TUTTI A CASA. Oggi è il giorno dell’incontro della Cabina di regia Covid per stabilire le nuove misure di contenimento, in sostanza la correzione del Dpcm in vigore. Misure che arriveranno all’ultimo minuto e senza preavviso, ma nell’era Draghi va bene a tutti. Vedremo cosa ci aspetta nei prossimi fine settimana a seconda della linea che prevarrà: da una parte ci sono i ministri Speranza e Franceschini che chiedono restrizioni severe, dall’altra Lega e destra che spingono per un liberi tutti. Altro tema è il caos vaccini, visto che oggi e domani c’è il vertice del Wto per decidere sui brevetti. A tal proposito sul Fatto di domani leggerete un’intervista a Gino Strada. Qui i numeri di giornata.
IN FONDO A SINISTRA. Dopo l’addio al vetriolo di Zingaretti (“un trauma forte, anche sul piano umano e personale” per Goffredo Bettini), Enrico Letta ha affidato a Twitter il suo pensiero: “Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo. Ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48ore per riflettere bene. E poi decidere”. Mentre i big del partito si producono in elogi, l’ala femminile del Pd pensa a una candidatura rosa per la segreteria (Serracchiani?). Se Letta dirà di sì, i due più grandi partiti dei giallorosa saranno guidati dalle persone a cui Renzi ha fatto la guerra: Letta appunto, che venne silurato da Matteo, e Conte nei 5 Stelle. Una bella rivincita!
IL PATTO TARGATO BRUNETTA. Il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” firmato a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil prevede sei punti: rinnovi contrattuali relativi al triennio 2019-2021; lavoro agile; revisione dei sistemi di classificazione professionale; formazione del personale; sistemi di partecipazione sindacale; welfare contrattuale. Un patto che, nelle intenzioni del ministro di Forza Italia, è una riedizione di quello siglato nel 1993 da Ciampi. Ma quanto il governo terrà conto delle richieste di Confindustria? Gli industriali chiedono lo stop al blocco dei licenziamenti e altre amenità.
GUAI A CHI PARLA. “Siamo messi con il culo per terra, anzi: con il culo sulla brace!”, attacca senza mezzi termini lo chef Gianfranco Vissani. Uno che ai tempi di Conte veniva chiamato dai giornaloni per dire la sua su Ristori e chiusure. Ora che il provvedimento langue da mesi nessuno chiama più i ristoratori. Lo stesso sui bonus di 600 euro presi dai politici: quando scoppiò il caso i partiti si sperticarono per gridare allo scandalo, mentre ieri che il Garante per la Privacy ha multato l’Inps che aver fatto accertamenti, nessuno apre bocca.
IL MORANDI, CHE RIDERE. Un po’ come successe dopo il terremoto dell’Aquila, con gli imprenditori che ridevano pensando ai ricchi appalti per la ricostruzione. C’è questo e di più nelle intercettazioni depositate in Tribunale sull’inchiesta relativa al crollo del ponte.
BABBO E MAMMA RENZI A PROCESSO. Per loro sono “accuse infondate”. Per i giudici gli elementi per incardinare un processo ci sono: Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori di Matteo Renzi, sono stati rinviati a giudizio per il fallimento delle tre cooperative a loro riconducibili. Inchiesta che conta 18 imputati. Bancarotta fraudolenta e emissione di fatture false i reati ipotizzati a vario titolo. Sul giornale di domani troverete anche una notizia curiosa sull’esito di una delle cause intentate dal leader di Italia Viva nei confronti del Fatto.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI
Inferno Bielorusso. Lukashenko ritiene di aver vinto la sua battaglia con il popolo “ribelle” e vuole fare piazza pulita e ora che l’Europa non si occupa più della rivolta ritiene di avere campo libero. Ci aiuterà a capire il vice direttore di Viasna (l’associazione che difende chi protesta) Valiansin Stefanovic.
Tutele per il lavoro. La Camera Usa ha approvato ieri la riforma sul lavoro voluta dai Dem che prevede la possibilità di organizzarsi dal punto di vista sindacale, una norma dietro cui c’è la storia dei lavoratori Amazon di un magazzino di Bessemer. Ma i Repubblicani si stanno organizzando per spazzare via la riforma in Senato.
Secondo tempo. Un’anticipazione del libro su Giuseppe Conte e l’intervista a Madame che ha partecipato a Sanremo.
Covid, Roberto Speranza e Massimo Cacciari ospiti di Accordi&Disaccordi (Nove) questa sera alle 21.25. Con Marco Travaglio
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