Benvenuti alla rubrica Giustizia di Fatto n° 75. Questa settimana ci occupiamo di Diritto e Ambiente con ben tre articoli. Partiamo dalla strage dovuta all’amianto e da Avellino dove, come ci racconta Vincenzo Iurillo, il tribunale ha condannato a dieci anni per disastro e omicidio colposo due ex dirigenti dell’azienda irpina Isochimica e due funzionari delle Ferrovie. Nella fabbrica, dove a partire dalla fine degli anni Settanta, sono state bonificate le carrozze dei treni ben 33 operai sono deceduti e altri 200 si sono ammalati.
Con Maria Cristina Fraddosio ci occupiamo di amianto e uranio: il ministero della Difesa dovrà risarcire il maresciallo Giuseppe Lazzari – aveva svolto numerose missioni all’estero, in Kosovo, Afghanistan, Bosnia e Libano dove è venuto a contatto di sostanze nocive – morto di mesotelioma pleurico dopo due anni di malattia. Sempre Fraddosio ci porta in Umbria, per la precisione in Val Nestore, e ci racconta il processo che vede tre imputati per la lignite interrata negli anni 80-90: sono accusati dello sversamento di oltre trecentomila tonnellate di ceneri. Non si ferma purtroppo il conteggio dei femminicidi curato da Elisabetta Reguitti: a gennaio due donne ammazzate a settimana.
Lucio Musolino continua a seguire il processo sulla ’Ndrangheta stragista: dalle ultime udienze nuove rivelazioni su Gladio, rapporti tra cosche e Sismi: “Ho sentito parlare di Ilaria Alpi. Secondo me, mio padre si era avvicinato alla giornalista, strumentalmente, come extrema ratio, ritenendo di trovarsi in una situazione di pericolo e di potere rimanere ‘incastrato’ in un circolo vizioso, a seguito dei numerosi ritardi per il rientro in Italia”. Sono le parole che Daniela Li Causi – oggi in servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa e figlia del maresciallo Vincenzo Li Causi, ex militare del Sismi a capo del centro Gladio di Trapani denominato “Scorpione” – ha riferito nel luglio 2019 dinanzi agli investigatori della Dia. Suo padre fu ucciso il 12 novembre 1993, in un conflitto a fuoco in Somalia dove, ufficialmente, si era recato per una missione umanitaria. Infine l’Insider di Antonella Mascali sul mondo della magistratura. Questa settimana si occupa della modalità di elezione al Csm: l’Associazione nazionale magistrati preferisce il proporzionale puro.
Buona lettura.
A cura di Antonio Massari
|