L’UOMO DEI VACCINI. Arcuri, l’ormai ex deus ex machina dell’emergenza, è stato silurato da Mario Draghi, al suo posto il generale Francesco Paolo Figliuolo. È l’esito dell’incontro a Palazzo Chigi tra il premier e il commissario che si è tenuto subito dopo pranzo. Profeta si è rivelato il berlusconiano Antonio Tajani che pochi minuti prima che Arcuri lasciasse il palazzo twittava: “Il governo nomini subito un nuovo responsabile, al posto di Arcuri, che si occupi di approvvigionamento e organizzazione”. Detto, fatto. Subito s’è levato il coro dei compiacenti, da Salvini che ha scritto: “Rimosso Arcuri. Grazie presidente Draghi. Missione compiuta!”. Poi hanno rincarato la dose i leghisti Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: “Il premier ci ha ascoltati”. E non poteva mancare il solito Renzi: “La scelta del Presidente Draghi va finalmente nella direzione che Italia Viva chiede da mesi. Bene!”. Sul giornale di domani vedremo chi è il generale Figliuolo. Poi un approfondimento sui vaccini: a che punto siamo con la somministrazione, a quali categorie toccherà ecc. Qui i numeri di giornata sul Covid.
IL GOVERNO DEI MIGLIORI. Oggi hanno giurato a palazzo Chigi i 39 tra viceministri e sottosegretari. E qui entriamo nel merito delle prime scelte di Draghi a iniziare dalla famosa task force per il Recovery tanto osteggiata da Renzi: vedremo che il nuovo governo ne ha istituite già 8. Altro tema è il Codice degli appalti, quello riformato sempre da Renzi quando era premier. A dare inizio alle danze è stato il sindaco di Firenze Nardella: “Voglio lanciare un grido d’allarme: con queste norme noi le opere non le faremo. Per realizzare un’opera da 25 milioni con il codice degli appalti in Italia occorrono dieci anni”. Palla presa al balzo da Salvini: “Anche il Pd chiede di cancellare il codice degli appalti per aprire i cantieri. Bene, avanti col modello Genova”. Alla risposta ha pensato il ministro del Lavoro e vicesegretario del Pd, Andrea Orlando: “Il Pd non chiede di cancellare il Codice, cosa peraltro impossibile essendo in larga parte il recepimento di direttive europee. Il Pd lavora per semplificare le procedure”.
TORMENTO 5 STELLE. L’assemblea dei big del Movimento ha incoronato Conte alla guida dei 5 Stelle, cosa che ha suscitato i distinguo di Goffredo Bettini: “Se Conte fa questo non può essere il federatore (della coalizione, ndr) di cui si è parlato”. Nel giornale di domani leggerete cosa pensano i sondaggisti dell’effetto di Giuseppi sul Movimento con i pareri delle nostre firme su come dovrebbe progettare la “rifondazione” dei pentastellati.
IL RENZI D’ARABIA. Le critiche a Renzi per il duetto con bin Salman sono piovute dalla sua stessa area politica: tra Calenda (“a parte la vicenda dell’Arabia, Renzi ha fatto tutto e il contrario di tutto in questi mesi. Se Italia Viva continuerà a essere guidata da Renzi non è una strada che possiamo percorrere assieme”), Nardella (“Matteo è stato intempestivo”) e Bettini (“ci pensi Renzi a chiarire”). Vedremo cosa pensano i giornalisti stranieri di un senatore che prende soldi da uno Stato come l’Arabia, dopo che il New York Times, in un editoriale, definisce il principe saudita come un “killer”. Interverrà sull’argomento anche Selvaggia Lucarelli.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Il Papa in Iraq. Che Paese vedrà il Papa nel suo viaggio imminente: infermieri che combattono il Covid senza paga e a Nassiriya manca l’acqua e spadroneggiano le milizie sciite iraniane che mirano ai pozzi del distretto di Kirkuk.
I guai di Sarkò. L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato condannato a 3 anni per corruzione e traffico d’influenza. Vedremo perché.
Canta che ti passa. Bottino magro per l’Italia ai Golden Globe: premiata solo per la colonna sonora di Laura Pausini per il film “La vita davanti a sé” di Ponti. Un po’ pochino. Sanremo al via, così si sta preparando il Festival in una città chiusa per Covid. Da domani la nostra newsletter dedicata alla kermesse, con spigolature e commenti.
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