SCIOPERO GENERALE: I “MIGLIORI” ISOLANO I SINDACATI, CONTE APRE. Dopo la bocciatura dell’Autorità di garanzia sugli scioperi, che ritiene la data del 16 dicembre invalida per la convocazione di uno sciopero generale, Cgil e Uil hanno confermato le proprie intenzioni. “Lo sciopero è assolutamente confermato”, ha detto Maurizio Landini, che si aspetta un’ampia adesione dei territori. Il segretario della Cgil ha commentato la scelta del terzo sindacato confederale, la Cisl, che non solo non ha aderito alla mobilitazione, ma ha convocato il 18 dicembre (due giorni dopo) una piazza in proprio: “Prendo atto, voglio precisare che la piattaforma unitaria che porteremo in piazza l’abbiamo elaborata insieme”. Sul fronte politico, quasi tutti i partiti si sono uniformati all’ormai proverbiale “stupore” di Draghi e hanno isolato i sindacati: ieri anche Enrico Letta ha espresso “sorpresa” per la rottura. Va controcorrente il leader del M5S Giuseppe Conte, secondo cui, invece, bisogna ascoltare le rivendicazioni delle organizzazioni del lavoro e mantenere aperto il dialogo. Sul Fatto di domani riparleremo di sciopero con un’intervista al 5 Stelle Stefano Patuanelli, ministro dell’Agricoltura. Oggi scioperava il comparto scuola, vedremo sul giornale di domani com’è andata quella che è stata percepita come la prova generale dello sciopero del 16. Nel frattempo è stato trovato un accordo sulla legge che regolamenta l’attività di lobbying in Italia. Per la prima volta il nostro Paese avrà una norma nazionale per la trasparenza nel rapporto tra decisori pubblici e rappresentanti di interessi privati, e un registro dei lobbisti. Il testo è atteso in Parlamento il 20 dicembre: è un passo avanti, ma come vedremo sul giornale di domani è ben lontano dall’essere una rivoluzione.
QUIRINALE, LA CAMPAGNA ACQUISTI DI B. AGITA I TRASFORMISTI. Lo scouting di Berlusconi per assicurarsi i voti per andare al Colle produce le prime incrinature nella centrodestra. Per ora ne risente soprattutto la formazione centrista Coraggio Italia, che sconta alcune defezioni. Ieri è stata la volta di Stefano Benigni, che è entrato nel gruppo misto e, pur smentendo un ritorno in Forza Italia, si è detto pronto a votare Berlusconi presidente della Repubblica. Il senatore Gaetano Quagliariello ha tuonato contro lo shopping spregiudicato dell’ex Cavaliere, minacciando di mollare l’alleanza se continua così. Sul giornale di domani faremo i conti in tasca al Caimano e vedremo a che punto è la sua campagna. Il pezzo di legislatura inaugurata da Draghi si è rivelata particolarmente movimentata sul piano dei cambi di casacca dei parlamentari. Intanto la nostra petizione per evitare l’elezione di Berlusconi a Presidente della Repubblica ha superato 165 mila firme. Domani un’altra puntata della Storia di B. scritta da Marco Travaglio.
ASSANGE DI NUOVO A RISCHIO ESTRADIZIONE NEGLI USA. Per paradosso, mentre l’Onu festeggia la Giornata mondiale dei diritti umani, l’Alta Corte di Londra ha ribaltato la sentenza di primo grado che negava l’estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti. Il 50enne australiano deve rispondere dell’accusa di spionaggio per aver pubblicato migliaia di documenti segreti sulle guerre in Iraq e in Afghanistan con la sua organizzazione WikiLeaks. Il blocco dell’estradizione, a gennaio, era stato motivato con il pericolo che il duro trattamento carcerario che sarebbe stato inflitto negli Usa ad Assange lo avrebbe esposto al rischio di suicidio. Ora, invece, gli alti togati britannici mostrano di credere a Washington, che ha assicurato che non applicherà restrizioni particolari alla detenzione di Assange, né prima né dopo il processo. Il punto finale sulla vicenda, comunque, non è ancora stato messo. Il fondatore di WikiLeaks farà ricorso in appello contro la decisione e il procedimento durerà settimane o mesi. E in caso di sconfitta potrebbe impugnare il caso davanti alla Corte europea dei diritti umani. Stella Morris, compagna di Assange e sua voce dal 2019 (cioè da quando è rinchiuso in un carcere del Regno Unito) parla di “grave errore giudiziario”. Non è l’unica: Amnesty International giudica la sentenza una “parodia della giustizia”. Anche la Commissione europea fa capire di disapprovare la decisione dell’ex Stato membro. Su FQ Extra abbiamo pubblicato una video intervista a Roger Waters, che da sempre si batte per la libertà del fondatore di WikiLeaks: “Se Assange è un criminale lo sono anch’io”. La notizia della sentenza non può non entrare in rotta di collisione con l’iniziativa lanciata dal presidente americano Joe Biden del “summit sulla democrazia”, in corso da ieri, che ha escluso Paesi importanti come Russia e Cina. Vedremo sul Fatto di domani che vi partecipano anche stati ben poco democratici.
