GUERRA RUSSIA-UCRAINA, MOSCA LANCIA UNA PIOGGIA DI MISSILI E DRONI. BLINKEN (USA): “BIDEN USERÀ OGNI GIORNO RIMASTO PER AIUTARE KIEV”, MENTRE I REPUBBLICANI CONFERMANO: NON MANDERANNO PIÙ AIUTI. INCOGNITA ZELENSKY, I SONDAGGI LO PUNISCONO. In attesa della ricetta magica di Trump per concludere la guerra nell’Est, la Russia conferma di voler sfruttare il suo buon momento. Dalla notte scorsa fino alle prime ore del mattino, Mosca ha lanciato un attacco aereo combinato con droni e missili, quasi cento ordigni in tutto. La metà, secondo l’aeronautica ucraina, è stata abbattuta dalla contraerea nelle regioni di Kiev, Poltava, Zhytomyr, Sumy, Cherkasy, Zaporizhzhia, Chernihiv e Kirovohrad. Sul terreno, nel Donetsk le truppe del Cremlino avanzano conquistando i villaggi, mentre nel Kursk russo gli ucraini sostengono di aver fermato il tentativo di ricacciarli indietro. In Crimea, a Sebastopoli, gli 007 ucraini hanno rivendicato un attentato mortale contro un ufficiale russo. Su tutto questo pesa il ruolo di Trump alla Casa Bianca rispetto alle prospettive del presidente ucraino Zelensky; la sua popolarità che arrivava al 90% nei primi giorni del conflitto, quasi tre anni fa, è scesa al 59%. Lo speaker della Camera, Mike Johnson, secondo il New York Times, ha detto alla trumpiana Marjorie Taylor Greene, nell’incontro a porte chiuse di oggi tra i deputati repubblicani, che non saranno più inviati soldi all’Ucraina. L’amministrazione uscente, però, promette di non abbandonarla. Il segretario di Stato, Blinken, ha incontrato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, confermando che il presidente Biden “ha intenzione di portare a termine il lavoro e di usare ogni giorno per continuare a fare ciò che abbiamo fatto in questi ultimi quattro anni”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, sul possibile futuro del presidente Zelensky e sulle prospettive dei rapporti tra Ucraina e Italia.
MUSK-MATTARELLA, BOTTA E RISPOSTA SUI GIUDICI NEL GIORNO IN CUI AL CAPO DI TESLA VIENE AFFIDATA LA GUIDA DEL NEO-DIPARTIMENTO USA PER L’EFFICIENZA GOVERNATIVA. “L’Italia è un grande Paese democratico e sa badare a se stessa nel rispetto della sua Costituzione. Chiunque, particolarmente se in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”: nel silenzio imbarazzante di Giorgia Meloni, oggi si è levata la voce di Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha risposto così a Elon Musk, 24 ore dopo il suo tweet polemico contro i giudici che avevano rinviato alla Corte europea la decisione sul trattenimento dei 7 migranti in Albania (“Questi giudici devono andarsene”). Solo dopo Mattarella, fonti di Palazzo Chigi hanno fatto sapere che la premier “ascolta con grande rispetto le parole del presidente”. Ma, negli stessi minuti in cui il Quirinale diffondeva la nota del presidente, il patron di Tesla tornava sul tema: “Il popolo italiano vive in una democrazia o è un’autocrazia non eletta a prendere le decisioni?”. Proprio oggi, al patron di Tesla il presidente in pectore Donald Trump ha affidato un incarico: Musk guiderà il nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa, lavorando con l’ex candidato repubblicano alla presidenza, Vivek Ramaswamy. Dovrà, da esterno, consigliare su “come ridurre la spesa della burocrazia”. In pratica, avrà in mano tutta l’amministrazione americana, con un “piccolo” problema di conflitto di interessi: si è aggiudicato contratti federali per 10 miliardi di dollari. Sul giornale di domani approfondiremo la questione e vedremo anche quali altre nomine sono state fatte da Trump. Tornando ai migranti, c’è da segnalare la nuova mossa del governo per togliersi di torno i giudici delle sezioni immigrazione: un emendamento al dl flussi presentato in commissione Affari costituzionali alla Camera affida la competenza alle Corti d’Appello, che sezioni specializzate in immigrazione non ne hanno.
