Nella newsletter Fatto for Future di questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi intervista la filosofa politica Valentina Pazé. Secondo l’intellettuale, la politica è talmente distante dai desideri e dai bisogni degli elettori da averli trasformati in un popolo di “non rappresentati”. Molti rinunciano alla partecipazione, malgrado vivano sovente in una condizione di povertà. Del resto, anche per gli ambientalisti le delusioni politiche non si contano. Capitalismo, sfruttamento dell’ambiente e del lavoro, secondo Paul Magnette sono tre lati dello stesso problema: l’ingordigia del sistema economico. Magnette è l’autore del Manifesto ecosocialista, in cui sostiene che la svolta sociale e green arriverà solo con cambiamenti strutturali.
Luana De Micco ci porta in Francia, a Parigi, dove le autorità sono impegnate in una corsa contro il tempo per rendere balneabili le acque della Senna. A luglio iniziano le olimpiadi e diverse gare si svolgeranno nel fiume della capitale d’Oltralpe. Ma, secondo l’ong Surfrider Foundation, la quantità di sostanze pericolose è ben superiore ai limiti di sicurezza, al punto da mettere a rischio la salute degli atleti. Macron e la sindaca Hidalgo dovranno accelerare, tra 100 giorni le acque dovranno essere pulite.
Nello spazio dedicato alle associazioni, Marevivo punta il dito contro il ministro Lollobrigida, sordo alle richieste di maggiore attenzione ambientale persino nei menu scolastici. Wwf Italia approfondisce i gravi rischi per la salute del riscaldamento globale. L’Oms ha stimato circa 250 mila morti l’anno in più entro il 2050.
Infine, per la rubrica Verdi si diventa, un vademecum per agire nel modo giusto quando ci imbattiamo nei rifiuti abbandonati per strada, oppure in una discarica abusiva: ecco come e a chi segnalarli. Le soluzioni sono diverse, a seconda che si tratti di un privato che getta immondizia o di un’impresa che inquina.
Buona lettura
La filosofa politica Pazé: “Dalla natura a chi non vota, siamo una Repubblica di non rappresentati”
di Elisabetta Ambrosi
“La questione ambientale? È una questione politica. Non basta dire: ‘Ascoltiamo gli scienziati’. Gli scienziati ci spiegano le conseguenze dell’innalzamento delle temperature, ma come affrontare la crisi, come ripartire i costi sociali della riconversione ecologica, è una questione politica, come si vede durante le Conferenze mondiali sul clima, dove i Paesi meno industrializzati, che finora hanno dato un contributo minimo all’inquinamento globale, pretendono giustamente che l’Occidente si assuma le sue responsabilità”. Valentina Pazé insegna Filosofia Politica all’Università di Torino.
(continua a leggere)
Il libro
Come si fa una comunità energetica (per davvero)
Altreconomia editore, pag. 160, euro 16
di Giovanni Bert, Marco Mariano, Giancarlo Meinardi, Gianluca Ruggieri, Ilaria Sesana e Marianna Usuelli
Questo libro racconta in che modo si crea una “comunità energetica”: persone e cooperative che si uniscono per produrre insieme un’energia più pulita e democratica, da Retenergie a ènostra. La storia dell’associazione Solare collettivo, poi diventata la cooperativa Retenergie e infine confluita in ènostra, il primo fornitore cooperativo nazionale di energia elettrica rinnovabile. È un percorso che porta dalla sorgente di energia al suo utilizzo, affrontando diverse tematiche legate alla transizione energetica. Si guarda al futuro, considerando l’enorme crescita delle energie rinnovabili e le loro prospettive. Si raccontano le attività di una cooperativa energetica, tra produzione, fornitura e servizi energetici, e il suo ruolo di supporto alle Comunità energetiche rinnovabili. Infine, si esplorano i nuovi strumenti disponibili, aggiornati al nuovo decreto.
|