Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°32. In apertura aggiorniamo i dati su corruzione e mafia: dal 19 al 25 febbraio si contano 32 nuovi indagati per corruzione (otto in più della scorsa settimana) e il totale dall’inizio dell’anno ammonta a 155 (alla media di 2,7 al giorno). I nuovi indagati per associazione di stampo mafioso sono invece 63 (3 in più rispetto alla settimana precedente) per un totale di 495 (media 8,8 ogni 24 ore) dall’inizio dell’anno. Sul fronte sequestri e confische per reati di mafia questa settimana si contano 49,2 milioni che portano il totale del 2021 a ben 869 milioni. In media 15,5 milioni al giorno. Passiamo ora agli articoli per i nostri abbonati.
Partiamo dal caso Palamara: Antonella Mascali intervista Elisabetta Chinaglia, presidente della Prima commissione del Csm, che ci spiega con quale criterio il Consiglio sta valutando le migliaia di chat di Luca Palamara, con ex consiglieri di Palazzo dei Marescialli, quando era il componente togato più influente. Per quanto riguarda i femminicidi Elisabetta Reguitti ci aggiorna sulla situazione: in soli 2 mesi siamo purtroppo arrivati a quota 12. Vincenzo Bisbiglia continua a monitorare il fenomeno delle discriminazione su fonti aperte: dagli attacchi a Giorgia Meloni, agli insulti omofobi di un consigliere triestino, passando per l’inchiesta di Torino sugli attacchi hacker porno-nazisti, questa settimana ne ha censiti ben 10. Per la rubrica Diritto & Ambiente Maria Cristina Fraddosio commenta per voi gli ultimi dati forniti dal ministero dell’Ambiente sui siti da bonificare in Italia.
Passiamo ora in Sicilia dove Saul Caia ci racconta che nella vicenda di Antonello Montante, ex presidente di Confindustria Sicilia ed ex icona dell’antimafia, c’è ancora una importante “pratica” aperta. E restando sempre in Sicilia, Caia risponde in un articolo alla seguente domanda: cosa hanno in comune il rampante politico Luca Sammartino, astro nascente siciliano e deputato regionale di Italia Viva, e Girolamo Brancato, detto “Lucio” o “Luciano”, già condannato per mafia? Spostiamoci ora in Campania con quattro approfondimenti di Vincenzo Iurillo. Torniamo a occuparci del comune di Capaccio Paestum, il comune che ha subìto nei giorni scorsi importanti inchieste su politica e camorra, per il quale Giustizia di Fatto chiede l’interessamento immediato della Commissione parlamentare antimafia. Iurillo ha scovato e pubblica per noi il contenuto di vecchi verbali che riguardano invece il boss Raffaele Cutolo e strani “Segreti di stato”; poi intervista il giudice istruttore Carlo Alemi sul sequestro Cirillo e sul ruolo di Cutolo nella trattativa con lo Stato. Infine passa a occuparsi di Armando Izzo, ex difensore del Torino e della Nazionale, e dei due verbali di udienza in cui Luca Pini, gioielliere ed ex calciatore, lo accusa di aver partecipato alla combine. Mafie autoctone: Saul Caia ci spiega perché è importante seguire le cronache di questi giorni a Latina e in particolare ci racconta degli arresti avvenuti pochi giorni fa per un omicidio legato ai clan. Infine, l’Insider di Antonella Mascali sul Csm che ancora una volta riguarda il caso Palamara: perché mai è stata annullata la nomina del procuratore capo di Larino?
Buona lettura!
A cura di Antonio Massari
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