L’IRAN DENUNCIA UN CYBER-ATTACCO (ANCHE SUGLI IMPIANTI NUCLEARI). COLPITA DI NUOVO LA BASE UNIFIL DI NAQOURA, UN MILITARE FERITO. “La quantità di attacchi informatici pesanti, che si sono verificati sui tre rami del governo, della magistratura e del Parlamento, così come sull’industria nucleare, sono senza precedenti ed enormi. È stata rubata una grande quantità di informazioni”: ad annunciarlo è stato oggi l’ex segretario del National Virtual Space Center, che però non ha specificato la data degli attacchi. Secondo la Cnn, Teheran è impegnata in un ”intenso e urgente” lavoro diplomatico per cercare di limitare la rappresaglia israeliana. Rappresaglia che invece è tornata a colpire Gaza: un raid sul campo profughi di Jabalia ha causato almeno 22 morti. Ieri Msf ha denunciato che migliaia di persone sono intrappolate lì. Secondo il World food programme, dal primo ottobre non sono più transitati aiuti alimentari nella parte settentrionale di Gaza. Quello che passa, invece, sono le armi. Principali fornitori a Israele sono gli Usa, la Germania, il Regno Unito e l’Italia. Sebbene il nostro governo vada ripetendo che la vendita è stata interrotta all’indomani del 7 ottobre 2023, abbiamo raccontato più volte come non sia così. Per l’anno in corso è previsto “un valore complessivo di circa 7 milioni di euro per le attività di supporto logistico per la flotta di velivoli di addestramento”. Che si sommano ai 2,1 milioni di euro di armamenti venduti dalle aziende italiane al governo Netanyahu nel terzo trimestre del 2023. E in più equipaggiamenti per carri armati del valore di 165 milioni di dollari. Chissà se sono gli stessi carri armati che adesso sparano contro la missione Unifil: la scorsa notte un nuovo attacco contro la base di Naqoura, ferito un militare indonesiano. Ingenti i danni anche nella postazione di Ramyah. Sul Fatto di domani, oltre alla cronaca della giornata e a un reportage di Fabio Bucciarelli, smaschereremo le bugie e le assenze dell’esecutivo Meloni.
SCARPINATO INTERCETTATO CON NATOLI, LA RISPOSTA DEL SENATORE 5S. Come abbiamo scritto, le intercettazioni tra Roberto Scarpinato e Gioacchino Natoli si trovano sul tavolo della presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, da giorni. Si tratta di intercettazioni “indirette”: a essere ascoltato attraverso una microspia, cioè, era Natoli, che da gennaio è indagato a Caltanissetta con l’accusa di favoreggiamento alla mafia. All’ex pm viene contestato di avere insabbiato una vecchia indagine sui fratelli Buscemi, imprenditori mafiosi vicini a Totò Riina, divenuti soci di Raul Gardini. La Procura, titolare delle indagini sulle stragi, invia periodicamente in Antimafia le carte con le novità investigative, e lo stesso ha fatto con l’intercettazione tra Natoli e Scarpinato. A raccontare il contenuto degli ascolti è stato il quotidiano La Verità, che ha accusato l’ex procuratore generale di Palermo di aver concordato col suo ex collega Natoli l’esame di quest’ultimo a Palazzo San Macuto. Sempre secondo il giornale, la Procura avrebbe contestato il contenuto di quelle registrazioni all’attuale senatore 5S, sentito nei mesi scorsi come testimone. Una ricostruzione che lui definisce “radicalmente falsa” anche perché “non vi sarebbe stato nulla da contestare”. Sul giornale di domani leggerete un’intervista a Roberto Scarpinato.
CAOS AL MIC, GIULI RIMPIAZZA IL CAPO DI GABINETTO DI SANGIULIANO CON UN UOMO INVISO ALLA DESTRA. Via Francesco Gilioli, dentro Francesco Spano. Il giorno dopo la cacciata del braccio destro di Sangiuliano, il neo ministro della Cultura chiama a sé come vice capo di gabinetto colui che nel 2017, governo Gentiloni, era direttore dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali). Spano fu allontanato dopo che un servizio delle Iene parlò di un finanziamento di 55mila euro a un’associazione Lgbtq+ alla quale lo stesso Spano era iscritto. Secondo il racconto di Filippo Roma, in alcuni circoli associati si svolgevano serate a sfondo sessuale, anche a pagamento. Gli accertamenti successivi della Corte dei Conti certificarono che non vi fu alcun illecito, ma quel servizio bastò alla destra per gridare allo scandalo e chiederne le dimissioni. Oggi Spano rientra dal portone principale: “Ha lavorato con me al Maxxi. Dopo un periodo di prova di un anno, visto che le cose hanno funzionato magnificamente, era stato riconfermato e sarebbe rimasto con me fino alla fine dell’incarico. Ha grandi qualità tecniche. È un cattolico progressista, tutto quello che fa nella sua vita privata riguarda lui”, ha sottolineato il ministro della Cultura.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Gkn occupata, Greta Thunberg tra gli operai in lotta. L’attivista svedese, che ieri era a Milano in corteo pro Palestina con i Fridays for Future, è arrivata nel primo pomeriggio allo stabilimento di Campi Bisenzio. Domani il nostro reportage.
Salvini in ritardo come i treni: “L’ad di Stellantis dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa”. Il ministro dei Trasporti trova il coraggio di parlare contro Tavares solo il giorno dopo l’audizione nella quale quest’ultimo ha chiesto allo Stato nuovi fondi per salvare il gruppo. “L’ad e la dirigenza dovrebbero chiedere scusa agli operai, agli ingegneri, ai tecnici, agli italiani e alla storia dell’auto italiana”, ha detto Salvini, sollecitato da una domanda.
Operaio di 25 anni muore schiacciato ad Altavilla Vicentina. Incidente mortale sul lavoro nel vicentino. Un operaio di 25 anni è morto dopo essere rimasto schiacciato da un bancale di finestre mentre stava lavorando alla Tecnomat, azienda specializzata in materiale edili, di Altavilla Vicentina.
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