Benvenuti a Giustizia di Fatto n° 106. Questa settimana partiamo da Napoli. Vincenzo Iurillo ci racconta perché l’Antimafia vuole riaprire un’indagine che potrebbe svelare uno dei più grandi errori giudiziari degli ultimi quarant’anni: nel luglio 1983 due bambine di 7 e 11 anni, Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, vengono seviziate, uccise e bruciate. Ma i tre ragazzi condannati potrebbero essere innocenti.
Con Saul Caia ci spostiamo in Sicilia: la procura di Messina riqualifica il reato per Denis Verdini. Era imputato per finanziamento illecito ma è stato condannato per corruzione. Passiamo quindi al procedimento disciplinare dell’ex procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che fu intercettato mentre con un cronista parlava di “Cicciobello”: il nomignolo era stato attribuito a Nicola Gratteri. Ma non si trattava di lui. E quindi, Cicciobello, chi era? Ce lo racconta Vincenzo Iurillo.
Antonella Mascali ci racconta invece l’evoluzione di un altro procedimento disciplinare: la presidente dei gip di Verbania, Donatella Banci Buonamici, era finita sotto inchiesta quando l’ex ministra Cartabia aveva inviato gli ispettori perché s’era “autoassegnata” il fascicolo sulla strage del Mottarone. La procura generale della Cassazione ha chiesto l’archiviazione perché “era l’unico magistrato presente in ufficio”.
Gli ambientalisti abruzzesi si scontrano con l’Anas a causa del progetto di una strada statale nel teramano: per gli attivisti insiste su un tratto “a rischio inondazione del fiume Tordino”. Per il gestore invece è tutto in regola. Ce lo racconta Maria Cristina Fraddosio che in un secondo articolo ci riporta i dati del Servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia criminale: nel 2021 abbiamo avuto seimila vittime minorenni. Dal 2004 al 2021 il fenomeno è cresciuto dell’89%. Ed è solo ciò che viene denunciato.
Infine, un aggiornamento di Elisabetta Reguitti sui femminicidi: domenica scorsa, a Scalea, Ilaria Sollazzo è stata uccisa dall’ex fidanzato, Antonio Russo, che poi si è tolto la vita. Purtroppo il 2022 conta più vittime dell’anno precedente.
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