DRAGHI PUNTA AL “SUPER GREEN PASS” PER TUTTI I LAVORATORI E ASFALTA LA LEGA. Alla fine, l’estensione dell’obbligo di green pass a tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, arriverà. Lo ha detto la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini stamattina: “Si va verso l’obbligo del certificato verde non solo per i lavoratori del pubblico impiego ma anche per quelli del settore privato”. Ma ancora di più lo ha detto Draghi, senza parlare direttamente ma con due segnali. Il primo è la convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi. L’incontro è durato più di due ore e all’uscita il segretario della Uil Bombardieri ha confermato che il governo li ha “informati che approverà un decreto per rendere il Green pass obbligatorio sui posti di lavoro pubblici e privati”. Maurizio Landini della Cgil ha detto invece che il governo “non ha dato risposte definitive” alla richiesta della gratuità dei tamponi. Ora si aspetta il Consiglio dei ministri di domani, ma secondo le anticipazioni la misura dovrebbe scattare da metà ottobre e prevedere sanzioni per chi entra al lavoro per più giorni consecutivi senza il certificato verde. Il secondo segnale importante è la decisione di mettere la fiducia sulla conversione in legge sul decreto green pass di fine luglio, quello che riguarda scuole e università e che è già in applicazione. La fiducia serve di fatto a inchiodare la Lega alle sue responsabilità di maggioranza (Salvini ancora stamattina dichiarava: “Non si può stabilire l’obbligo per tutti”). Alla fine il decreto è passato con 189 sì, compresi quelli della Lega, ma in mattinata aveva votato contro un emendamento sul green pass nelle scuole in commissione Cultura (che in precedenza aveva approvato in Cdm). L’accelerata sul green pass obbligatorio non è solo uno smacco per i leghisti, comunque, ma rappresenta anche un problema per tutte le categorie interessate. Ricordiamo la questione degli esclusi dalle mense aziendali, per dirne una. Sul Fatto di domani vedremo come evolve il dibattito tra forze politiche e parti sociali attorno, e tracceremo un primo profilo di come funzionerà il nuovo certificato verde esteso. Nel frattempo, sul fronte dei contagi nelle ultime 24 ore si sono registrati 4830 nuovi casi e 73 morti.
IL COVID INGRASSA BIG PHARMA. Si comincia a discutere di vaccini anche anche sotto un’altra prospettiva. Il merito è di uno studio pubblicato oggi dalle ong Oxfam ed Emergency, che si sono chieste quanto hanno guadagnato, nell’ultimo anno, le aziende farmaceutiche Moderna e Pfizer-BioNTech, che producono i vaccini più utilizzati in Italia e nella maggior parte dei Paesi occidentali. Grazie ai monopoli sui brevetti, Moderna, Pfizer e BioNTech hanno realizzato “profitti astronomici pagando imposte irrisorie”. Nel primo semestre 2021, denunciano Oxfam ed Emergency, i ricavi delle tre aziende hanno sfiorato i 26 miliardi di dollari: il margine di profitto supera il 69%, i rincari del prezzo a dose si aggirano attorno a 24 volte il costo di produzione. Va anche considerato che le stesse aziende hanno incassato complessivamente 8,3 miliardi di dollari di finanziamenti pubblici “a carico dei contribuenti americani ed europei”. Ma questi non saranno gli unici conti in tasca alle grandi aziende che faremo sul giornale di domani.
VERBALI DI AMARA, TUTTE LE CARTE E LA BOMBA DA FAR SCOPPIARE. La Procura di Roma ha chiuso le indagini su Marcella Contrafatto, la segretaria dell’allora consigliere del Csm, Piercamillo Davigo, indagata per calunnia perché accusata di aver inviato anonimamente ai giornali – questo in primis – i verbali in cui il faccendiere Piero Amara parlava di una presunta “loggia Ungheria” alla quale sarebbero stati iscritti anche alti magistrati. Nelle carte dell’inchiesta ci sono pure le conversazioni tra Contrafatto e Giulia Befera, assistente dello stesso Davigo, e le deposizioni di quest’ultima davanti ai magistrati della Procura di Roma. “Il consigliere Davigo – ha dichiarato la donna – nel maggio 2020 mi disse che aveva deciso di rompere i rapporti con il consigliere Ardita perché gli era stato consegnato un verbale di dichiarazioni rese alla Procura di Milano in cui il nome di Ardita era associato a una loggia; non ricordo se mi disse chi gli avesse consegnato i verbali. Parlò anche di un certo immobilismo della Procura di Milano”. “La Contrafatto – ha raccontato ancora Befera – mi rappresentò che sarebbe stato bello ed eclatante se avesse avuto clamore mediatico la vicenda relativa ai verbali, alla loggia e al fatto che Davigo sapesse e avesse informato la presidenza del Csm e il presidente della Repubblica, venendo ripagato con la mancata riconferma (al Csm, ndr). Facciamo scoppiare la bomba”. Sul giornale di domani tutti i particolari di un’inchiesta che ha scosso profondamente i rapporti interni alla magistratura italiana.
GIUSTIZIA, IL “MONDO DI MEZZO” AL BANCHETTO PER IL REFERENDUM. Alla corte dei Radicali e della Lega arrivano i due imputati principali dell’inchiesta sulla corruzione in appalti che ha sconvolto la Capitale qualche anno fa. Subito dopo è arrivato Marcello De Vito, il presidente del consiglio comunale sotto inchiesta per corruzione. Il punto di ritrovo era il gazebo del Riformista dove si firmava per i referendum sulla giustizia proposti dai Radicali e sposati da Lega e Italia Viva. Sembrava una riunione di pregiudicati inquisiti neanche anonimi. C’era passato persino Luca Palamara, cacciato dalla magistratura e ora candidato in un municipio capitolino. Un caso? Non sembra. Sul giornale di domani vedremo che i Radicali hanno una predilezione per i carcerati e lo dimostrano le tante immagini sorridenti con i criminali dietro le sbarre.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Stellantis riduce i turni. Il gruppo automobilistico italo-francese ha ridotto da 18 a 15 i turni allo stabilimento in provincia di Chieti. Ci vanno di mezzo 900 operai.
La nuova speranza (ambiziosa) di Podemos. Si chiama Yolanda Diaz e ha un’agenda molto radicale, che propone tassazione sui grandi patrimoni e guarda all’ecologismo. Vorrebbe essere la prima presidente donna di Spagna.
Casa Balla. Abbiamo visitato le stanze dell’appartamento del grande pittore, da poco riaperte a Roma.
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