COVID: CONTAGI SOPRA I 20 MILA, 118 MORTI. IL MINISTERO ALLE PRESE CON LE FALLE DEL GREEN PASS. Il Garante della privacy si è espresso sul tema della revoca dei green pass a chi si contagia dopo aver ottenuto il certificato. Abbiamo segnalato il problema sul Fatto di oggi, spiegando che per annullare i green pass dei positivi il ministero della Salute avrebbe bisogno di creare una black list che, però, rischia di violare la normativa europea di tutela della privacy. L’Authority italiana dei dati personali ricorda di aver già segnalato le criticità di questa ipotesi governativa e fa sapere di aver ricevuto dal governo una bozza di Dpcm su cui si esprimerà “con la massima urgenza”. Sul Fatto di domani vedremo che anche il “super green pass” presenta tante falle quanto il suo fratello minore. Intanto, il bollettino pandemico di oggi sfonda una soglia psicologica: siamo a 20.500 casi e 118 morti. Si inasprisce la pressione sulle strutture sanitarie: “Ci sono ospedali in cui si fatica a ricoverare i pazienti nei pronto soccorso entro le 24-36 ore”, denuncia la Società Italiana di Medicina di Emergenza. La Calabria passa in zona gialla, ma rischiano anche Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Veneto. Restano poi ancora sei milioni di italiani senza vaccino: in termini assoluti, il numero più alto di non vaccinati è tra 40 e 59 anni, in percentuale la fetta più ampia (il 20%) è tra i 12-19enni. Il 16 dicembre si parte con prenotazioni per le dosi dei bambini. Sul giornale di domani torneremo a parlare degli interessi delle case farmaceutiche nella partita dei vaccini.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Indagine sul caporalato. C’è anche la moglie del prefetto a capo del Dipartimento per l’immigrazione tra i 16 accusati di caporalato in un’indagine della Procura di Foggia che ha portato all’arresto di cinque persone.
Eni, complotto contro Descalzi. Vincenzo Armanna e l’avvocato Piero Amara, indagati nell’inchiesta milanese sul falso complotto su Eni, sono accusati di aver fatto dichiarazioni contro l’ad del gruppo Eni Claudio Descalzi e il capo del personale Claudio Granata pur sapendoli innocenti. È la conclusione dei pm milanesi nell’avviso di conclusione delle indagini.
Il poker di Orcel. La spagnola Banco Santander dovrà pagare 68 milioni di euro al banchiere Andrea Orcel, al vertice di Unicredit, per risarcirlo della mancata nomina a Ceo. Lo ha stabilito un tribunale di Madrid, l’istituto di credito spagnolo ha annunciato ricorso.
Che c’è di Bello. Nell’inserto culturale del sabato, il film del Milanese imbruttito, l’ultima stagione di Succession su Sky, lo spettacolo di Roberto Rustioni al Teatro India a Roma, la mostra su Diabolik al Museo del Cinema di Torino e poi, nella sezione dedicata ai libri, il premio Nobel Gurnah, le lettere di Italo Svevo, un giallo spagnolo dal sapore western, il saggio dello storico Enzo Traverso intitolato Rivoluzione.
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