AUTONOMIA DIFFERENZIATA, ALTRA TEGOLA SUL GOVERNO. LA CASSAZIONE: VIA LIBERA AL REFERENDUM PER L’ABROGAZIONE. La Cassazione ha dato il via libera al referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata. L’ordinanza della Cassazione arriva dopo il pronunciamento della Consulta che aveva nei giorni scorsi considerato “illegittime” specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. Ammessi anche i quesiti su cittadinanza, jobs act e subappalti. La parola definitiva torna ora alla Corte Costituzionale. Diverse le reazioni della politica. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è soddisfatto e parlando della norma afferma: “Prima l’abbiamo demolita con i ricorsi alla Corte costituzionale, ora registriamo un altro passo in avanti verso il referendum contro lo scellerato progetto dell’Autonomia differenziata che spacca l’Italia. La Cassazione ci ha dato ragione, riconoscendo come legittimo il quesito referendario per cancellare quel poco che rimane del progetto di Meloni, Salvini e Tajani!”. Diversa la posizione di Luca Zaia, presidente della regione Veneto: “In caso di referendum, penso che sia fondamentale che chi crede nell’autonomia non debba andare a votare. Mi sembra logico – ha aggiunto – visto e considerato che questo è un referendum con quorum. Quindi la partita si giocherà su questo punto. Ma prima di giocarci questa partita è bene attendere con ossequio e rispetto la definizione della Corte costituzionale, che avverrà intorno al 20 di gennaio”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità e le reazioni della destra che negava la possibilità di uno stop al proprio progetto.
PIER SILVIO BERLUSCONI CONTRO SALVINI: “LA RIDUZIONE DEL CANONE RAI? PROPAGANDA”. E METTE IN DUBBIO IL FUTURO DI STRISCIA LA NOTIZIA. L’amministratore delegato di Mediaset ha incontrato i giornalisti a Cologno Monzese per un bilancio televisivo, ma non ha perso l’occasione per parlare anche di politica. “Non ho nessuna intenzione di scendere in politica. Voglio continuare a fare il mio mestiere – ha dichiarato –. Il governo Meloni sta facendo bene, al di là del fatto che ripeto che non ho intenzione di candidarmi, ad oggi l’Italia è un governo stabile cosa potrei fare io non lo so”. Però poi non ha risparmiato una stoccata al leader della Lega: “Lo dico con il sorriso perché a me Salvini è simpatico e ho con lui un buon rapporto personale, ma la proposta di ridurre il canone è una mossa di propaganda”. Al Biscione serve una Rai con meno pubblicità: “Se si abbassa il canone della Rai è una cosa, se si va allargare quella torta che è di sei miliardi di euro da cui mangiano tutti gli editori mi sembra sbagliato”. Berlusconi jr. ha poi auspicato che il Festival di Sanremo resti nella gestione di Viale Mazzini (dopo la recente pronuncia del Tar della Liguria). Naturalmente il figlio dell’ex premier ha parlato anche dei programmi in onda sulle proprie reti, e in particolare di Striscia la Notizia, crollata negli ascolti: “Con 37 anni di storia in passato è anche abbastanza normale, ma ho fiducia in Antonio Ricci. Poi che in futuro ci possano essere anche degli altri prodotti, non lo escludo”. Sul Fatto di domani analizzeremo le ripercussioni politiche delle parole di Pier Silvio, e una in particolare che riguarda Forza Italia.
MEDIO ORIENTE, IN SIRIA TROVATA UNA FOSSA COMUNE. LE FORZE TURCHE LANCIANO L’OFFENSIVA CONTRO I CURDI. GAZA, HAMAS ACCETTA LE RICHIESTE ISRAELIANE SULLA PRESENZA DELL’ESERCITO DOPO IL CONFLITTO. Nella Siria dopo la caduta del regime di Assad ci sono diversi punti poco chiari: uno di questi riguarda il futuro dei curdi. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria – una ong con base a Londra – ha indicato che militari turchi stanno partecipando all’offensiva delle forze arabo-siriane contro quelle curdo-siriane nella zona settentrionale di Manbij e Raqqa. Ankara, assieme ai suoi alleati, mira a prendere il controllo della strategica diga di Tishrin, sul fiume Eufrate. Tutto ciò avviene nonostante i curdi abbiano accettato di utilizzare la bandiera a tre stelle sventolata dalle milizie jihadiste, e che proprio nelle scorse ore c’era stato l’annuncio di un cessate il fuoco tra le parti mediato dagli Stati Uniti. Prosegue anche la sfilata degli orrori: oggi è stata trovata una fossa comune piena di corpi che si presume siano stati oppositori del regime. Altro fronte: secondo il Wall Street Journal, Hamas avrebbe accettato due tra le richieste principali di Israele per giungere ad una tregua a Gaza. La prima è la presenza delle forze israeliane nella Striscia, anche dopo che i combattimenti saranno cessati; le postazioni dell’Idf rimarrebbero nel corridoio Filadelfia, lungo il confine di Gaza con l’Egitto, e il corridoio Netzarim, che divide l’enclave. Inoltre, Hamas ha consegnato una lista di ostaggi da rilasciare al momento del cessate-il-fuoco, tra cui cittadini americani. Sul giornale di domani troverete ulteriori notizie sul Medio Oriente con un reportage dalla Siria.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Processo Regeni, un teste: “Ascoltai uno 007 egiziano dire: lo abbiamo fatto a pezzi”. Un testimone protetto è stato ascoltato oggi dalla Corte d’Assise di Roma, durante l’udienza per la morte di Giulio Regeni; sono imputati quattro funzionari dei servizi di sicurezza egiziani che rispondono di rapimento, tortura e omicidio. Il testimone ha raccontato quanto ascoltato da uno dei funzionari sotto accusa, che lui incontrò casualmente in un ristorante di Nairobi, un anno dopo il ritrovamento del corpo del ricercatore friulano. Si tratta del maggiore Magdi Ibrahim Abdel Sharif. Il testimone ha raccontato che l’ufficiale disse ad un suo commensale: “Finalmente lo abbiamo preso: lo abbiamo fatto a pezzi, lo abbiamo distrutto. Io l’ho colpito. Nel nostro paese abbiamo avuto il caso di un accademico italiano che pensavamo fosse della Cia, ma anche del Mossad. Era un problema perché era popolare fra la gente comune”.
Sciopero di domani, il Tar dà ragione all’Usb: cancellata la precettazione di Salvini. I giudici amministrativi del Lazio hanno accolto il ricorso dell’Usb e cancellato l’ordinanza di precettazione con la quale il ministro dei Trasporti aveva ristretto a 4 ore – dalle 9 alle 13 – l’astensione dal lavoro nei trasporti ferroviari, locale, marittimo e del servizio taxi. La sospensiva del Tribunale amministrativo regionale demolisce quanto scritto da Salvini, ritenendo che le ragioni alla base del suo intervento fossero sostanzialmente deboli se non inesistenti.
Guerra Russia-Ucraina, Rutte (Nato): “Spese militari, gli alleati dovranno stanziare più del 2% del Pil”. La Russia “si prepara per un confronto a lungo termine con l’Ucraina, e anche con noi”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte, parlando a Bruxelles. Per Rutte “l’economia russa è in assetto di guerra. Nel 2025 la spesa militare totale sarà il7-8% del Pil, se non di più, ai massimi dai tempi della Guerra Fredda”. Per questo motivo, il segretario dell’Alleanza ritiene che si debba alzare la spesa militare: “Nel 2023 abbiamo deciso di spendere almeno il 2%. Ora serve molto di più”.
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