubblicato per la prima volta nel 1975, il volume raccoglie saggi e articoli in cui il grande giornalista e padre dell’ambientalismo italiano denuncia la mancanza di una visione politica aggiornata, oltre che i ritardi amministrativi nella gestione e salvaguardia del patrimonio naturalistico del nostro Paese. Dagli scempi edilizi ai danni inflitti ai parchi nazionali e alle coste, alla mancanza di verde pubblico nelle città, Antonio Cederna – con linguaggio tagliente, spesso sarcastico – ci consegna un’analisi complessiva sulla situazione del nostro territorio, la cui verità è quanto mai attuale. In un’epoca in cui le conseguenze disastrose dello sfruttamento ai danni della natura si fanno sempre più minacciose, il volume è la preziosa testimonianza di cui abbiamo bisogno per combattere con consapevolezza e cognizione di causa.
Antonio Cederna (Milano, 1921 – Sondrio, 1996) Considerato uno dei fondatori dell’ambientalismo italiano, formatosi come archeologo e tra i fondatori di Italia Nostra, oltre che straordinario giornalista. Fu anche consigliere comunale di Roma e deputato della sinistra indipendente. Tra le sue opere di maggior rilievo ricordiamo I vandali in casa (Laterza, 1956); Mussolini urbanista. Lo sventramento di Roma negli anni del consenso (Laterza, 1979) e Brandelli d’Italia (Newton Compton, 1991).
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