Benvenuti alla newsletter Giustizia di Fatto n°54. Partiamo come sempre dal conteggio dei nuovi indagati per corruzione e mafia. Dal primo gennaio 2021 a oggi i nuovi indagati per corruzione ammontano a 399 mentre quelli per reati di mafia (incluso il favoreggiamento) salgono a quota 1.454. Continua a salire anche il numero dei femminicidi: secondo il conteggio tenuto da Elisabetta Reguitti, che ci aggiorna con un suo articolo, questa settimana sale a 70. Giustizia di Fatto riparte dopo la pausa estiva con un’inchiesta firmata da Francesco Casula che si svilupperà per tutto il mese di settembre: come si muove in Italia la “mafia silente”. Le organizzazioni criminali sempre più spesso indossano un abito pulito che le rende parte del contesto in cui operano. Ovviamente non è l’obiettivo delle cosche a essere cambiato, ma i metodi e le modalità per raggiungerlo.
Con Lucio Musolino ci spostiamo in Calabria: rischia di allargarsi l’inchiesta sui brogli a Reggio Calabria in cui è indagato l’ex consigliere comunale Nino Castorina (Pd). Dalla Calabria alla Campania. Per la precisione a Benevento: Vincenzo Iurillo ci racconta che l’ex moglie di un imprenditore rivela come si organizzava con l’Agenzia delle dogane per sveltire le pratiche. Infine, tornano gli Insider di Antonella Mascali sulla magistratura. “Hanno già pagato con le dimissioni”: i consiglieri del Csm coinvolti nel caso Palamara e intercettati con lui all’Hotel Champagne chiedono il proscioglimento nel loro procedimento disciplinare. E ancora: che fine ha fatto la lettera anonima che accompagnava i verbali di Piero Amara, l’uomo che ha raccontato l’esistenza della presunta loggia Ungheria, inviati al Fatto Quotidiano?
Buona lettura.
A cura di Antonio Massari
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