GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUI MISSILI DA FORNIRE A KIEV IL GOVERNO SI DIVIDE: LITE TRA MELONI E LA LEGA. M5S: “IL MINISTRO CROSETTO VUOLE COMPRARE JET PER 7,5 MILIARDI”. Il conflitto iniziato più di due anni fa in Ucraina con l’invasione della Russia fa litigare ancora la maggioranza di governo. Dopo la conferma da parte della premier Giorgia Meloni, durante il summit Nato di Washington, di nuovi sistemi difensivi da fornire a Kiev, la Lega la attacca con il vice-segretario Andrea Crippa: “Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive? Io sono contrario all’invio di ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un’arma difensiva”. Crippa ha aggiunto: “Finché inviamo armi è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell’Ucraina”. Su questa scia si inserisce la reazione del Cremlino con il portavoce Dmitry Peskov che cita le regioni ucraine annesse con la forza: “Questi missili stanno già colpendo il nostro territorio. Non dimentichiamo che Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporozhye sono tutti territorio della Federazione Russa”. C’è poi il capitolo di una rinnovata Guerra Fredda tra Occidente e Russia, con l’Alleanza che si premunisce ricostruendo un ombrello protettivo missilistico a partire dalla Germania: gli armamenti saranno schierati dal 2026. Anche l’Italia potrebbe essere coinvolta in questo processo. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie su questa corsa alle forniture belliche – il Movimento 5 Stelle denuncia che il ministro Crosetto ha in programma di acquistare 24 Eurofighter per 7,5 miliardi di euro – e la tenuta del fronte pacifista a Kiev.
CASO FORTI, IL SINDACALISTA DELLA PENITENZIARIA INDICATO COME IL TERZO OBIETTIVO: “NON SONO INTIMORITO, FORSE UN GESTO GOLIARDICO”. Aldo Di Giacomo, segretario del Sindacato di polizia penitenziaria, sarebbe stato il terzo elemento inviso a Chico Forti, dopo Marco Travaglio, direttore del Fatto, e Selvaggia Lucarelli. Oggi Di Giacomo commenta così: “Più che un fatto di cui temere, penso si sia trattato di un gesto goliardico da parte di Forti. Pur con le dovute riserve e il rispetto di chi indaga, credo che non ci sia mai stata una reale intenzione di farmi fare del male”. Sulla vicenda la procura di Verona ha aperto un fascicolo; la vicenda nasce dal racconto di un detenuto al garante, secondo il quale Forti gli avrebbe chiesto di contattare un ‘ndranghetista per mettere a tacere i due giornalisti e una terza persona. La deputata Vittoria Baldino, vice presidente del gruppo M5S alla Camera, ha chiesto che il ministro Nordio tenga un’informativa urgente in Parlamento. Sul Fatto di domani leggerete a che punto è l’inchiesta.
ABUSO D’UFFICIO CANCELLATO, IL MINISTRO NORDIO SI DIFENDE MA LE CRITICHE AUMENTANO. Il ministro Nordio, sulle pagine del Corriere della Sera, ha difeso la sua riforma della giustizia che ha previsto l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Secondo Nordio, l’abrogazione del reato non è quella amnistia per i colletti bianchi evocata dall’Associazione nazionale magistrati. Eppure l’Anm non è sola ad essere preoccupata. Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), in un’intervista a La Stampa ha ribadito che c’è il pericolo di una serie di “vuoti” nell’azione penale per evitare le prevaricazioni di un amministratore o di un pubblico ufficiale. Come ha pubblicato oggi il Fatto, ci sono numerose testimonianze di vittime del reato che hanno ricordato le loro vicessitudini; con la riforma Nordio, queste persone sarebbero rimaste senza possibilità di risarcimento. Il leader del Movimento 5 Stelle, Conte: “Ora che la proposta di Nordio di abolire il reato di abuso d’ufficio è diventata legge, non ci resta che eliminare la scritta che campeggia in tutte le aule di giustizia La legge è uguale per tutti”.Sul giornale di domani troverete altri approfondimenti sul tema della giustizia dimezzata.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Verona, smantellata rete di estrema destra: sette arresti e 29 indagati. La procura contesta a vario titolo i reati di lesioni, violenza privata, minacce, danneggiamento pluriaggravati e porto di oggetti atti ad offendere. Le violenze sono maturate non solo in ambito politico, ma anche sportivo. Alcuni degli indagati gravitano nel gruppo ultras “North Side” del Chievo Verona.
Napoli, tre condanne ai minorenni che stuprarono le bambine di Caivano. Due condanne a 9 anni, e una a 10 anni di reclusione: questo il verdetto del Tribunale per i minorenni di Napoli, nei confronti di tre dei sette ragazzi coinvolti negli abusi compiuti la scorsa estate a Caivano, ai danni di due cuginette di 12 e 10 anni. Già condannati due maggiorenni.
Stati Uniti, 16 deputati e un senatore contro la candidatura di Joe Biden. Congelati 90 milioni per la campagna. La doppia gaffe di Joe Biden al vertice Nato – introduce il presidente ucraino Zelensky chiamandolo Putin e si riferisce a Kamala Harris scambiandola per Donald Trump – rafforza l’ala dei Democratici che preme affinchè il presidente si ritiri dalla corsa per la Casa Bianca. Sono 16 deputati e un senatore i Dem chiaramente contrari a che Biden corra ancora. Alcuni dei principali donatori democratici, hanno annunciato al più grande super Pac pro-Biden, “Future Forward”, che congeleranno circa 90 milioni di dollari finché il presidente rimarrà in corsa. Sull’altro fronte, i Repubblicani fanno sapere che alla convention prevista la prossima settimana a Milwaukee ci sarà anche Melania, la moglie di Donald Trump, fino a ora assente dalla campagna elettorale del marito.
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