Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°41. Vincenzo Iurillo ci porta in Campania, dove in commissione è stata votata la norma che fornisce uno scudo penale dall’abuso d’ufficio per i reati che potrebbero emergere maneggiando i progetti del Recovery Plan. “L’abuso d’ufficio è una norma medioevale”, commentano i fedelissimi del governatore De Luca, sponsor del provvedimento. Saul Caia ci racconta l’odissea di un ricercatore per un concorso all’università di Pisa: 14 anni, tra ricorsi al Tar e i giudici che facevano rifare tutto dall’inizio. Ora il ricercatore ha 54 anni e ancora non riesce a ottenere la tanto ambita cattedra. Poi Maria Cristina Fraddosio ci parla del comitato No Triv che definisce il Recovery Plan “un Piano privo di ambizione”, con cui rischiamo di perdere “un’opportunità storica”. Con Elisabetta Reguitti prosegue il macabro conto delle donne uccise: l’accoltellamento di Vincenza, da parte del fratello, porta il bilancio dei femminicidi a quota 22. Antonella Mascali ci parla del caso Palamara e delle vicissitudini della sua vecchia corrente Unicost.
Buona lettura!
A cura di Antonio Massari
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