VACCINI, IL SOTTOSEGRETARIO SCETTICO. MELONI: “MAI RINUNCIARE ALLA LIBERTÀ PER LA SALUTE”. Marcello Gemmato, farmacista e sottosegretario alla Salute di Fratelli d’Italia, non è convinto che i vaccini abbiano aiutato a contenere la pandemia. Ieri sera su Rai2, durante la trasmissione “Restart-L’Italia ricomincia da te”, il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo faceva notare come senza la campagna vaccinale la situazione sarebbe andata peggio e lui ha risposto: “Questo lo dice lei, non abbiamo l’onere della prova inversa ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini”. Poco prima, nel corso della puntata, aveva detto: “L’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità quindi questi grandi risultati non li vedo”. Oggi si è scatenata la bufera e Gemmato ha innestato la retromarcia con una nota: “I vaccini sono armi preziose contro il Covid, le mie parole sono state decontestualizzate”. Ma c’è un video del 2021 trovato in esclusiva da FQ Extra che dimostra come i dubbi sulla campagna vaccinale Gemmato li aveva già. Intanto dalle opposizioni si è levato il coro delle dimissioni. Sul Fatto di domani approfondiremo le idee sulla Sanità di Meloni. Al G20 di Bali la premier ha spiegato che dal suo punto di vista la libertà non può essere sacrificata in nome della salute: “Libertà e salute si tengono insieme. La pandemia ha mostrato la grande fragilità delle nostre società dinnanzi a crisi sanitarie inaspettate. Una situazione di pericolo che abbiamo il dovere di affrontare in modo strutturale, senza mai cedere alla facile tentazione di sacrificare la libertà dei nostri cittadini in nome della tutela della loro salute”.
SPEZZATINO D’ITALIA, IL SENSO DELLA LEGA PER L’AUTONOMIA. Uno dei guai di Meloni si chiama autonomia regionale e porta ancora una volta il marchio del Carroccio. Roberto Calderoli dovrebbe illustrare la bozza del disegno di legge sulle autonomie il 17 novembre, dopodomani, durante la Conferenza delle Regioni. Il ministro leghista per gli Affari regionali ha incontrato il presidente della giunta abruzzese Marco Marsilio. Intanto fioccano le critiche, specie dal Sud. In ballo ci sono diritti fondamentali come scuola, salute, istruzione, beni culturali, ambiente. “L’autonomia differenziata, cavallo di battaglia della Lega, spaccherà il Paese in due”, ammonisce la sezione siciliana dell’Associazione nazionale dei partigiani (Anpi). La proposta di Calderoli infatti avvantaggia le ricche Regioni del Nord in due mosse. La prima: sparisce l’obbligo di definire i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep). Seconda mossa: le Regioni che assumeranno più poteri continueranno a battere cassa allo Stato, senza contribuire alle spese per garantire i servizi. I Lep indicano uno standard nazionale dei diritti sociali e civili, per evitare fratture tra cittadini di serie A (nelle ricche regioni del Nord) e quelli di serie B (nelle aree povere del Meridione). Dovrebbero già essere approvati – secondo l’articolo 117 della Carta – ma i partiti hanno chiuso gli occhi e ora la Lega minaccia di farne a meno. Sul Fatto di domani faremo il punto su questo testo di Calderoli. Misurando anche le distanze con le idee degli alleati di coalizione.
