LA CRISI POLITICA in primo piano sul Fatto di domani. Al termine dell’ennesima giornata convulsa, in cui i partiti di maggioranza hanno tentato l’ultima mediazione, Giuseppe Conte è salito al Quirinale e poi ha teso la mano al leader di Italia Viva: “Lavoriamo a un patto di legislatura”. Ma nonostante questo, nella conferenza stampa cominciata alle 18,15, Matteo Renzi ha deciso di ritirare le ministre Bonetti e Bellanova e il sottosegretario Scalfarotto. Scaricando la responsabilità della crisi (“aperta da mesi”), ha parlato di mancate regole della democrazia “spettacolarizzata”. Proprio lui che nell’ultimo mese ha invaso giornali, televisioni e radio.
IL NOSTRO FOCUS sarà dedicato al Recovery Fund: andremo a vedere nel dettaglio quali sono i progetti su cui il governo intende investire i soldi europei. Il Piano è stato firmato ieri sera con l’astensione delle esponenti renziane.
LOTTA AL COVID: il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha indicato oggi a Camera e Senato quali saranno le prossime misure per contenere la pandemia: stop agli spostamenti, confermato il divieto di asporto per i bar dopo le 18, musei aperti in zona gialla. Inoltre, per le regioni a rischio alto, ad oggi 12, scatta l’area arancione. Sul fronte prevenzione, invece, bisogna registrare che papa Francesco si è vaccinato e che la Germania plaude al piano italiano. Qui i numeri di giornata.
LA CRONACA si occuperà del plenum del Csm, chiamato ad analizzare le posizioni di cento magistrati i cui nomi compaiono nelle famose chat di Luca Palamara, e del caso Shalabayeva, perché sono state depositate le motivazioni della sentenza di primo grado: i giudici parlano di “tre giorni di compressione della sovranità nazionale”.
NEGLI ESTERI gli ultimi sviluppi della richiesta di impeachment nei confronti di Donald Trump: cercheremo di capire perché i dem proseguono a testa bassa e se il Senato può processare un privato cittadino (tale sarà il tycoon dal 21 gennaio). E pubblicheremo un documento esclusivo dal quale emerge che il pericolo suprematisti nelle forze dell’ordine era noto fin dal 2016. Poi un interessante reportage dal “villaggio bengalese” nella foresta bosniaca, dove l’imperativo è sopravvivere.
NELLA SEZIONE RADAR Gianni Barbacetto e Gaia Scacciavillani tracceranno un divertente ritratto della strana figura che Lady Moratti si porterà dietro (in qualche modo) nella giunta lombarda. Potete leggerne di seguito un’anticipazione.
IL SECONDO TEMPO, infine, con uno scritto dello studioso di ermeneutica, psicanalista e scrittore Haim Baharier a proposito di Torah e numeri della pandemia.
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Lady Letizia avrà cura di te con i miracoli del guru offshore
di Gianni Barbacetto e Gaia Scacciavillani
Siamo in buone mani. Quelle di Letizia Moratti, che da assessore alla Sanità della Regione Lombardia deve ora farci dimenticare gli errori del suo predecessore, Giulio Gallera. E quelle di Mario Azzoni, il pranoterapeuta di fiducia dell’ex sindaco di Milano, che con le sue mani guarisce schiere di pazienti.
Per i santoni ha sempre avuto una gran passione, lady Moratti, a cominciare da Vincenzo Muccioli, il fondatore della comunità di San Patrignano: anche se non ne parla più volentieri, come dimostrato dal fatto che ha di fatto rifiutato di essere intervistata per il docufilm Netflix SanPa. Azzoni, amico di vecchia data, è il guru che l’ha consolata la sera più nera della sua vita politica, quel lunedì 16 maggio 2011 in cui fu sonoramente sconfitta da Giuliano Pisapia e dovette lasciare Palazzo Marino. Ora torna sulla scena pubblica, entrando da vicepresidente a Palazzo Lombardia con l’incarico di occuparsi della salute dei lombardi: ma come farà a coniugare medicina e rigore scientifico con le sue passioni New Age e il suo amore per la “Biopsicotronica”? È la disciplina inventata da Azzoni, ex pollivendolo di Lecco diventato ricchissimo curando con l’imposizione delle mani la lunga fila di postulanti che si presentano ogni giorno nelle due sedi dell’Istituto di Biopsicotronica a Milano e a Como.
Lo raccontarono sul Fatto, nel 2011, Vittorio Malagutti e Thomas Mackinson, che rivelarono anche le cassaforti estere di Azzoni, guru offshore con società svizzere o addirittura basate nelle remotissime Marshall Islands, paradiso fiscale nel bel mezzo dell’oceano Pacifico. In Italia, il mago ha conquistato un grande seguito e la fama di riuscire a diagnosticare un tumore solo guardando il paziente, o fare una diagnosi esaminando semplicemente i suoi indumenti.
(continua a leggere sul giornale di domani)
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