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28 Ottobre 2021
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Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n° 61. Questa settimana, con Vincenzo Iurillo, partiamo da Castellammare per scoprire le indagini su un ricco e influente imprenditore del latte, un tempo fedelissimo di Raffaele Cutolo. Elisabetta Reguitti invece racconta di come il nostro Paese sia stato bocciato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per le assoluzioni date dal tribunale di Firenze su un caso di stupro. Una sentenza che fa discutere. Pubblichiamo, infine, l’ultima puntata dell’inchiesta di Maria Cristina Fraddosio sulla fonte Rocchetta.
Buona lettura.
A cura di Antonio Massari
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In Campania
Le parole del ricco e influente imprenditore del latte, un tempo fedele di Raffaele Cutolo, per il quale la Dda di Napoli ha chiesto una condanna a 12 anni con l’accusa di aver partecipato ad alcune estorsioni in qualità di mediatore tra i camorristi e i taglieggiati
di Vincenzo Iurillo
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Discriminazione di sistema
Il caso è quello di una sentenza per un reato di violenza di gruppo a Firenze. I sette responsabili erano stati condannati a 4 anni e mezzo in primo grado e poi assolti nei gradi successivi. La vittima ha fatto ricorso al Tribunale europeo dei diritti umani, che ha riconosciuto il fenomeno della “vittimizzazione secondaria” nel dispositivo del giudice. Maria Letizia Mannella, pm di Milano, ricorda che il pregiudizio contro le donne è più frequente di quanto si pensi nelle aule italiane
di Elisabetta Reguitti
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L'inchiesta del mese
Il Mef spiega che, per ogni euro speso, i maggiori produttori hanno conseguito, mediamente, ricavi da vendite e prestazioni per 191,35 euro. La Regione Umbria percepisce dalla società un euro al metro cubo, per un totale di 400/450 mila euro l’anno. E intanto ai cittadini non arriva nulla
di Maria Cristina Fraddosio
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