Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°51. Questa settimana partiamo dalla notizia di una “pace” che ha quasi dell’incredibile: Armando Cesaro, figlio di Luigi ‘a purpetta’, ha inaspettatamente perdonato Rosa Criscuolo, la Dama Bionda che per anni gli ha fatto la guerra fino a scriverne cose ai limiti dell’insulto. Dichiarazioni per cui è stata condannata a pagare 30 mila euro. Ma per Cesaro tutto è perdonato: Vincenzo Iurillo ci spiega perché.
Sempre Iurillo ha lavorato sul monopolio camorrista delle forniture di latticini nell’agro aversano e ha letto il verbale di un imprenditore di Vico Equense che ha dichiarato alla Dda di aver rinunciato ai suoi crediti dopo aver riconosciuto un membro del clan Schiavone.
Elisabetta Reguitti aggiorna la triste conta dei femminicidi: sono ben 43 dall’inizio dell’anno. Saul Caia torna, invece, sul “sistema Montante”: l’ex presidente di Confindustria Sicilia avrebbe violato in più occasioni la banca dati della pubblica sicurezza, avendo accesso a notizie di reato e provvedimenti giudiziari. Infine il consueto Insider di Antonella Mascali sul Csm, che è nuovamente spaccato in due sulla nomina del presidente del Tribunale di Palermo.
Buona lettura.
A cura di Antonio Massari
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