Prosegue l’appuntamento con la Newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, un articolo da Parigi, dove un netturbino insegna sui social come fare correttamente la raccolta differenziata. Poi il professor Pileri ci spiega perché è importante limitare il consumo di suolo e perché serve urgentemente una legge. La Lav ci parla della sperimentazione sugli animali, in particolare sui macachi, dopo che il Consiglio di Stato ha deciso che possono riprendere gli esperimenti a Parma. Mentre l’associazione Mare Vivo lancia una petizione per difendere gli squali che in Italia vengono uccisi. Per finire la rassegna stampa internazionale.
Buona lettura.
Ludovic, il netturbino di Parigi “star” dei social che insegna come riciclare i rifiuti
di Luana De Micco
“Sono spazzino e fiero di esserlo”: Ludovic Franceschet, 45 anni, lavora da quattro anni come netturbino nel centro di Parigi. Tutti i giorni raccoglie i rifiuti che si accumulano sui marciapiedi dei più bei quartieri della capitale, tra la piazza dello Châtelet e Notre-Dame, tra il Centre Pompidou e Les Halles. Da qualche settimana è diventato lo spazzino più famoso di Francia grazie ai suoi brevi film in cui racconta il quotidiano del suo lavoro e che poi posta su Tik Tok. Il suo obiettivo? Difendere l’utilità del suo mestiere, ma anche trasmettere un messaggio ecologico ai giovani in favore del riciclaggio e del rispetto dell’ambiente. “Buongiorno a tutti – dice in questo video, girato lo scorso mese di ottobre – mi chiamo Ludovic e vi presento il mio mestiere, netturbino. Uno dei mestieri più importanti. Guardate, una bottiglia di plastica. Che ci fa qui? Non è normale. Le nostre abitudini devono cambiare. Le città hanno bisogno di noi. Il pianeta soffre. Ha bisogno dei netturbini. Se potessi contribuire a far emergere nuove abitudini ne sarei fiero”.
Il suo primo video, del maggio 2019, è stato visionato 445 mila volte. Quel successo inaspettato gli ha dato la voglia di continuare. Oggi il suo profilo Tik Tok, ludovicf_off, conta più di 52 mila abbonati e raccoglie migliaia di like. Numero che è esploso durante il primo lockdown dello scorso marzo quando l’epidemia di Covid-19 ha permesso di puntare i riflettori sui lavoratori umili, spesso dimenticati in tempo normale, ma che si sono ritrovati in “prima linea” con la crisi. Ormai, tutte le mattine, prima di prendere servizio, propone dei brevi live ai suoi abbonati. Le persone cominciano a riconoscerlo per strada. Da qualche giorno, sulla scia del successo sui social, moltiplica gli interventi sui media francesi: “Quando vedo che le persone gettano di tutto ovunque, mi dico che è urgente lanciare un appello generale. E con Tik Tok il mio messaggio può raggiungere il più gran numero di persone possibile. È troppo importante. La Terra è una sola e è sommersa dai rifiuti. È insopportabile!”, ha detto a Le Parisien.
(continua a leggere)
Il libro
Alzati e cammina. Sulla strada della viandanza
Ediciclo editore, euro 11, pp.192
Un libro destinato a chi è nel limbo. A chi è insoddisfatto in famiglia, o sul lavoro, chi ha perso momentaneamente la speranza di risalire la china, chi, in definitiva, per una ragione o per l’altra, cerca la propria strada e sa che è giunto il momento di partire. “Alzati e cammina” propone degli esercizi e delle suggestioni per trovarsi pronti in quel momento: disfarsi di oggetti che non possono trovare spazio nello zaino, disfarsi delle abitudini superflue, del lavoro in cui non ci sentiamo realizzati, delle persone che ci trasciniamo accanto solo per paura di rimanere soli, camminare sotto la pioggia con serenità, camminare per andare a trovare una persona cara che non vediamo da tempo, aprire la porta di casa all’altro senza timore, perché non esiste viandante senza ospitaliere, e viceversa. E’ un’opera che esorta alla leggerezza, l’unica condizione che permette di stare a piedi uniti nel cammino, reggendo il peso delle domande che vertono sui nostri giorni, quelli presenti e quelli che verranno.
L’autore:
Poeta, scrittore, insegnante, guida escursionistica, ha messo la parola “viandanza” al centro della sua ricerca di uomo e di autore. I suoi libri più recenti sono: Viandanza. Il cammino come educazione sentimentale (Laterza, 2016) e Trieste selvatica (Laterza, 2019). Per Ediciclo dirige la collana “La biblioteca del viandante”. Ama andare fuori sentiero.
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