ELEZIONI REGIONALI IN UMBRIA, DESTRA E SINISTRA FINGONO UNITÀ PER SOSTENERE I RISPETTIVI CANDIDATI, MA I MAL DI PANCIA CI SONO. Schlein e Meloni in Umbria nello stesso giorno, per sostenere i rispettivi candidati alle elezioni regionali previste il 17 e 18 novembre. La segretaria nazionale del Partito democratico, Elly Schlein e il capo delegazione al Parlamento europeo, Nicola Zingaretti, oggi sono a Perugia; alle 18,30 ha preso il via al Teatro Bertolt Brecht l’incontro per lanciare la volata a Stefania Proietti, sindaca di Assisi e aspirante presidente regionale. La chiusura ufficiale della sua campagna elettorale, Proietti l’ha organizzata domani dinanzi all’ospedale di Terni e con un comizio finale a Perugia. Oggi pomeriggio, sempre a Perugia, c’è stata la chiusura della campagna elettorale del centrodestra con la presidente di Regione uscente che cerca la conferma; Donatella Tesei si è salvata per un soffio da una inchiesta per abuso d’ufficio: il reato ormai non esiste più. Per lei, all’Auditorium di San Francesco al Prato si sono ritrovati Giorgia Meloni, premier e segretaria di Fratelli d’Italia, i vice premier Matteo Salvini (Lega), e Antonio Tajani (Forza Italia). Non tutti questi appuntamenti però sono all’insegna dell’unità. Nel centrodestra sono ormai noti i “mal di pancia” per Tesei; come ha riportato il Fatto, per alcuni esponenti di Fratelli d’Italia “Tesei in Umbria è un disastro”. Nel centrosinistra si riprova ad andare d’accordo tra Pd e Movimento 5Stelle, dopo la disfatta in Liguria. Sul Fatto di domani leggerete le cronache ed i retroscena di questi appuntamenti elettorali finali in Umbria.
PONTE SULLO STRETTO, SALVINI: “SE CI SARÀ IL TERREMOTO L’OPERA RESTERÀ IN PIEDI”. LE OPPOSIZIONI: “IL MINISTRO AMMETTE IL PERICOLO DEL SISMA, MA SE NE INFISCHIA”. “Qualora si ripetesse a Messina un terremoto disastroso, i tecnici spiegano che l’unica cosa che rimane in piedi è il ponte”. Così il vicepremier Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, si è espresso a 24 Mattino su Radio 24. Il rischio sismico tra l’isola e la Calabria che si allontana, per il ministro è un “allarme infondato”. Ma queste dichiarazioni hanno rinvigorito le opposizioni, come Movimento 5Stelle e Avs. “La follia del Ponte sullo Stretto di Messina è racchiusa nelle parole pronunciate stamattina dal ministro Salvini: intorno a Messina e Villa San Giovanni avremmo città distrutte e macerie, ma il ponte resterebbe in piedi. La filosofia di Salvini: prima il ponte poi gli italiani in macerie! Ecco l’irresponsabilità di chi governa l’Italia, mentre le città siciliane subiscono gli effetti disastrosi delle alluvioni” ha detto Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde. I 5Stelle aggiungono: “Salvini, che sta devastando giorno dopo giorno i trasporti italiani, ammette che il rischio di fenomeni sismici c’è, ma sostanzialmente se ne infischia”. Intanto la società Stretto di Messina, dopo il parere positivo della Commissione Tecnica del Ministero dell’Ambiente, ricorda le prossime tappe per la costruzione del Ponte sullo Stretto, evidenziando che i cantieri principali del ponte, gallerie stradali e ferroviarie, torri e blocchi di ancoraggio “saranno avviati nella seconda metà del 2025”. Sul Fatto di domani leggerete un approfondimento su quella che resta una delle opere più controverse in Italia, sulle procedure, e cui costi che prevede.
