NEW ORLEANS, PICK-UP SULLA MOVIDA DEL CAPODANNO: 10 MORTI E 30 FERITI: “ATTO DI TERRORISMO”. Strage nel quartiere francese di New Orleans: la notte scorsa (le 10 del mattino in Italia) un uomo, il cittadino americano Shamsud Din Jabbar, 42 anni, ha investito col suo veicolo la folla che camminava lungo Bourbon Street, uccidendo 10 persone e ferendone altre 30. Poi è sceso dalla vettura e ha cominciato a sparare. Secondo le ricostruzioni, si sarebbe registrato uno scontro a fuoco con la polizia, al termine del quale l’uomo sarebbe stato ucciso. Sul pick-up avrebbe issato una bandiera dell’Isis. “Voleva causare una carneficina”, hanno sostenuto gli inquirenti. Sul movente della strage, invece, non si sa ancora nulla di preciso. La prima a parlare esplicitamente di “attacco terroristico” è stata la sindaca LaToya Cantrell. Subito dopo, però, in conferenza stampa l’agente speciale dell’Fbi Althea Duncan, che sovrintende le indagini, ha contraddetto la prima cittadina negando che si sia trattato di terrorismo. Duncan ha pure riferito che sono stati trovati “ordigni esplosivi improvvisati” in una ghiacciaia all’interno del mezzo. In terza battuta, invece, la stessa Fbi ha fatto sapere che si indaga per “atto di terrorismo”. La discrepanza sulle due versioni sarebbe determinata, come spiegato dall’analista Juliette Kayyem alla Cnn, dal fatto che prima che l’Fbi possa definire l’attacco come terroristico “bisogna provare un certo tipo di intento”. Sul Fatto di domani i dettagli della strage.
ZONE ROSSE, ARRESTI E FERITI (PER I BOTTI): IL BOLLETTINO IMPIETOSO DEL CAPODANNO PROPAGANDISTICO. Oltre ventottomila persone controllate, 146 arrestate e 520 denunciate. Questo il bilancio fornito dal Viminale dopo i controlli realizzati, il 30 e 31 dicembre, in sette grandi città in occasione dei festeggiamenti per la fine dell’anno. Numeri ai quali vanno sommati gli allontanamenti dalle cosiddette “zone rosse”, misure sollecitate ai Prefetti dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alla vigilia del Capodanno. Solo a Milano, si tratta di 50 persone (su oltre duemila controlli). Negli ultimi tre mesi, tra Firenze e Bologna dove le zone rosse erano già state istituite, erano stati raggiunti da provvedimenti di allontanamento 105 soggetti. Contro la nuova misura si erano espressi l’altro giorno i penalisti: “La sicurezza delle città deve essere oggetto di tutela e di promozione ma le strategie adottate in materia devono sfuggire alla logica della pura comunicazione ed a sviluppi illiberali – aveva sostenuto il presidente delle Camere Penali italiane, Francesco Petrelli –. L’istituzione delle zone rosse è invece una iniziativa manifesto di dubbia utilità per la sicurezza dei cittadini e di dubbia legittimità, che rischia di determinare pericolose compressioni per i diritti di libertà della persona in chiave securitaria”. Sul Fatto di domani vedremo cos’è successo e chi è stato colpito dai Daspo urbani. C’è da registrare invece il terribile bollettino dei feriti a causa dei botti, questa sì una vera emergenza: 309 persone hanno dovuto far ricorso alle cure mediche, 90 di loro sono minorenni. A Napoli come a Bari come in altre città, allarmanti i colpi di arma da fuoco sparati per festeggiare: 12 i feriti.
ALEMANNO IN CARCERE, L’EX SINDACO DI ROMA HA VIOLATO GLI OBBLIGHI DEI SERVIZI SOCIALI. Sono andati a prenderlo alla vigilia di Capodanno per accompagnarlo a Rebibbia: l’ex ministro ed ex primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno, è stato arrestato a seguito della revoca dell’affidamento ai servizi sociali, concessi dopo la condanna definitiva a 22 mesi di reclusione per traffico di influenze illecite nell’ambito dell’inchiesta “Mondo di Mezzo”. Alemanno, che stava scontando la pena alternativa lavorando presso il villaggio “So.Spe.-Solidarietà e Speranza” di suor Paola D’Auria, è accusato dai magistrati di sorveglianza di aver violato le prescrizioni imposte. In particolare, si sarebbe sottratto al programma stabilito, giustificando la propria assenza con impegni che si sono successivamente rivelati falsi. I riscontri sulle presunte violazioni, tra cui il divieto di incontrare e frequentare pregiudicati, sono stati effettuati dal nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma. L’avvocato di Alemanno, Edoardo Albertario, ha già fatto sapere che presenterà una nuova istanza ai magistrati di sorveglianza per una misura alternativa al carcere. Sul giornale di domani capiremo nel dettaglio quali sono le accuse e quali le violazioni riscontrate.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
L’Italia chiede all’Iran il rilascio immediato di Cecilia Sala. La Farnesina, attraverso l’ambasciatrice a Teheran Paola Amadei, ha consegnato al governo iraniano una nota verbale in cui si chiede la “liberazione immediata della giornalista italiana e garanzie totali sulle condizioni di detenzione”. “I tempi e le modalità di detenzione della cittadina italiana Cecilia Sala saranno una indicazione univoca delle reali intenzioni e dell’atteggiamento del sistema iraniano nei confronti della Repubblica italiana”, fanno notare fonti della Farnesina.
Gazprom interrompe la fornitura di gas russo attraverso l’Ucraina. Così come annunciato, “dato che Kiev ha ripetutamente e chiaramente rifiutato di estendere gli accordi” con la Russia, l’azienda “ha perso in data odierna la capacità tecnica e legale di far transitare il gas attraverso l’Ucraina”. Il premier slovacco Robert Fico ha parlato di “impatto drastico”, mentre la Commissione europea si è detta “ben preparata ad affrontare la fine del transito del gas attraverso l’Ucraina, attraverso i “quattro principali percorsi di diversificazione, con volumi provenienti principalmente dai terminali Gnl in Germania, Grecia, Italia e Polonia ma forse anche dalla Turchia”. Sul giornale vedremo quali saranno le reali conseguenze.
Il calciatore Omeonga fatto scendere con la forza da un aereo a Fiumicino: “È nella black list di Israele”. A Natale gli agenti della Polaria sono intervenuti sull’aereo in transito a Fiumicino, proveniente dal Belgio e diretto in Israele, per far scendere con la forza il calciatore Stephane Omeonga. Secondo la versione della polizia, il centrocampista belga non è gradito nel Paese, tanto da essere inserito nell’apposito elenco di persone non desiderate. Eppure Omeonga, denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, è sotto contratto con la squadra israeliana del Bnei Sakhnin, che milita in Serie B. Ora rischia anche una denuncia per diffamazione.
Insulte-Rai, il Capodanno su Rai1 si riempie di “teste di cazzo”. Prima una voce fuori campo durante l’esibizione dei Ricchi e Poveri, poi lo stesso Angelo del duo che se la prende con i fonici, pensando di avere il microfono chiuso: allo scadere della mezzanotte, durante la diretta di Rai1 da Reggio Calabria, oltre ai festeggiamenti sono andati in onda gli insulti (diventati subito virali). Il conduttore Marco Liorni è stato costretto a scusarsi.
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