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25 Maggio 2023
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Benvenuti a Giustizia di Fatto n° 138. Questa settimana partiamo da Napoli: a Ponticelli c’è il racket delle estorsioni oppure no? Le associazioni antiracket negano, ma, come ci racconta Vincenzo Iurillo, la Squadra Mobile fa arresti per estorsione. Sempre Iurillo torna sul caso di Julie Tv, l’emittente locale dell’editore Lucio Varriale, condannato a gennaio in primo grado per associazione a delinquere finalizzata alle frodi fiscali e alla truffa: i giornalisti non dovevano soltanto trovare notizie… ma anche contratti commerciali. Da Napoli passiamo a Lamezia Terme: “Chiedo scusa al Tribunale per la mia lunga assenza ma che sia chiaro non ero latitante, ero innocente” esordisce Pasquale Bonavota dopo i cinque anni di fuga, terminati con l’arresto a Genova del 27 aprile scorso. Per l’accusa è il boss di Sant’Onofrio e Stefanaconi. La sua versione? Ce la racconta Lucio Musolino. Antonella Mascali si occupa invece dei giudici onorari e di una sentenza apripista: alle toghe di pace devono essere riconosciuti i diritti retributivi, assistenziali e previdenziali. E da Bruxelles, sul tema, era già stata aperta una procedura d’infrazione. Infine, Maria Cristina Fraddosio torna sui risarcimenti per crimini di guerra: giuristi e avvocati analizzano in un saggio la giustizia civile italiana nei confronti delle altre nazioni, che possono essere condannate per quanto commesso, ma non a pagare.
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Insider
Dall'Emilia Romagna una pronuncia apripista: alle toghe di pace devono essere riconosciuti i diritti retributivi, assistenziali e previdenziali. Sul tema è già aperta a Bruxelles una procedura d'infrazione
di Antonella Mascali
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'Ndrangheta
Dopo cinque anni in fuga, l'imputato ripercorre le sue scelte e racconta il pensiero del suicidio, la sua fede e le “accuse ingiuste” nei suoi confronti. Per la Dda di Catanzaro c'è una sola realtà: a parlare è il boss di Sant’Onofrio e Stefanaconi con collegamenti criminali nel Lazio, in Piemonte e in Liguria
di Lucio Musolino
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Omertà
Le associazioni dichiarano che il pizzo non esiste, ma si susseguono intimidazioni e arresti
di Vincenzo Iurillo
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La televisione locale di Napoli
La denuncia ai magistrati di una collaboratrice: cronisti convocati assieme agli addetti al marketing, premiati quelli che portavano contratti, gli altri denigrati. I magistrati: emittenti utilizzate per screditare chiunque si opponeva ai disegni personali del titolare
di Vincenzo Iurillo
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Il saggio
Giuristi e avvocati analizzano la giustizia civile italiana nei confronti delle altre nazioni, che possono essere condannate per quanto commesso, ma non a pagare
di Maria Cristina Fraddosio
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