GUERRA RUSSIA-UCRAINA, RUTTE: “IRREVERSIBILE IL PERCORSO DI KIEV VERSO LA NATO”. IL TIMES: “SE TRUMP NON MANDERÀ PIÙ AIUTI, KIEV POTREBBE COSTRUIRE UNA BOMBA ATOMICA”. MA ARRIVA LA SMENTITA. Il percorso verso la Nato dell’Ucraina “è irreversibile”. Lo ha affermato il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte nel corso di una conferenza stampa in Lettonia. Rutte ha risposto anche se in via indiretta alle notizie provenienti dagli Stati Uniti, sulla volontà del presidente-eletto Donald Trump di sganciarsi dall’invio di aiuti a Kiev, e di giungere ad una soluzione in breve tempo, anche costringendo l’Ucraina alla cessione dei territori occupati dai russi. “È solo il governo ucraino che può decidere di avviare colloqui con la Russia su come porre fine a tutto questo. Ma devono farlo da una posizione di forza, ed è per questo che dobbiamo continuare a fornire aiuti alla difesa in Ucraina, per assicurarci che saranno in quella posizione di forza quando arriverà il giorno della loro decisione”. Intanto, l’attuale amministrazione statunitense conferma di voler fare il possibile prima del passaggio di consegne, e prevede di inviare una richiesta al Congresso per nuovi aiuti all’Ucraina per l’anno fiscale 2025. A confermarlo è stato Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale. Dal Times è arrivata una indiscrezione: l’Ucraina potrebbe sviluppare una rudimentale bomba nucleare entro pochi mesi, qualora il presidente eletto americano Donald Trump decidesse di non sostenerla più militarmente. Come dire che Kiev, ritrovandosi da sola, ricorrerebbe a mezzi estremi. L’ipotesi è stata smentita ufficialmente da Heorhii Tykhyi, portavoce del ministero degli Esteri ucraino: “Non possediamo, sviluppiamo o intendiamo acquisire armi nucleari”. Sul giornale di domani, leggerete le ultime notizie sul conflitto nell’Europa dell’Est ed interviste agli esperti.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Milano, maxi frode fiscale e riciclaggio, retata in Europa: 47 misure cautelari. Su richiesta degli Uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO), il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano ha emesso 47 provvedimenti restrittivi – 34 in carcere, 9 agli arresti domiciliari, e 4 misure interdittive – nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. Ne è seguito il sequestro preventivo di alcuni complessi residenziali ed immobiliari del valore complessivo di oltre 10 milioni di euro a Cefalù (Palermo), e di altre proprietà riconducibili ad alcune delle società, nelle zone di Chiavari (Genova), Bellano, Noli (Savona), Cinisello Balsamo (Milano) e Milano.
Medio Oriente, Israele vicina ad una tregua con il Libano, ma lancia un raid sulla Siria. Secondo diversi media israeliani, il governo Netanyahu è vicino a siglare un cessate-il-fuoco per concludere il conflitto in Libano. Una strategia per compiacere il presidente eletto americano Trump, con cui Netanyahu ha ottimi rapporti. Ma la guerra prosegue, sia nella Striscia di Gaza, che con raid in Siria. L’aviazione israeliana ha confermato di aver preso di mira diversi edifici e centri di comando a Damasco, appartenenti alla Jihad islamica palestinese. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa siriana Sana, sono almeno 15 le persone rimaste uccise.
Rimini, due arresti per violenza sessuale nei confronti di una sedicenne. La vittima aveva denunciato l’aggressione lo scorso agosto. I carabinieri hanno arrestato, su mandato della Procura, un diciottenne ed un diciassettenne. Oltre che per violenza sessuale su una minorenne, aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti, i due sono accusati anche di spaccio di droga; prima di costringere la ragazza a subire atti sessuali, le avrebbero fatto fumare cannabis, per renderla meno reattiva. Inoltre, per non essere rintracciati,i due giovani avrebbero cancellato dal cellulare della vittima chat e fotografie.
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