IL G7 INIZIA CON UN FLOP: LA “NAVE DELLA VERGOGNA”. BLOOMBERG: SARANNO DECISI PIÙ AIUTI MILITARI ALL’UCRAINA. VENERDÌ INCONTRO MELONI-BIDEN. Il G7 inizia con una figuraccia: su provvedimento della Procura di Brindisi, è stata sequestrata la nave Mykonos Magic, rinominata Goddess of the Night, per “rilevanti criticità igienico-sanitarie e gravi carenze alloggiative, tali da integrare il reato di frode nelle pubbliche forniture”. La nave avrebbe dovuto ospitare oltre 2.000 agenti e ufficiali di polizia giudiziaria impiegati nei servizi di ordine e sicurezza. Una parte del personale è stata spostata su un traghetto, che secondo il sindacato di polizia Siap non sarebbe comunque idoneo. Sul piano delle decisioni politiche, l’agenzia Bloomberg fornisce anticipazioni. Riguardo alla guerra nell’Est, i Grandi vogliono “aumentare la produzione e le consegne” di armi “per aiutare l’autodifesa dell’Ucraina” rispetto agli attacchi della Russia; inoltre, chiederanno alla Cina di smettere di sostenere Mosca: “Gli alleati di Kiev accusano Pechino di fornire alla Russia tecnologie e componenti, presenti nelle armi o necessari per costruirle, favorendo gli sforzi di Mosca per aggirare, ondata dopo ondata, le restrizioni commerciali del G7 su molti di questi beni. I materiali vietati spesso arrivano in Russia attraverso Paesi terzi, come Cina e Turchia o reti di intermediari”. Ma Pechino ha già fatto sapere che non ha intenzione “di accettare alcuna sanzione unilaterale illegale: la normale cooperazione economica e commerciale tra Cina e Russia non sarà interrotta da alcun soggetto terzo”. Sullo sfondo ci sono anche le tensioni sui dazi fino al 38% decisi dall’Unione europea nei confronti delle auto elettriche del Dragone. Sul Fatto di domani troverete un’ampia cronaca sul G7 ormai imminente, che tratterà anche la crisi in Medio Oriente, e sui bilaterali in programma: confermato quello tra il presidente americano Biden e la premier Giorgia Meloni. Lo stesso Biden firmerà un accordo di sicurezza con il presidente ucraino Zelensky.
FRANCIA, MACRON VUOLE UN POLO CONTRO GLI ESTREMISMI. RÉPUBLICAINS NEL CAOS, IL PRESIDENTE CIOTTI ESPULSO DOPO LA SVOLTA “NERA”. Come spesso accade in Francia, quando avanza la destra estrema i moderati cercano di fare blocco. Su questo punta il presidente Macron che, dopo la batosta presa dal suo partito alle Europee a vantaggio del Rassemblement di Marine Le Pen, ha deciso di andare ad elezioni anticipate, fissate il 30 giugno (7 luglio per ballottaggi). Oggi il capo dell’Eliseo ha tenuto una conferenza stampa, affermando di avere “fiducia” negli elettori, per bloccare l’avanzata dei nazionalisti del Rassemblement National. Macron punta su un “terzo polo” che sia in grado di “dire ‘no’ agli estremismi”. Il presidente francese mette nel mirino anche l’alleanza delle sinistre del Fronte Popolare e tende la mano agli elettori di Raphaël Glucksmann, capolista per il Partito socialista (PS) e Place publique. A chi gli ha chiesto che indicazioni avrebbe dato se dopo il primo turno dovesse configurarsi uno scontro tra il Fronte popolare e il Rassemblement National di Marine Le Pen, Macron ha chiosato: “Come possono gli elettori che hanno seguito Glucksmann alle elezioni europee, ad esempio, sostenere un’alleanza che dà 300 circoscrizioni al La France Insoumise?”. Macron ritiene ambigua la posizione del partito di Melenchon su temi internazionali, come il conflitto in Medio Oriente. Sul Fatto di domani leggerete altri particolari sulle vicende francesi e sulla crisi dei gollisti. Tra i Républicains, 45 deputati su 61 si sono detti contrari alla svolta imposta dal presidente Eric Ciotti di formare un blocco con gli estremisti di Marine Le Pen. Dopo il rifiuto di partecipare all’ufficio politico, Ciotti ha deciso oggi di far chiudere la sede del partito: i dirigenti si sono riuniti a 500 metri dall’edificio e hanno votato la sua espulsione.
