Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n° 82. Questa settimana partiamo da Arzano: Vincenzo Iurillo ha visitato la città che un tempo fu il teatro della scuola del Maestro D’Orta e che adesso è diventata il fortino del “clan della 167”, il numero civico dello stabile dove avvengono gli affari della “famiglia”. Intimidazioni, estorsioni, omicidi e agguati: e pochi uomini delle istituzioni che resistono. Sempre Iurillo torna su un nuovo capitolo dell’odissea dell’housing sociale a Sant’Agnello, perché 33 famiglie che avevano messo piede negli appartamenti, sequestrati e poi dissequestrati, dovranno adesso lasciarli entro un mese.
Per Diritto e Ambiente, Maria Cristina Fraddosio ci racconta la storia di un saldatore siciliano rimasto esposto per 10 anni all’amianto e che ora si vede addirittura beffato dall’Inps. Restando sull’isola, da Saul Caia arriva la storia di una “piscina dei pirati” di Melilli, che non riesce a vedere la luce per un contenzioso legale tra amministrazione comunale. E adesso sulla questione c’è persino una lettera sul tavolo del presidente Mattarella.
Continua, poi, la triste conta delle donne ammazzate aggiornata da Elisabetta Reguitti. Nel milanese un uomo è stato accusato di aver ucciso la madre. E a Napoli è stato fermato il compagno di una donna trovata morta il 10 marzo: il suo corpo era poi stato dato alle fiamme.
Infine il consueto Insider di Antonella Mascali, che questa settimana si occupa dell’insicurezza dei tribunali. E non solo per quanto riguarda la certezza della pena: parliamo proprio di edifici fatiscenti.
Buona lettura.
A cura di Antonio Massari
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