GAZA, ISRAELE CHIEDE L’EVACUAZIONE DELLE ZONE UMANITARIE A KAHN YOUNIS E DEIR EL BALAH. RAID SUI CAMPI PROFUGHI: ALMENO 7 MORTI. NEGOZIATI DI DOHA, NIENTE ACCORDO SULLA TREGUA: NUOVA PROPOSTA USA. Mentre a Doha si è chiuso il 2° giorno di negoziati senza un accordo sulla tregua e il rilascio degli ostaggi israeliani, nella Striscia non si ferma l’offensiva di Tel Aviv. L’Idf ha ordinato l’evacuazione dall’area nord di Khan Younis e da Deir al-Balah, a est della Striscia, zone ritenute sicure per i gazawi sfollati e senza casa, fino ad ora: secondo Tel Aviv, invece, lì si nasconderebbero i terroristi di Hamas e da quelle aree sarebbero partiti razzi verso Israele. Tra ieri sera e stanotte l’Idf avrebbe bombardato i campi profughi di Jabalia e Nuseirat uccidendo almeno 7 persone. L’esercito di Tel Aviv ha annunciato di aver colpito più di 30 obiettivi militari, mentre ora si concentra nell’area centro-meridionale di Gaza, tra Rafah, Khan Younis e il corridoio di Netzarim. Per fronteggiare il dramma umanitario, l’Onu ha chiesto una pausa di 7 giorni nei combattimenti per consentire la vaccinazione di 640.000 bambini contro la poliomelite. Intanto, i colloqui in Qatar si sono chiusi con alcuni nodi da sciogliere: il controllo del corridoio Filadelfia – tra Gaza e Egitto – e il corridoio Netzarim, per consentire il ritorno dei gazawi nel nord della Striscia. I mediatori al tavolo – Stati Uniti, Israele, Qatar e Egitto – hanno annunciato nuovi colloqui e rilasciato un comunicato congiunto: “La strada è tracciata, non c’è più tempo da perdere l’accordo”. Sul tavolo, una nuova proposta “ponte”, coerente con il piano annunciato da Biden nel maggio scorso. Il presidente Usa non rinuncia all’ottimismo annunciando che “la tregua a Gaza non è mai stata così vicina”. Il premier del Qatar, Al Thani, ha esortato l’Iran a evitare rappresaglie verso Israele, ora che i colloqui registrerebbero passi in avanti. Intanto, in Cisgiordania, un palestinese di 20 anni è stato ucciso durante l’assalto di un gruppo di coloni al villaggio di Jit, con case e automobili incendiate. Il premier Netanyahu e il capo dello Stato Herzog hanno condannato l’invasione dei coloni. Sul Fatto di domani, la cronaca e l’approfondimento della situazione a Gaza.
MOSCA AVANZA NEL DONETSK E ACCUSA L’OCCIDENTE: “OFFENSIVA UCRAINA NEL KURSK PIANIFICATA CON LA NATO. SVENTATO ATTACCO IN CRIMEA CON MISSILI USA”. Putin chiama in causa la Nato e l’Occidente per l’offensiva di Kiev in Russia, corroborato dall’inchiesta della Bbc sull’uso di armi inglesi. Il consigliere dello Zar Nikolai Patrushev lo ha detto apertamente: “I Paesi Nato hanno inviato armi e istruttori militari in Ucraina e l’operazione nella regione di Kursk è stata pianificata con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali occidentali”. L’emittente pubblica inglese ha offerto una sponda al Cremlino, rivelando l’impiego sul campo di carri armati inglesi durante il blitz di Zelensky. Il Canada ha ammesso di aver fornito armi a Kiev senza restrizioni d’uso. Del resto, è la posizione Ue: il diritto all’autodifesa contempla l’offensiva nel territorio russo, se serve a mitigare i danni in patria colpendo obiettivi militari. Mosca ha annunciato di aver sventato nella notte un attacco ucraino al Ponte di Crimea con 12 missili statunitensi Atacms. Mentre Kiev rivendica di aver occupato 1150 chilometri quadrati di suolo russo, inclusi 82 insediamenti, catturando “centinaia” di prigionieri russi. Per un reportage dalla città di Sudzha nel Kursk, in onda sul Tg1, gli inviati Rai Stefania Battistini e Simone Traini rischiano un processo penale in Russia, con l’accusa di aver varcato illegalmente il confine. In Ucraina, invece, la Russia avanza nel Donetsk: nella città di Pokrovsk accelera l’evacuazione dei civili per il timore di un’imminente invasione. Il fronte rischia di allargarsi anche alla Bielorussia: Minsk ha denunciato l’alta probabilità di una provocazione armata da parte di Kiev. Lukaschenko ha invitato le parti al negoziato ma anche minacciato Kiev con l’uso del nucleare tattico: “Non appena qualcuno oltrepasserà il confine di Stato la risposta sarà immediata”. Sul Fatto di domani, la cronaca dal fronte e dalla diplomazia.