GUERRA ISRAELE-HAMAS, BLINKEN (USA): “BASTA MERCANTEGGIARE SULLA TREGUA, GLI ISLAMISTI PROPONGONO MODIFICHE AL PIANO, ALCUNI IMPRATICABILI”. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in Qatar oggi ha fatto il punto sulle trattative tra Israele e Hamas per concludere il conflitto avviato il 7 ottobre, in seguito al massacro firmato dagli islamisti con 1.200 morti e la cattura di centinaia di ostaggi. Blinken ha richiamato le parti a “ smettere di mercanteggiare” sulla pace nella Striscia, affermando che il divario tra i due avversari su alcuni aspetti è “colmabile”, mentre su altri, come lo scambio ostaggi-detenuti palestinesi è “impraticabile”. Hamas insiste sui suoi argomenti: vuole garanzie scritte da parte degli Stati Uniti per un cessate il fuoco permanente e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza, e una proposta di accordo sugli ostaggi che ha ancora in mano, in cambio di un certo numero di palestinesi. Lo Stato ebraico ritiene che ci siano ancora 120 persone nella Striscia, 40 delle quali già morte; 135 sono i vivi rientrati in Israele, sia per l’unico scambio con detenuti palestinesi avvenuto lo scorso novembre, che per le operazioni militari finalizzate a liberarli. Sul giornale di domani troverete altri approfondimenti: le conclusioni del rapporto Onu che accusa di crimini di guerra sia lo Stato ebraico che Hamas, e le novità sul secondo fronte, quello al confine con il Libano. Oggi Hezbollah ha sparato 215 razzi per rispondere al raid israeliano che ha eliminato uno dei capi della milizia filo-Iran; si chiamava Taleb Abdullah, e dal 7 ottobre avrebbe pianificato gli attacchi sul Golan.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Il Comune di Milano porta in Tribunale Gianni Barbacetto. Lo ha annunciato lui stesso sui social: “Suppongo per le critiche al sindaco e per le informazioni sull’attività del Comune in campo urbanistico, oggetto di inchieste della Procura”, ha scritto oggi il nostro cronista. La giunta ha citato soltanto Barbacetto, e non il fatto Quotidiano, per renderlo più debole. Sul giornale di domani vedremo di che si tratta.
Referendum contro il Job Act, raggiunta quota 500mila firme. La Cgil ha annunciato di aver raggiunto e superato quota 500mila nella raccolta firme per il referendum contro Job act, precarietà e sub appalti. È stata ottenuta la soglia minima da raggiungere in tre mesi per avviare l’iter della consultazione.
Livorno, due calciatori condannati per stupro. Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante Cristiano, e Federico Apolloni, i due giovani calciatori del Livorno accusati di violenza sessuale nei confronti di una studentessa americana di 22 anni, sono stati condannati a 3 anni e 7 mesi. Lo ha deciso il gup di Milano, Roberto Crepaldi al termine del processo con rito abbreviato, in cui ci sono altri tre imputati. I due giocatori finirono agli arresti domiciliari nel gennaio 2023 e nel giugno successivo furono rimessi in libertà. L’indagine della Procura ha riguardato una violenza avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022.
Stati Uniti. Musk senza regole con le impiegate di SpaceX. All’interno di SpaceX vige una cultura sessista e i manager della società non applicano a Elon Musk le regole in vigore, consentendo all’amministratore delegato di agire con impunità. A raccontarlo è il Wall Street Journal. Il miliardario, secondo il quotidiano americano, “ha fatto sesso con una dipendente e una ex stagista, e ha chiesto a una donna dell’azienda di avere dei bambini”.
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