Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n° 104. Questa settimana partiamo dal Consiglio Superiore della Magistratura. Mentre leggete sono in corso gli scrutini per le elezioni del nuovo Consiglio. Come andrà a finire? Antonella Mascali ci spiega che, a quanto pare, la riforma Cartabia non fermerà le “correnti acchiappatutto”. Anzi.
Francesco Casula ci racconta invece come un clan di Potenza, in difficoltà economiche dopo gli arresti che l’hanno colpito, ha tentato di rimpinguare le proprie casse. Vincenzo Iurillo ci aggiorna poi sulla incredibile storia delle case sequestrate a Sant’Agnello, in provincia di Napoli, nel 2020: 53 famiglie hanno subìto il sequestro della abitazioni, disposto dalla procura di Torre Annunziata, nell’ambito di un’inchiesta per abuso d’ufficio, falso e lottizzazione abusiva. Ma adesso che una signora ha deciso di costituirsi parte civile nel processo, il Comune che farà?
Con Maria Cristina Fraddosio ci spostiamo invece in Umbria: il Piano regionale per la gestione integrata dei rifiuti, che prevede anche la costruzione di un termovalorizzatore, è stato contestato da un gruppo di sindaci e una quarantina di comitati. Infine, il fronte femminicidi registra un altro caso avvenuto mercoledì. Ci aggiorna Elisabetta Reguitti.
Buona lettura
A cura di Antonio Massari
|