MEDIO ORIENTE, RESPINTA LA RICHIESTA DI NETANYAHU DI RINVIARE IL SUO PROCESSO. L’IRAN RIMANDA L’ATTACCO A ISRAELE: “PRIMA PARLEREMO CON TRUMP”. PARIGI, TIMORI DI INCIDENTI PER LA PARTITA DI DOMANI. Il tribunale distrettuale di Gerusalemme ha respinto la richiesta del primo ministro Benjamin Netanyahu, di posticipare di dieci settimane l’inizio della sua testimonianza nel processo penale in cui è coinvolto. Per i giudici, il capo del governo ha avuto cinque mesi per prepararsi. Il team di difesa di Netanyahu aveva dichiarato che il primo ministro non era in grado affrontare il procedimento in aula a causa del suo impegno nella guerra in Medio Oriente, ma l’argomento è stato rifiutato. Dall’Iran confermano di aver rimandato l’attacco su Israele – dopo quello lanciato l’1 ottobre, e la replica dello Stato ebraico – in attesa di avviare negoziati con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. A questo proposito, è stato arrestato Asif W. Rahman, un agente della Cia accusato di aver divulgato i piani dello Stato ebraico contro Teheran. Fronti di guerra: si combatte sia in Libano che a Gaza, dove, nel nord, l’esercito israeliano ha riavviato le sue operazioni. Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, rivolgendosi a Israele, ha sottolineato: “Israele ha raggiunto i suoi obiettivi a Gaza, è tempo di mettere fine al conflitto”. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sulla crisi e sui timori di incidenti legati alla partita Francia-Israele: solo 20mila i biglietti venduti, su 80mila posti. La polizia è schierata in massa per la preoccupazione che accadano scontri come quelli avvenuti ad Amsterdam la settimana scorsa, tra tifosi israeliani e pro Palestina.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
COP29, Meloni punta alla fusione nucleare e difende il fossile. “Non c’è alternativa”: nella conferenza nata già morta, la nostra premier sostiene che bisogna “essere realistici”. Poi, però, conferma che il governo ha intenzione di rilanciare la fusione nucleare. Peccato che si tratti di una tecnologia che, per i tempi di realizzazione, sia incompatibile con la fretta di un Pianeta che sta morendo.
Roma, corruzione negli appalti per il Giubileo: denunciati un imprenditore e sei funzionari pubblici. L’indagine della Procura e della Guardia di finanza ipotizza attività illegali nell’affidamento di appalti per la manutenzione stradale. L’imprenditore coinvolto, che avrebbe elargito tangenti, è Mirko Pellegrini. Gli appalti sono stati banditi da Roma Capitale e Astral – Azienda Strade Lazio Spa. Tra i reati ipotizzati, associazione per delinquere, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e autoriciclaggio. I funzionari indagati sono sei: quattro del Comune e due di Astral, oltre a due agenti della Polizia stradale. Perquisite anche la sede legale e una filiale di un istituto di credito, accusato di aver aperto 170 conti correnti a favore dei prestanome dell’imprenditore.
Bruxelles, nessun accordo sulla nomina dei sei vicepresidenti. L’incontro tra Ursula von der Leyen e i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew sulle nomine Ue è terminato in un nulla di fatto. “Non c’è stato accordo”, hanno spiegato fonti parlamentari. L’opposizione della destra spagnola alla nomina di Teresa Ribera sta minando il progetto di Ursula Von der Leyen e a cascata, la nomina di Fitto, osteggiato dai socialisti europei.
Maltempo, situazione critica nel catanese. Allagamenti, disagi alla viabilità e persone in difficoltà nelle proprie abitazioni o in auto in provincia di Catania, in particolare nei comuni di Torre Archirafi, Riposto, Giarre, Acireale, Aci Sant’Antonio. Sono stati decine gli interventi dei vigili del fuoco, anche con un mezzi anfibi. Nella frazione Altarello sono state soccorse 4 persone, bloccate ai piani bassi della loro casa allagata per l’esondazione di un corso d’acqua.
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