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17 Giugno 2021
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Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°48. Partiamo dal conteggio dei nuovi indagati per corruzione, reati di mafia e femminicidi. Dal primo gennaio 2021 il numero degli indagati per corruzione sale a 317, quello per reati di mafia (incluso il favoreggiamento) si attesta a quota a 1.257 mentre il numero dei femminicidi sale a 39. Passiamo ora a un’inchiesta di Saul Caia, che mette in fila una serie di documenti emersi da più di un’indagine e, ricostruendo la storia del “polverino” dell’Ilva che finì in una discarica siciliana, descrive gli intrecci dell’avvocato Piero Amara e i suoi rapporti con società, magistrati e personaggi dell’ormai ex Giglio magico di Renzi. Vincenzo Iurillo ha intervistato il procuratore capo di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso: “A Castellammare di Stabia e Torre Annunziata per troppi anni sono mancate le istituzioni”. E sempre Iurillo ci racconta una storia di camorra: a Melito gli scissionisti erano convinti che “da quando comandano” i “comunisti” per “il clan non ci sono più affari”. Con Maria Cristina Fraddosio ci occupiamo come sempre di Diritto & Ambiente e ancora una vola torniamo in Abruzzo: per la mancata bonifica del sito di Bussi, anche il Consiglio di Stato dà torto al ministero. Elisabetta Reguitti deve purtroppo aggiornare il numero dei femminicidi: altre cinque donne uccise negli ultimi sette giorni. Infine, il consueto Insider nella magistratura di Antonella Mascali: Procura di Roma, Prestipino non molla e ricorre al Consiglio di Stato e Cassazione. Nella corrente Unicost, invece, nuovo terremoto: si dimette il pubblico ministero Alessandro Riello.
Buona lettura
A cura di Antonio Massari
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Nel Sud d'Italia
Incrociando le carte delle varie inchieste, viene fuori uno spaccato del business del legale e i rapporti con uomini delle cosche, magistrati e personaggi del Giglio magico di Renzi. Al centro una società, la Cisma, che 'è stata anche interdetta per mafia
di Saul Caia
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L'intervista
Il magistrato che guida la Procura di Torre Annunziata: “Grave commemorare nel consiglio comunale stabiese un condannato per camorra, ancora più grave applaudire in aula quelle parole. E a Torre i silenzi e i depistaggi sull’omicidio Cerrato dipendono anche dalla mancanza dello Stato, che invece avrebbe dovuto promuovere in concreto valori positivi nella quotidianità della gestione della cosa pubblica”
di Vincenzo Iurillo
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Non solo le onoranze funebri
L’intercettazione agli atti dei 31 arresti che hanno sgominato la nuova cupola del clan Amato-Pagano e le loro aderenze con gli imprenditori locali. Risale al 2016, era in carica la giunta del Pd Venanzio Carpentieri. “Intervenimmo su diversi settori nevralgici: rifiuti, gare, commercio, urbanistica, cambiando i capisettore” ricorda l’ex sindaco. Scelte che diedero fastidio
di Vincenzo Iurillo
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Diritto e ambiente
I lavori sarebbero già in corso se non fosse intervenuto un anno fa il provvedimento del direttore generale, Giuseppe Lo Presti, che aveva annullato l’affidamento al gruppo belga aggiudicatario, Dec Deme. Contro tale atto, hanno presentato ricorso al Tar il Comune, la Regione e l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, assieme alla società esclusa. Ora la decisione di secondo grado
di Maria Cristina Fraddosio
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Morti violente
Dall'inizio dell'anno sono 39 le vittime, tra femminicidi e matricidi. Una lunga scia di sangue
di Elisabetta Reguitti
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Insider
Il “facente funzioni” ha presentato una revocazione, cioè ha chiesto ai giudici amministrativi di fare carta straccia della sentenza di annullamento della sua nomina per errori materiali nella ricostruzione del suo curriculum. Inoltre, ha chiesto “in via cautelare, di sospendere l’esecutività della sentenza impugnata”
di Antonella Mascali
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Insider
Giovane magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, figlio del procuratore generale di Napoli, tuona contro i colleghi e l'assenza di “fatti” dopo lo scandalo Palamara. E non nega di star pensando a una nuova formazione
di Antonella Mascali
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