QUEL LOTTO DI ASTRAZENECA. C’è preoccupazione anche nel nostro Paese per l’ABV2856, il lotto del vaccino Astrazeneca finito nel mirino dell’ente regolatorio della Danimarca e delle agenzie di altri paesi europei per alcuni “eventi avversi gravi”. Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi, ma anche l’Aifa ha deciso di sospenderlo in via precauzionale. Sul Fatto di domani cercheremo di capire se è stato già utilizzato in Italia e dove (già si indaga su due decessi sospetti avvenuti nei giorni scorsi in Sicilia). E, attraverso la voce di un esperto, vedremo se la preoccupazione è motivata o meno (Von der Leyen annuncia ulteriori verifiche, intanto arriva il via libera dell’Ema a Johnson&Johnson). Qui i numeri di giornata della pandemia: salgono ancora le terapie intensive. Sono almeno cinque le regioni che da lunedì potrebbero cambiare colore.
LA “CASTA” FURBETTA. La sospensione e le indagini sul lotto di Astrazeneca avvengono proprio mentre il governo presenta alle Regioni il nuovo piano vaccinale nazionale, che prevede – leggerete – di operare su criteri anagrafici e di salute e non più di “mestieri”. Ci occuperemo allora di tutti coloro che, magari saltando la fila, hanno giù ricevuto almeno la prima dose del siero: categorie come avvocati e giornalisti ma anche – è una mozione appena approvata – i sindaci (Antonio De Caro: “No, grazie”).
L’IMPLOSIONE DEI PARTITI. A sinistra come a destra le coalizioni sono alle prese con il caos interno. Da un lato, il Pd aspetta solo che Enrico Letta sciolga la riserva sulla sua disponibilità a diventare segretario (oggi è rientrato nella sua casa romana). Vedremo allora quali sono le rogne che l’ex premier potrebbe trovarsi davanti: alleanze, amministrative, Quirinale… Dall’altro lato della barricata, anche il centrodestra non se la passa benissimo (se non nei sondaggi): Lega e FdI sono in contrasto su tutto, da Forza Italia i parlamentari continuano a fuggire (mentre la ex Mariarosaria Rossi, folgorata sulla via di Conte, ora passa a Toti).
POLTRONE GIREVOLI. Si aggiungono sempre nuovi nomi all’ormai lungo elenco di personalità che escono dalla porta per rientrare dalla finestra. In tanti modi. Leggerete una bizzarra vicenda che riguarda l’ex ministro Giovanni Tria, oggi consigliere economico presso il Mise guidato da Giancarlo Giorgetti. E ritroverete sulle nostre pagine un altro nome “caro” ai lettori del Fatto. A proposito del “metodo Draghi”, poi, la nostra Silvia Truzzi intervisterà l’economista Luigi Zingales.
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Algeria, fra proteste e rapporti con la Francia. Intervista alla storica Karima Dirèche, ricercatrice dell’istituto di studi sul mondo arabo e musulmano di Aix-en-Provence.
Vittorio Feltri, il ritratto di Massimo Fini. La stagione senza padroni dell’Indipendente, della Lega nuova e di Mani Pulite: che rimpianto.
La letteratura è un (video)gioco da ragazzi: persino Romeo e Giulietta diventa game.
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