NOSTALGIA DELLE GRANDI INTESE: MIGRANTI E GIUSTIZIA, IL FLIRT ESTIVO PD-FORZA ITALIA. Tra Forza Italia e il Pd sembra sbocciato un nuovo feeling, sul sentiero dei diritti, dopo gli anni distanti dei governi di larghe intese e degli ‘inciuci’ sui sulla giustizia con Berlusconi. L’ultimo tema ad aver avvicinato Antonio Tajani ed Elly Schlein è lo Ius Scholae: cioè la possibilità di concedere la cittadinanza italiana agli stranieri nati in Italia (o giunti nel Belpaese da almeno 12 anni) dopo aver portato a termine un ciclo scolastico di almeno cinque anni. La proposta, che non dispiace a Forza Italia, ha aggiunto nuova ruggine nella maggioranza, con la Lega per nulla disposta a seguire la via dell’integrazione per i migranti. Del resto, è il nuovo corso degli azzurri tracciato dai rampolli Berlusconi. Marina era stata chiara in un’intervista al Corriere che aveva destato scalpore: più attenzione ai diritti civili, nel solco del libertario Silvio, senza seguire gli estremismi a destra. Non solo i diritti: anche sulla giustizia dem e forzisti trovano punti d’incontro. Come le modifiche per la legge Severino, quando impone la sospensione degli amministratori pubblici dopo la condanna di primo grado. Per consentire ai sindaci e ai governatori di restare al loro posto, il 9 luglio la dem Serracchiani ha presentato un ordine del giorno, incassando il Sì di Forza Italia. Sul Fatto di domani, tutti i punti di contatto.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Vaiolo delle scimmie, l’Oms teme altri casi in Ue. L’Italia rafforza la sorveglianza. Dopo che la Svezia ha annunciato il primo contagio del virus Mpox (variante clade 1) fuori dall’Africa, l’Organizzazione mondiale della sanità teme nuovi casi in Europa: “La conferma dell’Mpox Clade 1 in Svezia è un chiaro riflesso dell’interconnessione del nostro mondo (…) è probabile che ci saranno ulteriori casi importati della variante Clade 1 nella regione europea nei prossimi giorni e settimane”. Alleanza vaccini: “Prepariamo scorta globale”.
Usa, primo evento elettorale per la coppia Biden-Harris: “Abbiamo battuto Big Pharma”. Joe Biden e Kamala Harris debuttano insieme sullo stesso palco, per la prima volta da quando il presidente in carica ha rinunciato alla ricandidatura cedendo il passo alla sua vice. Biden ha rivendicato i successi della sua amministrazione per abbassare i prezzi dei farmaci e dei costi delle cure.
Sharon Verzeni, gli investigatori: “Proseguono i tamponi per il Dna. A oggi nessun profilo genetico è stato isolato”. Dopo la profilazione del Dna di residenti della zona e di altre persone, i militari stanno procedendo a eseguire altri tamponi e non solo in via Castegnate dove la giovane barista ha perso la vita. La donna, 33 anni, è stata uccisa a Terno d’Isola (in provincia di Bergamo) dopo la mezzanotte del 30 luglio.
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