LIBANO, COMBATTIMENTI TRA HEZBOLLAH E ISRAELE. COLPITO UN VILLAGGIO CRISTIANO: 21 MORTI. TAJANI: “I CASCHI BLU ITALIANI NON LASCERANNO LE POSTAZIONI”. Il conflitto in Medio Oriente è sempre più drammatico. Anche oggi le sirene hanno suonato a Tel Aviv e nel centro di Israele per segnalare minacce di bombardamenti. La Croce Rossa libanese ha riferito che 21 persone sono state uccise in un attacco israeliano sul villaggio cristiano di Aitou. I combattimenti sul terreno tra Hezbollah e Idf sono cruenti, mentre il ministro della Difesa, Yoav Gallant ha detto al suo omologo americano, Lloyd Austin che Israele risponderà in modo molto duro a Hezbollah dopo il raid con un drone che ha colpito una base dell’esercito, uccidendo quattro soldati e ferendone sessanta. L’obiettivo è eliminare l’unità 127 di Hezbollah, che è la responsabile dei droni da combattimento. Resta attuale la minaccia rivolta ai Caschi Blu italiani in Libano. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Berlino, nella sede dell’Ambasciata, ha ribadito: “Quello che è accaduto è inaccettabile. I soldati italiani non si toccano. Non lasceremo le postazioni, anche perché è una decisione che spetta soltanto alle Nazioni unite. Noi non scappiamo dai luoghi dove ci sono delle difficoltà. I nostri soldati hanno sempre fatto il loro dovere, non sono terroristi di Hezbollah”. Proprio oggi una pattuglia italiana ha individuato una serie di ordigni incendiari posizionati sulla strada che porta alla base UNP 1-32A, nel sud del Libano. Sul Fatto di domani leggerete ulteriori approfondimenti, che riguardano anche la situazione nella Striscia di Gaza.
GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ODESSA SOTTO LE BOMBE. IL CARDINALE ZUPPI A MOSCA INCONTRA IL MINISTRO LAVROV. Sfruttare il momento positivo prima che giunga l’inverno. L’esercito russo annuncia che la sua avanzata prosegue e di aver riconquistato il villaggio ucraino di Levadnoye, nella regione di Zaporizhzhia. Ci sono anche tentativi di contrattacco nella regione di Kursk dove Kiev ha sorpreso i reparti russi sul proprio territorio, ma, secondo il presidente ucraino Zelensky, le sue truppe “resistono”. Kiev denuncia l’ennesimo attacco russo sul porto di Odessa, il bombardamento ha causato un morto e otto feriti. La giornata però ha anche novità sul piano diplomatico: il cardinale Matteo Zuppi è andato a Mosca, per incontrare il ministro Lavrov. Ufficialmente, come afferma il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, Zuppi ha “iniziato oggi una nuova visita a Mosca, nel quadro della missione affidatagli da Papa Francesco l’anno scorso, per incontrare le autorità e valutare ulteriori sforzi per favorire il ricongiungimento familiare dei bambini ucraini e lo scambio di prigionieri, in vista del raggiungimento della tanto sperata pace”. Nei mesi scorsi, il Vaticano si era speso per trovare una via alla pace tra Ucraina e Russia, coinvolgendo anche altri attori, come la Cina. Sul Fatto di domani leggerete un focus sul conflitto nell’Est, con un reportage dall’Ucraina e interviste ad analisti militari su come vanno le cose al fronte.
