SÌ AL SUPER-MINISTERO. Nell’ultima giornata di consultazioni, Mario Draghi ha incassato il sì anche delle parti sociali e degli ambientalisti del Wwf e Legambiente, cui ha “affidato” un messaggio che sblocca l’impasse dei 5S: il super ministero sulla transizione ecologica chiesto, da Beppe Grillo, ci sarà. Il presidente incaricato, dunque, contrariamente a quanto circolato nel primo pomeriggio, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ciò che ha riferito alle associazioni ha dato un segnale netto alle forze politiche che vuole accontentare. Sul Fatto di domani cercheremo di capire, allora, quali saranno le prossime mosse, a partire dalla salita al Colle per sciogliere la riserva e accettare il non facile compito di formare un governo con quasi tutte le forze politiche. Un esecutivo, quindi, che non avrà grande opposizione in Parlamento.
AL SUO SEGNALE. Dopo il rinvio di ieri, stasera parte il voto sulla piattaforma Rousseau (che durerà 24 ore), impasse superata da una telefonata di Draghi a Grillo, in cui ha rassicurato il garante dei 5 Stelle sui temi a lui cari, come il super ministero ecologico. Il Movimento, che in questi minuti sta finendo di mettere a punto i quesiti, deve fare i conti con i malumori degli iscritti, molti dei quali non manderebbero giù un esecutivo con Berlusconi, Salvini e Renzi. Andremo a capire, in attesa dell’esito delle votazioni, cosa sta accadendo a livello territoriale e come funziona, per esempio nella Francia citata ieri da Crimi, questo super ministero.
DUE CONTRO UNA. Leggerete un’intervista alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che al momento è l’unica forza politica a non voler entrare nel nuovo governo. D’altro canto, Berlusconi e Salvini ci tengono a ribadire la loro unità: “Lega e Fi non porranno veti”.
IN PUNTA DI DIRITTO. Dobbiamo registrare come, tra politici dimenticati e virologi d’avanguardia, sono tanti quelli che s’offrono al premier incaricato per entrare a far parte della squadra. Intanto la nostra Silvia Truzzi intervisterà la costituzionalista Lorenza Carlassare sugli aspetti opachi di un governo tecnico.
MA CHE GLI FA RENZI AI GIORNALISTI. Dopo che Maria Elena Boschi ha fatto sapere che il Mes, per il quale si è scatenata la crisi di governo, non è più imprescindibile, Selvaggia Lucarelli si divertirà a raccontare le schiene prone della stampa italiana.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Covid, quello che i giornali non vedono. Pur di massacrare il governo Conte, si continuano a produrre titoli sui ritardi italiani nei vaccini, per i quali addirittura Draghi sarebbe “preoccupato”. Eppure oggi persino Ursula von der Leyen ha ammesso gli errori europei e lodato il nostro modello. Qui i numeri di giornata dell’epidemia.
Catalogna verso il voto. Vi presenteremo le elezioni del 14 febbraio con sondaggi e schieramenti, attraverso le parole del professor David Jimenez.
Governo Draghi, Richetti e Mughini ospiti stasera alle 21.25 su Nove di Accordi&Disaccordi, il programma di Andrea Scanzi e Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio.
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