ISRAELE ATTACCA LE BASI UNIFIL IN LIBANO, CROSETTO: “CRIMINI DI GUERRA”. STASERA IL GABINETTO DI SICUREZZA DI TEL AVIV DARÀ IL VIA LIBERA ALL’ATTACCO ALL’IRAN. L’esercito israeliano oggi ha aperto il fuoco contro tre basi dell’Unifil schierata nel sud del Libano: due sono italiane e la terza, a Naqoura, è il quartier generale della missione. Due caschi blu indonesiani sono rimasti feriti dopo che un carro armato ha sparato verso una torre di osservazione, colpendola direttamente e facendoli cadere. “Le ferite non sono gravi, ma i due militari rimangono in ospedale”, ha spiegato Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu, che ha parlato di attacchi “ripetuti e deliberati”: “I soldati dell’Idf hanno anche sparato sulla posizione Onu 1-31 a Ras Naqoura, colpendo l’ingresso del bunker dove si erano rifugiati i peacekeeper e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione. Un drone dell’Idf è stato osservato volare all’interno della posizione Onu fino all’ingresso del bunker”. Fuori uso le telecamere delle basi italiane. Durissima la nota ufficiale dell’Unifil: “Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario”. Immediata anche la reazione italiana: il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha convocato l’ambasciatore israeliano e chiamato l’omologo israeliano, Yoav Gallant: “Gli ho ricordato in modo fermo che quanto sta avvenendo è, per me e per il governo italiano, inaccettabile”. “Atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra, non è stato un incidente”, ha aggiunto incontrando la stampa. Dalle opposizioni la richiesta al governo di riferire subito in Parlamento. Parigi e Roma riuniranno i Paesi europei contributori di Unifil all’inizio della prossima settimana: la Francia, come l’Italia, fa sapere di essere in attesa di spiegazioni. L’esercito israeliano, intanto, continua a combattere: sono in corso intensi combattimenti con le milizie di Hezbollah proprio nella zona di Naqura. L’Idf ha fatto sapere di aver “eliminato” ieri notte due comandanti e di aver colpito “diversi depositi di armi”. Attaccata anche Gaza: almeno 28 morti in un raid su una scuola a Deir al-Balah. Stasera si riunirà il gabinetto di guerra a Tel Aviv che, secondo indiscrezioni, dovrebbe autorizzare Netanyahu e Gallant a rispondere a loro discrezione all’attacco missilistico effettuato dall’Iran la scorsa settimana. Sul Fatto di domani tutti i dettagli dell’attacco alle basi Unifil e gli sviluppi della guerra.
SPIATI I CONTI CORRENTI DELLA PREMIER E DI MOLTI MINISTRI: LA PROCURA DI BARI INDAGA SU UN BANCARIO (GIÀ LICENZIATO). Un uomo solo, ormai ex dipendente di Intesa Sanpaolo, avrebbe spiato i conti correnti di Giorgia e Arianna Meloni, Andrea Giambruno, Guido Crosetto, Daniela Santanchè; quelli del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e del procuratore capo della Dna, Giovanni Melillo; e poi quelli dei governatori pugliese e veneto, Emiliano e Zaia, così come di migliaia di altri politici, vip e persone comuni. Circa 7.000 gli accessi. L’incredibile storia proveniente dalla Puglia, anticipata dal Domani, è rimbalzata sui tavoli della politica, con la premier che ha parlato per prima: “Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano”. Il funzionario, licenziato lo scorso 8 agosto dopo l’apertura di un procedimento disciplinare, rischia grosso, visto che potrebbe aver violato la segretezza di dati ipersensibili su personalità politiche. Al licenziamento è seguito l’avvio di un’indagine, ancora in corso, da parte dei magistrati baresi che stanno cercando di capire il perché di questi accessi illegali. A far partire gli accertamenti sarebbe stato un correntista avvisato del numero spropositato di accessi sul suo conto. Sul giornale di domani capiremo meglio questa vicenda e vedremo com’è possibile che il dipendente abbia potuto agire indisturbato per due anni.
IL CDM VARA IL DL AMBIENTE, MA NON FA RIMA CON GREEN. Semplificazione nei procedimenti di valutazione ambientale, norme per la tutela delle acque, misure per l’economia circolare, le bonifiche e il contrasto al dissesto idrogeologico: questi gli ambiti in cui agisce il nuovo decreto approvato stamattina in Consiglio dei Ministri, su proposta del titolare dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, secondo il quale il testo “porta chiarezza e, laddove possibile, regole più semplici in settori fondamentali per la transizione”. Nello specifico, per esempio, a fronte della mole di istanze da sottoporre alle Commissioni di valutazione ambientale, il provvedimento interviene prevedendo una priorità nell’ordine di trattazione delle istanze, da definirsi con un successivo decreto ministeriale. Sono introdotte nuove misure in tema di economia circolare e, nell’ambito della gestione delle acque, è introdotta la definizione di “acque affinate”, che possono contribuire al ravvenamento o accrescimento dei corpi idrici sotterranei. Tutto bene, dunque? Per niente: come vedremo sul giornale, tra le pieghe del decreto, ci sono almeno almeno un paio di disposizioni che vanno nella direzione opposta a quella della salvaguardia ambientale.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Uragano Milton: danni minori del previsto, ma ci sono almeno 4 morti. La contea di St. Lucie, sulla costa orientale della Florida, ha confermato che quattro persone sono morte dopo che due tornado si sono abbattuti sulla zona prima dell’arrivo dell’uragano Milton. “La tempesta è stata significativa, ma fortunatamente non si è verificato il peggior scenario”, ha dichiarato il governatore, Ron DeSantis. Almeno tre milioni di persone sono rimaste senza energia elettrica.
Il ritiro di Rafa Nadal: “È il momento di fermarsi”. Dopo aver vinto praticamente tutto, la leggenda spagnola del tennis ha preso la decisione definitiva: “È servito tempo per prenderla, ma nella vita tutto ha un inizio e una fine e penso che sia il momento giusto per chiudere la mia carriera. È stata una carriera lunga e piena di successi, più di quanto immaginassi”. Ora, lo aspetta l’ultimo torneo: le Finals di Coppa Davis, in programma dal 19 al 24 novembre.
Il Nobel per la Letteratura alla coreana Han Kang. La scrittrice de “La vegetariana” e “Atti umani” (editi in Italia da Adeplhi) è stata scelta dall’Accademia di Svezia per “la sua intensa prosa poetica. Nella sua opera – si legge nella motivazione – Han Kang affronta traumi storici e insiemi invisibili di regole e, in ciascuna delle sue opere, espone la fragilità della vita umana. Ha una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, i vivi e i morti, e nel suo stile poetico e sperimentale è diventata un’innovatrice nella prosa contemporanea”.
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