Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°44. Partiamo dall’aggiornamento sui dati relativi ai nuovi indagati per reati di mafia e corruzione. Dal primo gennaio a oggi gli indagati per corruzione ammontano a 285, mentre gli accusati di aver partecipato a un’associazione mafiosa, di averla favorita, o di aver commesso reati con l’aggravante del metodo mafioso sono 1.199. Passiamo ora agli articoli di questa settimana. Ettore Boffano firma una lunga intervista da conservare: Giancarlo Caselli – 86 anni, giudice istruttore nelle inchieste sulle Brigate Rosse e poi procuratore a Palermo dopo la morte di Falcone e Borsellino – spiega perché in magistratura “l’appartenenza è spesso diventata criterio dominante per la scelta dei capi degli uffici giudiziari. Un quadro devastante, capace di demolire quel poco di fiducia nella giustizia che ancora resiste”. Saul Caia ci racconta invece due storie legate all’avvocato Piero Amara, l’uomo che ha rivelato alla procura di Milano l’esistenza della presunta loggia massonica coperta denominata Ungheria. Ad Augusta il nuovo referente della Lega spacca il partito: “È vicino alla famiglia Amara”. Saul poi analizza gli “affari” di Amara attraverso una galassia di società sparse in mezza Italia. Due articoli di Vincenzo Iurillo ci portano in Campania: la commissione antimafia riapre il caso dell’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. Il deputato del M5S Luca Migliorino: “Quel delitto non può essere risolto solo con l’inchiesta giudiziaria. Ripartiremo dalla dinamica. In parallelo ai moventi. Potrebbero essere più di uno”. Iurillo torna a Sant’Agnello, dove 53 famiglie sono state sfrattate, costrette a trovare alloggi di fortuna durante la pandemia, e hanno persino ricevuto un avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento delle imposte sul preliminare di acquisto degli appartamenti. In settimana è arrivata una nuova notizia: il tribunale del Riesame ha dissequestrato i 53 appartamenti al centro dell’inchiesta. Per la rubrica Diritto & Ambiente Maria Cristina Fraddosio affronta l’allarme Xylella e il danno sempre maggiore che deriva dai numerosi espianti forzosi di ulivi secolari e millenari. I comitati: “La Puglia è a rischio ecocidio”. Infine il consueto Insider di Antonella Mascali su Csm e magistratura. A Roma, dopo lo stop alla nomina di Prestipino, è in forse anche quella del presidente del Tribunale. Il Csm si spacca ancora: questa volta per il caso del sostituto pg della Cassazione Mario Fresa sul quale era stata aperta una pratica di trasferimento per incompatibilità ambientale a causa di una storia legata a una presunta violenza sulla moglie.

Buona lettura.

A cura di Antonio Massari