RUSSIA-UCRAINA, IL G20 NON STEMPERA IL CONFLITTO. MISSILI SU KIEV. Per Giorgia Meloni queste sono giornate di diplomazia internazionale. La presidente del Consiglio sta partecipando infatti al G20 di Bali. Ha parlato in due panel stamattina e, soprattutto, a margine dei lavori ha incontrato alcuni dei principali leader mondiali. Innanzitutto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, con un colloquio che, riferiscono le note ufficiali, si è concentrato sul sostegno all’Ucraina e la risposta “all’uso dell’energia come arma” da parte della Russia, oltre che sul rapporto con la Cina. Biden ha già alle spalle il bilaterale con Xi-Jinping, Meloni vedrà il leader cinese domani. La premier ha avuto anche un bilaterale con il presidente turco, Erdogan, dove il tema è stato il contrasto all’immigrazione. Nessun incontro con Macron invece, dopo la crisi diplomatica legata alle navi ong. A Bali c’era virtualmente anche Zelensky, che ha avanzato una proposta in 10 punti per la soluzione del conflitto. Anche se la tregua, a leggere il testo, appare ancora molto distante. Il punto di partenza di Kiev è che la pace deve essere “giusta”, ovvero senza compromessi sulla sovranità ucraina e sul suo territorio. Lavrov ha rispedito al mittente i dieci punti di Kiev e ha ripetuto la tesi per cui il conflitto sarebbe stato provocato dagli Stati Uniti. Dal Cremlino arrivava poi l’annuncio che “l’operazione in Ucraina continua perché Kiev rifiuta il negoziato”. E poco dopo la partenza del ministro di Mosca dal summit sono piovuti un centinaio di razzi su Kiev, che hanno colpito infrastrutture energetiche lasciando 7 milioni di ucraini senza elettricità. Ma sono state colpite anche Leopoli e Kharkiv. Secondo il Washington Post la Cina si unirà alla Russia nel contestare l’uso della parola guerra in riferimento all’invasione dell’Ucraina nel comunicato finale del G20. Sui rapporti tra Cina e Stati Uniti ma anche sugli sviluppi del conflitto in Ucraina leggerete sul Fatto di domani un’intervista al direttore di Limes Lucio Caracciolo.
QATAR, IL MONDIALE DI CALCIO AI DIRITTI. Ospitare un Mondiale di calcio in un paese desertico come il Qatar non è proprio un ottimo biglietto da visita sotto il profilo dell’ambiente (per non parlare dei diritti civili). Per la 22a edizione del massimo torneo del pallone, che comincerà domenica, la Fifa stima un impatto di 3,6 milioni di tonnellate di Co2, ma diverse ong internazionali specializzate nel calcolo dell’impronta di carbonio hanno stimato valori che vanno da oltre il doppio a molto più su. Doha promette “compensazioni climatiche”, ma la costruzione di centinaia di stadi nel deserto, dello spreco di acqua per mantenere verde il manto dei campi, delle infrastrutture (costate la vita a 6500 operai morti nei cantieri, secondo un’inchiesta del Guardian), dei voli, rendono la scelta folle. La nostra nazionale non partecipa, ma la Rai ha comprato i diritti televisivi. Scelta criticata anche da Fiorello nel suo show su Radio 2 stamattina. Sul Fatto di domani vi daremo tutti i particolari sulla Coppa del mondo più contestata della storia. Che abbiamo deciso di non seguire con la cronaca, in protesta contro le violazioni dei diritti umani e ambientali.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Gkn, a Firenze prosegue l’occupazione del Comune. La delegazione di operai del Collettivo si trova ancora nella sala dove si raduna il Consiglio comunale. I lavoratori sono entrati a Palazzo Vecchio nella serata di ieri, 14 novembre, e hanno passato lì la notte per chiedere una soluzione alla dismissione della fabbrica da parte del nuovo proprietario.
Salvate il reddito di cittadinanza. Il governo Meloni sta lavorando anche per modificare il reddito di cittadinanza e recuperare così un miliardo. Il taglio al sussidio anti-povertà che metterebbe a rischio migliaia di famiglie. Raccontaci la tua storia e i tuoi timori. Scrivi a lettere@ilfattoquotidiano.it
I neonazi di Napoli amici di Azov. Volevano compiere “eclatanti azioni violente” alcuni dei componenti dell’associazione sovversiva di stampo neonazista, negazionista e suprematista denominata “Ordine di Hagal” smantellata a Marigliano, in provincia di Napoli. Cinque le misure cautelari emesse. Secondo gli inquirenti, il gruppo aveva contatti con formazioni ucraine tra le quali il Battaglione Azov.
Iran, centinaia di minorenni arrestati. Il New York Times ha svelato che, durante le manifestazioni di piazza, sarebbero morti almeno 50 ragazzi. Nelle università, a partire da oggi, sono stati dichiarati tre giorni di proteste. Sul giornale di domani la nostra intervista alla scrittrice Azar Nafisi, autrice del best-seller Leggere Lolita a Teheran.
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