CASO BOCCIA-SANGIULIANO, I CARABINIERI TORNANO AL MINISTERO DELLA CULTURA. GIULI NOMINA SPANO CAPO DI GABINETTO. La vicenda nata dal rapporto tra Maria Rosaria Boccia e l’ex ministro Genny Sangiuliano è tutt’altro che conclusa dal punto di vista giudiziario. La procura della Repubblica di Roma oggi ha spedito i carabinieri al Mic per acquisire atti e documenti. Da ricordare che i due protagonisti sono sotto indagine: lui ha presentato una querela per minaccia o violenza a corpo politico dello Stato, e lesioni aggravate. Ma allo stesso tempo Sangiuliano è indagato per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio. Il primo potenziale reato si sarebbe consumato con utilizzo improprio di soldi pubblici, legato alle trasferte che la coppia avrebbe fatto anche per lunghi tragitti. Inoltre, la Corte dei Conti ha avviato accertamenti su un presunto danno erariale. Al Mic altre novità. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha nominato Francesco Spano come capo di gabinetto. La nomina fa seguito alla revoca dell’incarico a Francesco Gilioli, da parte di Giuli “per essere venuto a mancare il rapporto fiduciario”. Spano, tra gli incarichi precedenti, ha diretto l’Unar (l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni); si dimise in seguito all’inchiesta giornalistica che dimostrò come l’Ufficio avesse finanziato anche un’associazione LGBT coinvolta in casi di sesso a pagamento. All’epoca, l’attuale capo del governo, Giorgia Meloni, ebbe parole di fuoco per il dirigente. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sia sul caso Boccia-Sangiuliano, che sulla nomina di Spano al Mic.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Berlusconi e le olgettine: processo Ruby Ter, assoluzioni annullate. La Cassazione ha disposto un processo di appello a Milano, per 22 persone: l’accusa è di corruzione in atti giudiziari nell’ambito del processo Ruby Ter che coinvolge anche le olgettine, le ragazze ospiti delle serate di Arcore, tra cui Karima El Mahroug, conosciuta come Ruby. In giudici hanno dichiarato prescritta l’accusa di falsa testimonianza per tutti. La Procura di Milano aveva impugnato la sentenza di primo grado con le assoluzioni, direttamente in Cassazione, saltando l’Appello.
Senigallia, quindicenne si suicida. La famiglia: “Era vittima di bullismo”. Si è suicidato in un casolare nella frazione di Montignano, a sud della città marchigiana, con la pistola sottratta al padre, agente della polizia municipale. Il ragazzo si era allontanato da casa fra le 20,30 e le 21 di ieri sera. L’avvocato della famiglia ha denunciato che la vittima era stata bullizzata a scuola, e la madre aveva presentato una denuncia, facendo i nomi dei responsabili. La procura di Ancona ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio.
Abruzzo, il Consiglio di Stato rinvia a novembre l’avvio della caccia selettiva di 469 cervi. Negli Ambiti territoriali di caccia di Avezzano, Sulmona, area Subequana, L’Aquila e Barisciano si dovrà attendere ancora un mese per dare il via alle disposizioni della Regione. Il Consiglio di Stato ha concesso la sospensiva presentata dalle associazioni Lav, Lndc e Wwf. L’Enpa ha chiesto alla Regione di “fare un passo indietro” e scongiurare l’abbattimento dei cervi.
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Mistero Satoshi: per il documentario Hbo l’inventore di Bitcoin è Peter Tod. Ma lui smentisce (e non è la prima volta)
di Virginia Della Sala
Abbiamo un altro, nuovo, ennesimo Satoshi Nakamoto, il fondatore dei Bitcoin: secondo un documentario firmato Hbo sarebbe lo sviluppatore canadese Peter Todd. E come ogni volta in cui c’è una nuova “scoperta” del genere, parliamone. Il documentario è firmato da Cullen Hoback e segue indizi già circolati e qualche novità per arrivare a far dire a Todd che Sì, è lui Satoshi. Todd lo ha in realtà detto più e più volte (“Sì, sono Nakamoto”) ma si è sempre trattato di una sorta di provocazione, un’invocazione di privacy su un tema che della privacy fa la principale trovata di marketing e anche l’essenza stessa del meccanismo. E infatti, sia in una mail a Coindesk che con una dichiarazione alla Bbc, lo sviluppatore nega categoricamente.
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