Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°47. Questa settimana partiamo da Sant’Agnello, perché la vicenda dell’housing sociale sta diventando il giallo (giudiziario) dell’estate. Infatti, dopo che la dodicesima sezione del Riesame di Napoli, smentendo se stessa in altra composizione, ha ordinato il dissequestro delle case, ora la Procura di Torre Annunziata vorrebbe di nuovo apporre i sigilli, dopo aver notificato 16 avvisi di conclusa indagine al sindaco, ai tecnici e agli imprenditori coinvolti. E in tutto questo è in corso una trattativa tra la società proprietaria degli appartamenti e gli assegnatari, invitati a saldare e a prenderne possesso. Vincenzo Iurillo ci racconta anche questa puntata.
Con Francesco Casula torniamo, invece, in Puglia per raccontarvi la tragica ironia della “Cassandra dell’Ilva”, e cioè il dottor Giorgio Assennato, ex direttore dell’Arpa, riconosciuto colpevole di favoreggiamento per aver negato le pressioni dell’ex governatore, Nichi Vendola, che voleva una linea più morbida verso la fabbrica dei Riva. Ma fu proprio Assennato a indicare, al tempo, una soluzione più drastica per le emissioni inquinanti. Solo che la sua ricetta non venne mai applicata. Sempre a proposito di Diritto e ambiente, Maria Cristina Fraddosio ha intervistato il giurista Michele Carducci, uno dei legali che assistono 203 soggetti promotori di una causa contro lo Stato per “inazione climatica”. In altri Paesi europei i cittadini hanno fatto condannare le istituzioni: vedremo come finirà da noi.
Infine il solito appuntamento con l’Insider di Antonella Mascali sul Csm: oggi ci occupiamo delle ultime novità contenute nella relazione della commissione Luciani, dal rinnovo alla vicepresidenza, e dell’archiviazione per il sostituto di Roma, Antonello Racanelli, su cui era stato aperto un fascicolo per le chat con Palamara.
Buona lettura.
A cura di Antonio Massari
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