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22 Giugno 2023
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Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n° 142. Questa settimana partiamo da Arzano, in provincia di Napoli, dove – come ci racconta Vincenzo Iurillo – il comandante della polizia municipale, che ha smantellato diverse zone di spaccio (con occupazioni abusive, grate e cancelli per intralciare le forze dell’ordine) ora è rimasto senza scorta. Con Lucio Musolino ci spostiamo in provincia di Reggio Calabria: a Terreti in cambio di una finta candidatura con il M5S estorcono 13 mila euro a un uomo con problemi di salute e poi lo picchiano. La vincenda è finita con tre condanne e due assoluzioni. Saul Caia ricostruisce le fasi del processo che riguarda un caso di sfruttamento del lavoro e coercizione dei dipendenti di un bingo di Palermo.
Maria Cristina Fraddosio si occupa invece di Capo Teulada e del processo contro 5 alti ufficiali dell’esercito: è attesa per gennaio 2024 la prima udienza per la presunta devastazione ambientale della Penisola Delta. Secondo gli inquirenti, tra il 2008 e il 2016, in quest’area sono stati sparati “circa 860mila colpi”. Elisabetta Reguitti ci aggiorna invece sul drammatico fenomeno dei femminicidi: Svetlana Ghenciu è la 48esima donna uccisa dal marito violento quest’anno.
A cura di Antonio Massari
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Reggio Calabria
Tre condanne e due assoluzioni nei confronti di alcuni personaggi, che avrebbero promesso un posto in politica a un uomo con problemi di salute, dopo avergli estorto 13mila euro
di Lucio Musolino
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Campania: il caso Chiariello
Il comandante della polizia municipale ha smantellato il fortino dell'illegalità, zona di spaccio dove c'erano anche occupazioni abusive, grate e cancelli per intralciare forze dell'ordine e gruppi rivali; per questo ha ricevuto minacce, ma ufficialmente "il pericolo è cessato"
di Vincenzo Iurillo
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Rifiuti radioattivi
L'accusa per la presunta devastazione ambientale dell'area nota come Penisola Delta è di disastro innominato. Secondo gli inquirenti, tra il 2008 e il 2016, nell'area sono stati sparati “circa 860mila colpi”. La Difesa non parla
di Maria Cristina Fraddosio
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Processo a Palermo
Lavoro estenuante, paghe inesistenti. In aula i racconti: gli accordi non onorati nel passaggio con la nuova gestione, e persino il baby-parking dove i genitori, per andare a giocare, lasciavano i figli. "Il turno del pomeriggio finiva alle 6 del mattino: mi davano 150 euro e alcune sere avevo anche 70 bambini: se c'era un controllo li dovevo nascondere"
di Saul Caia
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La triste conta
Il fratello dell'assassino ha dichiarato: “Era depresso, non doveva essere armato”. Proseguono le indagini sul femminicidio di Giulia Tramontano: la procura di Milano ha disposto accertamenti irripetibili per escludere la presenza di altre persone nella casa dove è avvenuto il delitto
di Elisabetta Reguitti
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