Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°21. Prosegue l’approfondimento del mese sulla mafia foggiana con due articoli di Francesco Casula. Il primo ci racconta come, nella tensione constante tra l’esigenza di momenti di pace e lo scatenarsi delle guerre, tra i clan che compongono la “federazione” della “società foggiana”, serpeggia una tentazione costante: lo scissionismo. Nel secondo affronta il nesso tra la pervasività della società foggiana e il fatto che la città sia da tempo relegata agli ultimi posti nella classifica sulla qualità della vita. Un nesso evidenziato dalla Direzione investigativa antimafia. Saul Caia ci riporta invece sul caso Stefano Cucchi con un articolo che ripercorre alcune importanti testimonianze e documenti depositati nel processo sul presunto depistaggio legato alla sua morte. E sempre Saul Caia ci aggiorna sugli sviluppi del caso Gregoretti – il pattugliatore della Guardia Costiera che, nel luglio 2019 con a bordo 131 migranti, venne stoppato alcuni giorni dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini prima dello sbarco – nelle indagini avviate dalla Corte dei Conti. Continua il nostro monitoraggio su fonti aperte degli episodi di discriminazione: Vincenzo Bisbiglia ci aggiorna sui casi della settimana che portano il conteggio, dall’inizio dell’anno, a quota 139. Per la nostra sezione Diritto & Ambiente Maria Cristina Fraddosio ci racconta a che punto siamo con la bonifica del sito di Mantova. Infine due articoli di Antonella Mascali. Con il primo ci porta nelle carceri di Salerno e Santa Maria Capua Vetere dove i detenuti hanno fabbricato 20mila mascherine molto particolari poi distribuite al personale delle amministrazioni penitenziaria e giudiziaria del ministero della Giustizia. Il secondo riguarda invece l’Associazione dei magistrati militari. Che ha appena eletto il suo nuovo presidente: Giuseppe Leotta, consigliere della Corte Militare di Appello di Roma.
Chiudiamo con la prefazione di Antonio Padellaro al volume Magistropoli di Antonio Massari da oggi in libreria per Paper First.
Buona lettura!
A cura di Antonio Massari
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