IL CASO CROSETTO FINISCE AL COPASIR DOPO LO SCOOP DEL “FATTO”. MANTOVANO E IL MINISTRO MINIMIZZANO, LE OPPOSIZIONI ATTACCANO. Il Copasir si occuperà della questione tra Guido Crosetto e l’Aise, il servizio segreto per l’estero, dopo lo scoop del Fatto Quotidiano, a firma Marco Lillo, che oggi riporta il verbale del colloquio tra il procuratore Perugia Raffaele Cantone e il ministro della Difesa, che avrebbe espresso critiche sull’operato dell’intelligence. Sul caso oggi è intervento Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio delegato per la sicurezza della Repubblica: “Il contributo di Aise è frutto di competenze elevate e di lealtà verso le Istituzioni“. Anche Crosetto getta acqua sul fuoco, mentre le opposizioni attaccano: “Non si è mai visto in Italia uno scontro così plateale tra l’Autorita delegata e un ministro della difesa sul tema delicatissimo dei servizi”, ha detto Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva e componente del Copasir. Sul Fatto di domani leggerete gli ultimi sviluppi del caso.
PROCESSO OPEN ARMS, LA PROCURA CHIEDE 6 ANNI PER SALVINI: “AVEVA L’OBBLIGO DI FAR SBARCARE I MIGRANTI, FU SUA LA RESPONSABILITA'”. LUI: “PROCESSO POLITICO”. “Il dibattimento ha dimostrato che almeno dal 14 agosto il ministro Matteo Salvini avesse l’obbligo di fornire Pos, e il diniego avvenne in totale spregio delle regole”. Quindi la conclusione della requisitoria: “Condannate il ministro a 6 anni di reclusione per aver sequestrato i 147 migranti a bordo dell’Open Arms e per tutti i capi di imputazione”. Con queste parole dell’aggiunto Marzia Sabella, la Procura di Palermo ha formulato la richiesta di pena per l’allora ministro dell’Interno, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco dalla nave della ong spagnola di 147 migranti a Lampedusa. Nell’aula bunker del carcere Pagliarelli i magistrati hanno messo in fila i fatti e riassunto le responsabilità che nell’agosto 2019 portarono le persone soccorse in mare a essere tenute a bordo dell’imbarcazione senza poter mettere piede a terra per 19 giorni, riuscendo a farlo solo dopo l’intervento della Procura di Agrigento. Il leader della Lega: “Processo politico”.
MOSCA, SCAMBIATI 103 PRIGIONIERI PER PARTE CON L’UCRAINA: ANCHE RUSSI CATTURATI NEL KURSK. ACCORDO MEDIATO DAGLI EMIRATI ARABI. La Russia ha restituito a Kiev 103 prigionieri di guerra ucraini in cambio di altrettanti prigionieri russi in un accordo mediato dagli Emirati Arabi Uniti. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca. “Oggi 103 soldati catturati nella regione di Kursk (dagli dall’esercito ucraino) sono stati restituiti dai territori controllati dal regime di Kiev” e “in cambio, 103 soldati ucraini prigionieri sono stati consegnati”. Sul Fatto di domani troverete gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Mattarella: “Il fascismo fu complice della ferocia nazista”. Lo ha detto il presidente della Repubblica alla cerimonia per gli 80 anni della zona libera della Carnia e dell’Alto Friuli. “L’Italia è orgogliosa del percorso compiuto in questi quasi 80 anni dalla Liberazione”, ha aggiunto il capo dello Stato. “Oggi, come ha sottolineato la presidente regionale dell’Anpi, Lestani, storia e memoria si incontrano. Con le contraddizioni e le sofferenze che accompagnano gli eventi bellici. E la vocazione di pace del nostro Paese è segno che tutto questo non è passato invano”.
Gaza, nuova notte di raid israeliani: “Almeno 14 morti”. Gli attacchi aerei delle Israel Defense Forces hanno colpito il centro e il sud della Striscia durante la notte, uccidendo almeno 14 persone. La Difesa civile dell’enclave ha reso noto che un raid su Gaza City ha colpito una casa che ospitava 11 persone, tra cui donne e bambini, mentre un altro bombardamento ha preso di mira una tenda a Khan Younis in cui si trovavano alcuni sfollati.
Morta l’attrice Franca Bettoia, moglie di Ugo Tognazzi. Nata a Roma, aveva 88 anni. Iniziò a recitare negli anni ’50 ed ebbe notorietà grazie al ruolo di coprotagonista nel film “L’uomo di paglia” del 1958 di Pietro Germi, ottenendo la nomination al Grolla D’oro come miglior attrice protagonista. Da allora girò diverse pellicole, venendo apprezzata da registi di rilievo come Ettore Scola, con cui girò “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?” (1968), e Marco Ferreri, che la diresse in “Non toccare la donna bianca” (1974). Nel 1972 sposò Tognazzi con cui aveva lavorato nel film “Il fischio al naso”, da lui diretto nel 1967. Da lui ha avuto due figli, Gianmarco e Maria Sole.
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